Un telespettatore ignaro che avesse visto solo la prima puntata di Pechino Express 3, ieri sera non avrebbe riconosciuto lo stesso programma vedendo la finalissima in cui i Conquilini e i Perez si sono contesi la vittoria: quelle due coppie all’esordio non c’erano. Gli uni arrivati nella terza puntata, gli altri nella sesta. E così, più freschi e riposati dei viaggiatori della prima ora, li hanno eliminati uno per uno conquistando i gradini più alti del podio.
Pechino Express 3: il fastidioso atteggiamento dei Perez
La cosa è stata fastidiosa. La finale è stata fastidiosa. Con Amaurys Perez che incoraggiava a gran voce la moglie ad andare avanti in nome dell’amore per i figli (?), come se vincere fosse per loro vitale, tirando fuori uno spirito combattivo ed agonistico del tutto fuori luogo. Soprattutto se si pensa che marito e moglie, a differenza di tutti gli altri concorrenti, non hanno attraversato Myanmar, vissuto la Malesia né mangiato scarafaggi, cavallette e pene di toro.
Fastidiosa l’eliminazione delle Cougar ad un passo dal podio. Specie se si pensa che a rallentare, e dunque fermare, Eva Grimaldi e Roberta Garzia sono state le due prove d’acqua (remare/recuperare i piatti e scalare la roccia con la cascata in agguato), superate ovviamente senza grossi problemi da Amaurys Perez che è un pallanuotista di professione. In un tale contesto la vittoria dei Coinquilini, che all’inizio si divertivano a prendere in giro i locali e mostrare il sedere alle telecamere, ha fatto tirare un sospiro di sollievo, perchè a quel punto è stata il male minore. Ma non ha risollevato il tono amaro di una puntata finale che ha chiuso male un programma bello, sano e dotato di una fotografia, di un montaggio e di una funzione divulgatrice ma non nozionistica che la tv raramente sa offrire.