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ADDIO ANALOGICO: L’ITALIA E’ ALL DIGITAL
di Daniele Pasquini
04/07/2012 - 11:01

Sembrava impossibile, e invece ce l’abbiamo fatta. Da oggi possiamo dire definitivamente addio al vecchio analogico: l’Italia è infatti totalmente digitale. Con lo switch off della Sicilia, ultima regione calendarizzata, che si conclude proprio oggi, il Belpaese saluta il vecchio e si affaccia al nuovo (si fa per dire…) sistema di trasmissione, concludendo il processo di conversione iniziato nel lontano 2008 con la Sardegna entro i tempi previsti dall’Unione Europea.
Certo, i problemi non sono mancati e continuano a manifestarsi, anche a causa della particolare orografia del Paese, che costringe i cittadini delle zone collinari e montuose ad adottare la poco pubblicizzata TivuSat, la piattaforma satellitare nata proprio per rimediare agli inevitabili problemi di ricezione. Anche le polemiche non sono mancate, tra mux regalati, bracci di ferro con le tv locali, aste, beauty contest, numerazioni automatiche e sentenze varie.
Nonostante il Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera si sia affrettato a sottolineare quanto sia vantaggioso il nuovo sistema, va detto che il DVB-T è una tecnologia di fatto nata vecchia e adottata con troppo ritardo che – qualità a parte – non porta alcuna grande novità, se non il maggior numero di canali. Ecco, almeno la scelta è diventata più ampia, se non fosse che gran parte dell’offerta è targata Rai e Mediaset che, con i canali in chiaro, campano in gran parte di magazzino. Le new entry comunque non sono mancate ma gli investimenti, a parte qualche rara eccezione, sono stati fino ad oggi piuttosto cauti.
Canali in alta definizione? Pochi. Interattività via antenna? Abbandonata. Spazio a disposizione? Insufficiente. Il digitale terrestre sta già “stretto” ai network e non a caso è in fase di testing il DVB-T2, in Italia adottato solo da Europa 7 HD (se qualcuno sappia cosa trasmette batta un colpo!). E per incrementare i servizi interattivi e garantire un maggior numero di canali, importante sviluppo su internet da parte dei broadcaster, con la diffusione sempre più capillare di decoder multimediali in grado di connettersi alla linea ADSL e sfruttare appieno le potenzialità offerta dalla rete.
Chiuso un importante capitolo se ne aprirà a breve un altro: in ballo ci sono infatti la bellezza di 5 mux che il Governo dovrà assegnare – tramite asta – a nuovi broadcaster.
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Gianni dice:
Magari è arrivato il momento di rafforzare il segnale. Io abito in provincia di Napoli e rispetto proprio a Napoli il segnale riesce a captare almeno 150 canali in meno. Ad esempio non ho ma avuto il privilegio di seguire Italia 2, Cielo e Deejay Tv (che se non sbaglio sono sulla stessa frequenza).
Nicola dice:
Vincenzo, è la storia del DVB T-2: dall'anno prossimo tutti i nuovi tv messi in commercio dovranno avere questo tipo di sintonizzazione. MA tranquilli che per come siamo messi l'attuale sistema di trasmissione durerà per tanti anni....
WHITE-difensore-di-vieniviaconme dice:
Dove abito io è una lotta continua. che tristezza. Calabria sempre Calafrica.
MisterGrr dice:
No, allora, da me lo switch off è avvenuto a fine novembre 2010 e da allora non si vede ancora qualche canale (Iris ad esempio, ma soprattutto reti locali della mia zona), però in generale, rispetto all'analogico, un altro mondo (prima il segnale era sempre e dico sempre pessimo...). Certo, la tecnologia è già vecchia, visto che ci sono paesi che hanno completato lo switch-off anche da 4-5 anni.
libus dice:
L'Italia è finalmente all digital! ...peccato che qui in Basilicata anche la ricezione dei canali digitali sia un optional!
Gabriele90 dice:
Si tanti canali ma come non averli visto che il segnale è pessimo...
Vincenzo dice:
Ma stà storia che l'anno prossimo dovremmo cambiare i digitali terrestri? :D
Luna90 dice:
Traparentesi passare al digitale terrestre perchè in alcune zone passate, non si vede quasi nulla.
MisterGrr dice:
Alleluia direi!
Pino dice:
ufficialmente lo sarà questo pomeriggio in diretta su tgcom24