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RISCHIATUTTO: IL PASSATO, SEPPUR GLORIOSO, RESTI NEL PASSATO.
di Davide Maggio
22/04/2016 - 00:34

Mi hanno fatto sempre grande tenerezza i nostalgici. Volgere lo sguardo al passato credo sia proprio di coloro che non riescono ad andare avanti, preferendo le certezze dei tempi andati alle imprevedibili incertezze del futuro.
In TV il discorso non cambia. Peggiora. Perchè proporre uno show del passato è certamente impresa più ardua dell’inventarsene uno di sana pianta, al passo coi tempi. Lavorare su idee altrui cercando di traslarle e adattarle è materia per menti vivaci, brillanti e non comuni. In questo senso, avevo molto apprezzato l’idea di Fabio Fazio di riproporre un Rischiatutto ‘tale e quale’ all’originale. Pochi fronzoli e un ritorno bello e buono senza correre il rischio di ‘sporcare’ un cult del passato attualizzandolo male.
Con la messa in onda, mi sono dovuto ricredere. Vedere una scena poverissima, musiche datate, astanti imbalsamati, tecnologia assente hanno riportato la mente indietro di quarant’anni affiancando alla nostalgia l’amarezza. E a poco sono valsi i prestigiosi ospiti a far da elettroshock all’anziano Rischiatutto per riportarlo in vita. Testimonianza del fatto che se metti l’oro in un contenitore poco adatto, rischi di non farlo brillare.
Se a ciò s’aggiunge che la prima puntata che avrebbe dovuto celebrare il ritorno dello quiz ha sporcato la liturgia tipica del programma, allora la considerazione da fare è una soltanto: il passato è passato, ed è giusto ricordarlo senza cercare di riportarlo in vita. Si corre il rischio che sia fuori contesto, assolutamente a disagio in un’epoca diversa dalla quale e per la quale era stato creato.
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IvY dice:
D'accordo con l'articolo. Potevano mandare in onda quest'unica puntata celebrativa e chiuderla lì, se proprio ci tenevano. Ma se intendono proporre un'intera stagione del Rischiatutto a partire da ottobre la vedo messa male. Ok mantenere la liturgia e non snaturare il format, ma se devi fare un'operazione del genere non puoi far finta che non corra l'anno 2016. Inutile proporre uno studio "finto anni '70", con tanto di mega cilindroni e scritte "analogiche" per attribuire i punti. L'operazione, alla fine, risulta un tantino velata da ipocrisia, intesa nel senso di evitare a tutti i costi la sfida di inserire della MODICA sperimentazione, che sarebbe poi l'unica plausibile giustificazione per una ripartenza a distanza di così tanto tempo. Solo la DOSATA sperimentazione, infatti, permetterebbe al pubblico del 2016, abituato per forza di cose ad un'altra televisione, di rispecchiarsi in quello che vede, evitando di trovarsi di fronte ad uno spettacolo che, se si aggiunge il bianco e nero, potrebbe benissimo far parte di una puntata di "techetecheté".
lele dice:
È evidente che gli autori, nel realizzare questo remake di Rischiatutto, abbiano scelto una ricostruzione filologica e nostalgica rispetto alla riscrittura in chiave moderna di un classico televisivo. Una strada legittima e già intrapresa in tv, basti pensare a Ciao Darwin riproposto tale e quale a come è stato lasciato tempo fa.
Andrea dice:
Gli Stati Uniti sono un fulgido esempio di come la continuità (Ruota della Fortuna, Jeopardy, Il prezzo è Giusto, Family Feud - sono tutti programmi in onda per lo più ininterrottamente da decenni) permetta ad un programma di evolversi naturalmente nel tempo aggiustandosi pian piano ed adeguandosi ai nuovi gusti del pubblico. E' anche vero che la formula statunitense è anche maggiormente improntata all'ironia, i conduttori sono spesso comedy men, e questo aiuta a tenere il programma su un tono più leggero e facilmente in linea coi tempi. A parte questa enorme digressione tendo ad essere d'accordo con l'autore del pezzo, pur voledo aggiungere però che ci siamo dimenticati del target di riferimento. Per il pubblico over 50 di Rai1 un programma come questo diventa da "nostalgico" a "rassicurante".
xxxxx dice:
E' vero... Le due edizioni di Papi della ruota della fortuna non erano male. Tra l'altro, avevano anche avuto successo. Potrebbero riproporlo di nuovo, magari con lo stesso Papi.
ariel dice:
Sono d'accordo con roxy! Bisognava iniziare da subito con i concorrenti veri, non con i "vip", perchè chi ha assisitito alla noiosissima e fintissima puntata di ieri sera, stasera, convinto di vedere lo stesso teatrino, non lo seguirà! Personalmente, ho apprezzato moltissimo vedere tutto come era una volta, finanche il totalizzatore stile "tabellone degli orari dei treni",come si usava tanti anni fa. Riproporlo in chiave moderna, forse, non avrebbe funzionato, il fascino è proprio in quello, stesse scenografia, stesse musiche, stesso tabellone. Fazio, comunque, continuo a non digerirlo...mette una noia e una tristezza solo a guardarlo! Carinissima l'idea del gioco in scatola,uguale a quello di tanti anni fa...diamo una seconda possibilità stasera e vediamo! Commento extra trasmissione:Inguardabile la Sig.ra Bongiorno, a prima vista l'avevo scambiata per una trans...peccato, era una bellissima donna!
RoXy dice:
L'unica cosa sbagliata secondo me è stata buttarla in caciara chiamando come concorrenti dei vip, e tra l'altro tra questi una De Filippi che ha dimostrato di essere quello che è fuori dal suo tipico contesto trash: una cretina miracolata. Da Fazio mi sarei aspettata una maggiore serietà alla conduzione, anche per ricreare la giusta atmosfera di un quiz competitivo tra esperti in materia. Comunque, con i veri concorrenti l'atmosfera cambierà e potremo giudicare meglio. L'idea a mio avviso è vincente, e se si riesce a ricreare la giusta atmosfera in studio potrebbe essere un'occasione di riportare il quiz in prima serata. Tante però le cose da livellare, inutile la valletta e il signor no che segnano la correttezza delle risposte sui fogli, un po' di luci più moderne in studio. Bella l'idea dell'anteprima in bianco e nero.
Ale dice:
L'errore secondo me e' stato quello di riproporlo tale e quale a 40 anni fa. Se si modernizzava il contorno, (scenografia, musiche, grafica) lasciando inalterato il format sicuramente sarebbe stata un'altra cosa; vedremo il responso auditel anche se per me non avra fatto piu' di 4 milioni.
aledan dice:
in parte concordo non e' facile riproporre un successo del passato e con i quiz di Mike ci avevano gia' provato senza riuscirci con Lascia e raddoppia condotto da Gambarotta(con Mike in vita e forte dei nuovi successi su canale 5), ma tutto sommato e' giusto far rivedere com'era un quiz classico con domande e risposte secche nell'era dei quiz moderni dove devi rispondere velocemente ed eventualmente anche se sbagli puoi salvarti in qualche modo vedi ad esempio l'eredita' Vorrei vedere all'opera i concorrenti che hanno fatto i provini potrebbe essere un altro bel banco di prova , si potrebbe anche testare una versione quotidiana Se volessero provare con altri programmi del passato io consiglierei Portobello da cui sono uscite moltissime idee della tv di oggi sperando che questa non rovini il programma con itrucchetti per l'auditel e Canzonissima che potrebbe servire anche da selezione per Sanremo E poi ce ne sarebbero molti altri , io ad esempio vorrei tanto un bel gioco tipo Pranzo e' servito , Zig Zag o Ok il prezzo e' giusto (che sarebbe servito molto nel momento del cambio tra lira ed euro per non farci fregare sui prezzi) Tutto eventualmente in chiave moderna senza straolgere l'originale come ha fatto Fazio con Rischiatutto riproponenndolo tale e quale all'originale senza rischiare tutto
SaraLurker dice:
Non so, non mi sono ancora fatta un'idea precisa. Credo che domani forse avremo le idee più chiare. Con dei concorrenti veri. E delle domande meno semplici. In ogni caso, il meccanismo del gioco, è ancora uno dei migliori tra i quiz degli ultimi 40 anni. I quizzetti che fanno oggi in preserale sono come i cruciverba della prima pagina della Settimana Enigmistica, domandine per principianti. Non hanno alcuna tensione narrativa. Le 3 fasi del gioco sono assolutamente funzionanti ancora oggi, un buon meccanismo. Non per niente il format è l'americano Jeopardy! che ancora va in onda dal 1964 ed è ancora il quiz preferito dagli americani. Negli Usa però è stato modernizzato negli anni, con successo. Quindi non capisco perchè non prendere spunto dalla versione moderna come è stato fatto con la Ruota della Fortuna.
Guasty_95 dice:
Sapevo che avrebbe fatto pena, come quando hanno riesumato il Karaoke su Italia 1. Fazio poi totalmente inadatto alla conduzione. Il programma è troppo ancorato al passato, come si evince anche dalle musichette che emanano vecchiume. Troppo lento poi, non adatto al 2016 televisivo, abituato con i ritmi rapidi delle domande poste ad Avanti un altro e Caduta Libera, qui la noia regna sovrana. E questa sarebbe la Rai moderna di Dell'Orto, complimenti. Ma rifarlo in chiave moderna, con un nuovo studio e musiche attuali, come fecero per la Ruota della fortuna con Papi, no eh?
Davide Maggio dice:
Guasty: la Ruota è stato uno dei pochissimi casi di remake riuscito. Infatti non è stato pensato in Italia.