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Gasparri chiede di fermare Report, Ranucci replica: “L’elezione è in Liguria, non c’è par condicio nazionale”

Il Capogruppo di Forza Italia al Senato accusa il programma di Rai 3 di fare propaganda elettorale durante il voto in Liguria

Fabio Fabbretti

di Fabio Fabbretti

26/10/2024 - 17:37

Gasparri chiede di fermare Report, Ranucci replica: “L’elezione è in Liguria, non c’è par condicio nazionale”

© US Rai

Maurizio Gasparri ha chiesto di fermare la puntata di domani sera di Report, che torna su Rai 3 con la nuova stagione. La replica del conduttore Sigfrido Ranucci non si è fatta attendere:

E’ arrivata poche ore fa la notizia che Gasparri chiede di fermare la puntata di Report, noi siamo certi che non violiamo nessuna normativa Agcom

ha dichiarato a Rai Radio2 ai microfoni di Caterpillar.

Tra i temi della prima puntata di domani c’è l’inchiesta dal titolo “Liguria nostra“, di Luca Chianca in collaborazione con Alessia Marzi, che torna sull’arresto dell’ex Presidente della Regione Giovanni Toti, dell’ex Presidente dell’autorità portuale Emilio Signorini e di uno dei più importanti terminalisti del porto, Aldo Spinelli. Un terremoto giudiziario che ha portato la Regione Liguria a nuove Elezioni. L’inchiesta punta a comprendere i nuovi equilibri politici e i nuovi candidati, ripartendo dalle ultime regionali del 2020.

L’accusa di Gasparri, la replica di Ranucci

Gasparri, per questa ragione, si è scagliato contro Report, chiedendo alla Rai lo stop alla puntata in onda durante il voto in Liguria (domani e lunedì 27 ottobre i liguri sono chiamati alle urne per scegliere il nuovo Presidente della Regione):

E’ un atto illegale utilizzare una trasmissione Rai per fare propaganda elettorale durante il silenzio elettorale, domenica. Lì i vertici Rai intervengano perché altrimenti saranno colpevoli anche loro insieme al conduttore della trasmissione ed a tutti i responsabili che violeranno le leggi durante una fase elettorale.

Ci mancava solo questo, è stata in un primo momento la reazione di Ranucci su Facebook, rispondendo poi al Capogruppo di Forza Italia al Senato nell’intervento odierno in radio:

Ricordo a tutti che il silenzio elettorale riguarda i politici e i partiti, non i giornalisti. Oltretutto essendo un’elezione territoriale non contempla neanche il numero per l’osservazione della par condicio a livello nazionale. Sono tranquillo.

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