Non è che a Milly Carlucci sta venendo il ‘cattivo pensiero’ che il segreto del successo di Italia’s Got talent su Ballando con le stelle sia legato in qualche modo alla sapiente quantità di eros che da un po’ di tempo a questa parte gli autori della De Filippi inseriscono nelle scalette dello show del sabato sera?
Non avrà il cilindro da cui estrarre il coniglio Milly ma determinata com’è quest’anno volete che non riesca a tirar fuori quantomeno una ‘coniglietta’ dalla sua cofana bionda neoclassica? La sorpresa si chiama Immodesty Blaize, star inglese del burlesque che, secondo quanto riportato qualche tempo fa da Panorama, si presenta al pubblico così:
″Danza, striptease, abiti vintage dell’era vittoriana, lingerie, trasgressione e tanto glamour: che le piaccia o no, io mi guadagno da vivere così. [...] Io mi avvinghio a un telefono alto 5 metri tempestato di Swarovski e, per coprire i capezzoli, indosso “puntini” d’oro bianco.″
Insomma se Maria, Rudy e Gerry vincono grazie alla formula varietà, ma forse anche grazie a strip sexy di nuotatori e giardinieri, o comunque esibizioni a corpo libero, Milly decide di non essere da meno, e, per quanto possibile in un panorama molto più istituzionale, cala il suo asso, giocando sul vedo e non vedo, solo che il suo è emancipato ormai a forma d’arte.
Per risalire la china degli ascolti che di settimana in settimana stanno punendo a sorpresa la produzione di Ballandi si tenta con l’inconsueto di riaccaparrarsi un pubblico che sta preferendo la leggerezza della concorrenza o che probabilmente si è un po’ saturato, anche a causa delle mille polemiche che hanno preceduto e accompagnato quest’edizione, più chiacchierata che vissuta?
Nella sala da ballo della Carlucci approda così quell’erotismo che forse la padrona di casa cercava di portare con i machi calciatori ma che col senno di poi, vedendo ballare Vieri, è forse meglio consegnare al corpicino suadente di Immodesty. Se poi il nome tradisce un po’ l’essenza della starlette ne vedremo davvero delle belle.
1. maTTINS ha scritto:
3 febbraio 2012 alle 12:11