Ma a che serve la giuria di qualità al Festival di Sanremo 2014? La risposta è banale: a nulla, se non a riequilibrare la classifica e in qualche modo ad aiutare gli artisti meno in voga. Affermare però che il solo televoto sia il metro idoneo è sicuramente sbagliato, finché almeno la Rai si ostinerà a mantenerlo a pagamento e, dunque, riservato ad una ristretta cerchia del pubblico televisivo. Se l’azienda pubblica, come ha fatto Sky da tempo peraltro, si decidesse invece a rivedere il sistema, aprendolo a tutti ed eliminando gli eccessivi costi, sicuramente gli esiti di qualsiasi gara sarebbero molto meno scontati e assolutamente più veritieri.
Il presidente della Giuria di Qualità
Ma anche quest’anno dovremo subìrci il peso di una giuria che, presumibilmente, farà i soliti danni, come buona parte delle giurie, soprattutto se poco attinenti al contesto in cui sono inserite. Che poi sarebbe stato sufficiente riprendere i regolamenti delle edizioni passate, con la giuria demoscopia, gli orchestrali e il televoto, ma tant’è. Comunque sia, quest’anno la giuria sarà presieduta dal regista Paolo Virzì, già Direttore del Torino Film Festival (inaugurato proprio da Luciana Littizzetto) e in promozione (ma va?) con il Capitale umano.
I componenti della Giuria di Qualità
Tra i membri, invece, troveremo il pianista Paolo Jannacci, figlio del più noto Enzo, lo scrittore Aldo Nove, la violinista Anna Tifo, l’AD di Classica TV Piero Maranghi e la scrittrice Silvia Avallone. E fin qui, tutto sommato, nulla da dire. I restanti componenti, invece, sono tutta “gente di spettacolo” che, con tutto il rispetto per il lavoro che fanno, con la musica ancora non capiamo cosa ci dovrebbero azzeccare.
Completano infatti la giuria la comica e attrice Lucia Ocone, l’attore Silvio Orlando, l’attrice Giorgia Surina e il tuttofare Rocco Tanìca (già protagonista lo scorso anno con Elio e le storie tese).
1. Alessandro ha scritto:
21 febbraio 2014 alle 20:15