
25
luglio
RAI, GUBITOSI CHIEDE IL CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO. TARANTOLA SFODERA LE FORBICI E LIMITA IL SUO STIPENDIO A 294.000 EURO

Luigi Gubitosi e Anna Maria Tarantola
La parola d’ordine è una sola: sobrietà. Dopo le polemiche dei giorni scorsi sulle super condizioni d’ingaggio dei nuovi vertici Rai, oggi sono gli stessi manager della tv pubblica a gettare acqua sul fuoco. Nella seduta del CdA di Viale Mazzini riunitosi oggi, il neoeletto Direttore Generale Luigi Gubitosi ha chiesto un contratto a tempo determinato – diversamente da quanto era stato stabilito al suo insediamento – come segno di “attenzione e responsabilità”.
“Poiché non ho intenzione di rimanere alla Rai né un giorno in più né un giorno in meno del mio mandato di Direttore Generale, ho deciso di chiedere che il mio contratto, pur essendo prassi aziendale il tempo indeterminato per il Dg, coincida con la naturale durata del cda che mi ha nominato (3 anni, ndDM)”
ha dichiarato Gubitosi all’Ansa, confermando così le indiscrezioni della vigilia che lo davano intenzionato a rivedere l’accordo sulla sua assunzione. Al centro dei malumori che avevano accompagnato l’elezione del nuovo DG c’era anche l’entità del compenso stabilito per lo stesso: 650 mila euro l’anno, da suddividere in 400 fissi più 250 di indennità.
Di fronte a tali condizioni, i Consiglieri di centrodestra – Antonio Verro in particolare – avevano levato gli scudi, lamentando una certa incoerenza tra i contratti d’oro dei vertici Rai e la spending review varata dal Governo. Stando a quando si apprende, però, l’ammontare del cachet di Gubitosi non subirà modifiche al ribasso.
Per placare gli animi il Presidente Rai Anna Maria Tarantola avrebbe invece affrontato l’ordine del giorno comunicando in Cda un taglio del suo stipendio portandolo a 294mila euro, cioè al tetto stabilito per il compenso dei manager pubblici.


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13 Commenti dei lettori »

Bravi! Spero che anche altri prendano esempio da loro ma dubito. Basta vedere il vergognoso spettacolo che stanno dando alcuni dei presidenti delle province che verranno tagliate.


Sarebbe cosa buona e giusta..
Ricordiamo che la Lei ottenne un aumento di stipendio..
Mi pare che un ridimensionamento riporti il tutto nella giusta dimensione delle cose, visti i tempi attuali


3. Davide Maggio ha scritto:
Pippo76: la Lei ha avuto, se non ricordo male, soltanto l’indennità da DG.


io avrei sforbiciato uno zero in più


io avrei sforbiciato uno zero in più.. o meglio ancora di qualche cifra (fino al 50%)
PS. il precedente toglietelo


6. eldegge ha scritto:
Ma, dico io… Monti non poteva dire a quei due FIN DA SUBITO di limitarsi la paga? Davvero ci voleva il clamore mediatico di Libero e Il Giornale per far smuovere Monti? Andiamo, DM… non nascondiamoci dietro un dito: dietro la Tarantola e il Gubitosi, ci sono Monti e Passera… forse costoro hanno bisogno della badante per farsi aiutare in queste cose banali? La badante Rosy Mauro è (per fortuna) disoccupata (o quasi…) e quindi potrebbe aiutarli ;) a non dimenticarsi le cose!


7. Davide Maggio ha scritto:
eldegge: non mettere in mezzo DM nei commenti, capito Mike?


non capisco perché Mike commenti sempre con nomi diversi, tanto si capisce dal modo di scrivere che è lui.
Meglio di niente sto taglio.


La storia è questa, salvo errori ed omissioni
La Lei guadagnava 420 mila euro. Voleva un aumento fino a 730 mila euro come Masi , ma si “accontentò” di 650 mila euro.
Di questi 650 mila euro, 500 erano lo stipendio base più 150mila di indennità di DG.
A conti fatti c’è stato un aumento di 80mila euro del suo stipendio ( lasciando da parte l’indennità)


10. Giuseppe ha scritto:
Saggia decisione. Ma non poteva essere altrimenti considerata la situazione economica generale prossima al tracollo in stile greco.


Ultima notizia
La Tarantola, su sua stessa proposta, si sarebbe tagliata il suo stipendio da 450mila euro ( cifra presa dal predecessore Garimberti) a 366 mila euro


Scelta sacrosanta. Quel contratto a tempo indeterminato era una cosa che gridava vendetta!
Ora che l’ha chiesto a tempo indeterminato, però, teniamo gli occhi aperti finchè non viene concesso. Non vorrei che, distolta l’attenzione con questa dichiarazione, le cose poi rimenessero invariate.


13. lele ha scritto:
“non ho intenzione di rimanere alla Rai né un giorno in più né un giorno in meno del mio mandato” viva la sincerità!
comunque sia a me non me ne frega nulla di questi stipendi… mi preoccupo di quelli dei veri manager pubblici (cioè quelli nei ministeri e negli enti pubblici che son davvero tutti soldi nostri)

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1. Nina ha scritto:
25 luglio 2012 alle 15:42