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BUFERA SUL TG3: “QUATTRO GATTI AD ASCOLTARE IL PAPA”

di Cristian Tracà

14/07/2009 - 04:27

BUFERA SUL TG3: “QUATTRO GATTI AD ASCOLTARE IL PAPA”
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Fulmini, saette e tempeste intermittenti rendono incandescente  in queste ore la poltrona del direttore del Tg3 Antonio Di Bella dopo lo scherzetto rifilatogli dal vaticanista della sua testata, Roberto Balducci, che nell’edizione del notiziario delle 19 di domenica ha piazzato una coda di servizio che ha sollevato un caso diplomatico di notevole entità.

Fatale la scelta di condire il solito pezzo di metà estate che annuncia e descrive i giorni di vacanza del Santo Padre con una descrizione icastica dell’ambiente che accoglierà il Papa nei prossimi giorni. Parlando infatti dei gattini che abitano lo chalet di Les Combes, il giornalista butta giù un parallelismo azzardato e superfluo, facilmente etichettabile come sottile tentativo anticlericale non solo Oltretevere ma anche in seno alla Commissione di Vigilanza, che non ha perso tempo, attraverso le parole del democratico Giorgio Merlo, a prendere le distanze dall’incauta vena lirica del Balducci.

Nel ‘baldo’ servizio andato in onda il giornalista pensa bene di affermare che [I gattini] “Gli strapperanno un sorriso, almeno quanto i proverbiali quattro gatti (forse un po’ di più) che hanno ancora il coraggio e la pazienza di ascoltare le sue parole“. Nel generale ballo di San Vito della redazione dopo il fattaccio si è levato il tentativo disperato del direttore di smorzare immediatamente le invettive vaticane facendo appello alla ‘fedina penale’, finora immacolata, della penna vaticanista del tg.

Cosa volesse dire in realtà il giornalista ci vuole una buona dose di immaginazione per comprenderlo e sarebbe più opportuno forse che l’imputato stesso, e non il suo direttore (per quanto responsabile in pari misura dei misfatti del suo staff) spiegasse nel dettaglio a quali voli pindarici lo abbia condotto la sua favella. Nessuno però può nascondersi dietro ad un dito: la confezione del servizio è stata incauta, lo scivolone si poteva ( si doveva anzi!) evitare, specie se si considera che proprio tale redazione è spesso additata come foriera di scarsa oggettività e come bestia famelica che appronta costantemente tentativi di sovvertire lo status quo diffondendo paure e pessimismo che in realtà sarebbero infondate.

A voler credere alla buona fede di Balducci bisognerebbe impegnarsi a leggere la sua perifrasi come una constatazione amara del disinteresse generalizzato dei fedeli verso la rigida, e forse algida, impostazione del pontificato di Benedetto XVI, proteso più verso la dottrina e la riflessione teologica che verso il solidarismo cattolico che invece animava la precedente gestione del trono spirituale.

Resta da vedere se la Erodiade di turno reclamerà la testa sul vassoio d’argento o se il Giovanni Battista della situazione potrà continuare a battezzare i servizi con annesso depliant della residenza. 

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15 commenti su "BUFERA SUL TG3: “QUATTRO GATTI AD ASCOLTARE IL PAPA”"

  1. warhol_84@hotmail.com dice:

    C'è da scandalizzarsi per una frase sul vaticano? Gli Italiani mi stupiscono sempre di più. In Italia ne combinano di tutti i colori ma gli Italiani INORRIDISCONO e fanno polemica per una frase sul Vaticano. Come stiamo messi male...

  2. In ferie ho avuto la possibilità di leggermi VATICANO SPA. Imbarazante il TG3? Imbarazzante quello che è scritto nel libro. Al numero 8 dei libri più venduti,non ho ancora visto nulla in tv che approfondisca o smentisca ciò che sta scritto in questo libro. Imbarazzante. In Italia normale.

  3. ciao amici di DM, approfitto di questo post per salutarvi...dalla fine di Italia allo Specchio non vi ho più scritto! ....posso dirvi la mia reazione? urticante ma da sorrisino tirato, ecco. certo, per il giornalismo anglosassone un colpo apoplettico, per i nostri standard, e per la tipologia di servizio con "commentatore vaticanista" un margine di soggettività può starci. un margine, appunto.. luigino: secondo me coraggio e pazienza possono anche leggersi positivamente, che ne dici? ciaooooo

  4. Trovo il servizio molto divertente. Il giornalista faceva notare come domenica fossero 4 gatti a piazza San Pietro a sentire il Papa che certamente non è uno che parla in maniera semplice. Complimenti ogni tanto c'è qualcuno che dice le cose come stanno.

  5. @ Zona.. Infatti, ha solo detto la verità...

  6. Le solite malelingue riconducono tutto alla lotta per la poltrona di direttore del Tg3: si tratterebbe di un vero e proprio "trappolone" orchestrato in redazione ai danni del direttore Di Bella (che vede dopo questo incidente sfumare ulteriormente le possibilità di riconferma). Non è un caso che ha lamentarsi sia stato proprio un onorevole del Pd, partito notoriamente vicino al Tg3.

  7. è stata una frase un pò troppo azzardata a prescindere dal destinatario a cui era rivolta. avrei avuto la stessa sensazione di imbarazzo anche se fosse stata rivolta a qualsiasi altra autorità sacra o profana.

  8. auhauauahuahahauhuauahuahua nn ci credooooooooooo ahauhauhauhauhauhuha

  9. francamente ho trovato particolarmente urtante questo servizio del Tg3 per un fatto molto semplice: invece di limitarsi a esporre in maniera neutra un evento, fa commenti del tutto personali,sia su un fatto che non è così (perché mio caro Balducci i cattolici sono tutt'altro che quattro gatti) sia perché esprime commenti del tipo "hanno avuto il corraggio e la pazienza". corraggio? ci vuole corraggio a seguire il Papa? come a dire che sono tutte stupidaggini. per carità, possono anche sserlo,ma non spetta al Tg3 illuminare o rabbuiare,a seconda dei punti di vista, qualche telespettatore.

  10. zon@ venerdi dice:

    Polemiche? Scendo dalle nuvole. Perchè non è vero che lo ascoltano quattro gatti?