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MISSION: E’ POLEMICA. FICO (VIGILANZA) CHIEDE DI VISIONARE LA PUNTATA ZERO MENTRE LAURA BOLDRINI SPERA CHE NON SIA UN REALITY
di Marco Leardi
07/08/2013 - 11:11

La vita di un campo profughi diventa un docu-reality per Rai1, e su Viale Mazzini si abbatte la bufera. E’ già polemica attorno a Mission, il programma che la prima rete dovrebbe trasmettere il 4 e 11 dicembre prossimi in prime time. Realizzato con la collaborazione dell’Unhcr (l’Agenzia Onu per i Rifugiati) e della Ong Intersos, il format avrà come protagonisti alcuni vip – tra i quali Albano, Michele Cucuzza, Barbara De Rossi, Paola Barale ed Emanuele Filiberto (come anticipato da DM) – che dovranno affiancare gli operatori umanitari nell’assistenza dei migranti in Mali, Sudan e Congo. L’obiettivo sarebbe quello di sensibilizzare il pubblico sui temi internazionali, ma a pochi mesi dalla sua messa in onda lo show finisce al centro del dibattito. Ed il caso esplode sulla scrivania dei vertici Rai.
Le prime proteste nei confronti di Mission sono state sollevate da alcune associazioni umanitarie, che nei giorni scorsi hanno esternato la loro contrarietà allo show (senza averne però visionato i contenuti). Alle loro parole ha fatto eco un drappello di parlamentari di Pd e Sel, che ieri ha presentato un’interrogazione sull’argomento al Presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Roberto Fico. “Si fatica a comprendere come dei vip di cui non si conosce un particolare impegno sociale possano contribuire ad aumentare la conoscenza di realtà così difficili” hanno tuonato in particolare i deputati del Partito Democratico Michele Anzaldi e Luigi Bobba, componente della commissione bicamerale per l’Infanzia e l’adolescenza.
Così, sollecitato in prima persona, Roberto Fico ha firmato ieri un’interrogazione rivolta ai vertici Rai da presentare in Commissione di Vigilanza. Il Presidente dell’Autorità di Garanzia ha definito i temi trattati da Mission “meritevoli senza dubbio dell’attenzione dell’opinione pubblica” ma ha anche evidenziato “il rischio di spettacolarizzazione della sofferenza altrui“. Fico ha inoltre manifestato l’intenzione di richiedere alla Presidente Rai Anna Maria Tarantola, al DG Luigi Gubitosi e al Direttore di Rai1 Giancarlo Leone dettagli precisi sul format.
In particolare Fico domanderà “chi e in che modo produrrà le due puntate; se saranno accordati cachet alle celebrities che parteciperanno al reality; come sono state richieste e acquisite le liberatorie per l’utilizzo delle immagini delle donne, degli uomini e dei minori accolti nei campi profughi visitati“.
Inoltre, il Presidente della Vigilanza ha chiesto di “visionare la puntata numero zero già registrata” per comprendere se sono stati effettivamente rispettati i principi che regolano la missione e il ruolo del servizio pubblico radiotelevisivo, perché “in caso negativo dovrebbe essere messa in discussione la stessa messa in onda del programma“.
Sullo stesso tema si è pronunciata anche Laura Boldrini. Il presidente della Camera – che aveva partecipato ai primi contatti con la Rai in qualità di portavoce dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) – ha scritto una lettera a La Repubblica:
“(…)Non spetta certo a me esprimere un eventuale ‘altolà’ che avrebbe l’aspetto di un’interferenza nell’autonomia editoriale della Rai o – peggio ancora – di una censura preventiva. Faccio notare al riguardo che le mie poche parole su Miss Italia, che tanta risonanza hanno avuto, sono venute solo a commento di una decisione che la Rai aveva già preso e annunciato da settimane. Sono assolutamente certa del fatto che i miei ex colleghi dell’Unhcr abbiano a cuore quanto me la necessità di evitare strumentalizzazioni e spettacolarizzazioni. Al tempo stesso voglio sperare che il servizio pubblico – dai cui vertici sono venuti di recente significative e apprezzabili prese di distanza da un modello di reality-show ormai logoro – non ne faccia una tardiva replica a spese dei rifugiati e della loro dignità”.
Nel frattempo gli ideatori del format hanno precisato che “non è previsto alcun elemento di gioco ma verrà proposto unicamente il racconto in immagini“, il direttore di Rai1 Giancarlo Leone ha rilanciato: “per alcuni la vera #mission è commentare un programma che deve essere ancora registrato e montato“. Sulla stessa linea d’onda, il concorrente dello show Emanuele Filiberto, per il quale “la strumentalizzazione è di chi parla ora senza aver visto e capito il programma“. L’erede di casa Savoia ha poi aggiunto: “Tra l’altro non c’è nessun premio in palio né un cachet, io non ho preso un euro (si parla di un rimborso spese, ndDM)”. E la polemica divampa.
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12 commenti su "MISSION: E’ POLEMICA. FICO (VIGILANZA) CHIEDE DI VISIONARE LA PUNTATA ZERO MENTRE LAURA BOLDRINI SPERA CHE NON SIA UN REALITY"
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lca dice:
Polemica..... come rendere interessante un programma che sulla carta è tutto fuorché interessante..
Marco Leardi dice:
@Conte Dracula. Zitto, se ti sentono Boldrini e Kyenge è finita... @Peppe93. Condivido. Peraltro esiste un direttore di rete che dovrebbe garantire la qualità del format; eventuali responsabilità sarebbero sue (non si spiega la levata di scudi preventiva).
Conte Dracula dice:
ma con tutti i problemi che abbiamo in italia perchè andare all'estero per fare volontariato?
Peppe93 dice:
Troppe polemiche inutili, prima si vede e poi si giudica.
shiver dice:
Si ci sono due rischi estremi: quelli già detti da Fico e Boldrini, e quello però dell' ipocrisia e del finto-buonismo che può far cancellare così il programma, oppure farlo appiattire, solo perchè la Rai (che per anni ha mangiato soldi su soldi grazie all' Isola dei famosi per poi ripudiarla e ostacolarla) deve ripudiare per prinicipio i reality show
Marco89 dice:
Il programma era francamente evitabile, non sono del tutto fuori luogo le dichiarazioni di Fico anche se preventivamente non è mai giusto giudicare. Riguardo la Boldrini mi aggrego al commento di Andrew, è già tanto che non si sia messa in mezzo nella diatriba Arbore Venier a questo punto.
lele dice:
una commissione parlamentare chiede di visionare un programma televisivo prima che vada in onda? ma stiamo scherzando?
Mauro dice:
E' sempre un pugno nello stomaco il binomio sofferenza - spettacolo perché ci si può arrampicare sugli specchi quanto si vuole ma sono ciniche operazioni di sciacallaggio quelle che spettacolarizzano le sofferenze altrui perché fanno leva sul voyeurismo e la morbosità così come accade nei programmi che sfruttano i casi di cronaca nera. E' ora di finirla con questa indecenza.
Andrew dice:
Uscendo un attimo dal discorso reality/non reality (anche se il dubbio che sia una cosa del genere "Vip mettetevi alla prova e affrontate le sfide per portare aiuti umanitari" è venuto anche a me), mi preme sottolineare un'altra cosa... Ma la Boldrini, ha capito che lei è presidente della Camera di un Paese allo sfascio o crede di essere stata eletta opinionista dalla D'Urso?? Possibile che sulle faccende televisive ci sia sempre in mezzo lei??
Fabio Di_V dice:
“Si fatica a comprendere come dei vip di cui non si conosce un particolare impegno sociale possano contribuire ad aumentare la conoscenza di realtà così difficili” Semplicemente, essendo persone popolari e di richiamo, richiameranno il pubblico (ipoteticamente, potrebbero richiamarlo maggiormente rispetto ad una loro assenza) alla visione del programma e, una volta visionato, saranno messi di fronte a problemi sociali esistenti, potendo portare ad una sensibilizzazione in merito ai contenuti visti.