Altro che gli indignados. Quando girano le balle ai siciliani, la reazione è assai più dirompente: scatta la rivolta, u’ capisti? Per questo vanno tenute d’occhio le proteste del cosiddetto Movimento dei Forconi, una schiera di autotrasportatori, edili, agricoltori e disoccupati che da lunedì sta paralizzando la Sicilia. La loro contestazione, che proseguirà fino a venerdì, si sta espandendo a macchia d’olio procurando disagi significativi. Ma la televisione sembra ignorarla, o quasi.
A sentire i notiziari ed i programmi d’informazione, infatti, la rivolta siciliana pare un episodio marginale, una delle tante proteste che ultimamente riempiono le piazze. Ma non è così, visto che stavolta c’è un’intera regione in sommossa e in ogni angolo dell’isola echeggiano slogan durissimi. Dunque, cos’è questo Movimento dei Forconi? La tv latita, tace, arriva in ritardo e quando lo fa non riesce ad offrire un ritratto completo della protesta.
Ieri, ad esempio, il Tg1 delle 20 ha riservato pochi secondi alle agitazioni in Sicilia a margine di un servizio sulle liberalizzazioni. Il Tg5 vi ha dedicato un pezzo con immagini annesse, mentre in altri notiziari c’è stato solo qualche accenno. Poca roba, insomma. Non pervenuti, invece, gli interventi dei programmi d’approfondimento, che fino ad ora hanno ‘bucato’ la notizia. Eppure di spunti da cogliere ce ne sarebbero parecchi, a cominciare dalla natura della rivolta.
La protesta dei Forconi è nata spontaneamente oppure ha avuto una gestazione nei partiti? Chi sono gli indignados siculi e quali motivazioni li animano? Per adesso i telespettatori non sanno nulla a riguardo, e attendono lumi. Giovedì dovrebbe arrivare l’intervento provvidenziale di Michele Santoro, il quale ha spedito in Sicilia una giornalista del suo Servizio Pubblico per seguire le agitazioni.
Probabilmente anche Piazza Pulita di Formigli e L’Ultima Parola di Paragone si interesseranno al Movimento popolare. Così come i telegiornali, si spera. Tutti un po’ in ritardo, dovremmo dire, visto che la protesta è partita lunedì ma fino a ieri sul piccolo schermo non ve n’era traccia.
E – in barba della realtà - sappiamo bene come funziona la faccenda: non l’ha detto la tv, quindi non esiste.
1. Phaeton ha scritto:
18 gennaio 2012 alle 11:16