Dopo la bagarre del confronto (bloccato) a Porta a Porta tra Enrico Letta e Giorgia Meloni, il minutaggio dei politici in tv tiene banco, in particolare lo spazio che gli stessi si “prendono” nei tg nazionali durante la campagna elettorale. Quali sono i partiti che “parlano di più” nei vari telegiornali? Ma soprattutto, i tg a chi danno maggiormente la parola?
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MULTE AGCOM AI TG, PER BERLUSCONI E’ “UNA VERA FOLLIA”
Quando si dice fare i conti senza l’Agcom. Ai vertici Mediaset gira ancora la testa dopo la batosta che venerdì scorso si è abbattuta impietosa sui telegiornali del gruppo: più di 258.000 euro la multa per il TG4, 100.000 per il TG5 e per Studio Aperto. Il conto per le interviste a Silvio Berlusconi è salato: 458.000 gli euro in totale da pagare (per maggiori info clicca qui).
Sconcerto e stupore hanno prevalso nelle reazioni dei Direttori. Mediaset ha dichiarato di voler ricorrere immediatamente al Tar contro quella che è sembrata una spedizione punitiva. Ma il Cavaliere come ha reagito alla presa di posizione dell’Authority? I primi commenti dal diretto interessato arrivano solo oggi, dall’Ufficio di Presidenza del PdL e a riferirli sono alcuni presenti:
“Una follia, una vera follia. Nei giorni in cui sono rimasto in silenzio tutti, a cominciare dall’opposizione, mi chiedevano di pronunciarmi sull’esito del primo turno. Insomma, prima mi chiedono di parlare e poi puniscono i Tg per avermi dato la parola, una vera follia”.
TG ESTIVI IN VERSIONE RIDOTTA, ECCO COME FAR SLOGGIARE IL GOSSIP DALL’INFORMAZIONE
Basterebbe un colpo secco, come quello dello chef Tony per affettare un’anguria o una randellata di quelle che spiattellano le zanzare sul muro. Ma a quanto pare i direttori dei nostri telegiornali, da Minzolini alla Berlinguer fino a Emilio Fede, hanno poca praticità con queste attività tipicamente estive. Lo si capisce subito, basta guardare come sono messi i notiziari durante i mesi del grande caldo. Ormai l’avrete notato anche voi, dopo il primo quarto d’ora (quando va bene) di cronaca e notizie serie, il tenore dei tg sprofonda come Platinette in mezzo al mare e degrada sempre più verso il gossip. Dalla manovra economica di Tremonti si passa alle manovre bollenti tra Ricucci e la pupa Flo, su uno yatch. I direttori facciano qualcosa, diano uno scossone alla scaletta delle notizie, un taglio netto e riducano la durata dei tg per salvarne la dignità (e non fregare gli scoop a Novella 2000 et similia).
Contro il gossip nei telegiornali estivi abbiamo già una soluzione pronta, i responsabili dell’informazione prendano nota: Tg in versione ridotta, che contegano solo notizie degne di essere definite tali. La proposta (o provocazione, chiamatela come volete) potrebbe puzzare di moralismo, ma niente affatto. Si tratta di una misura necessaria, una protezione al pari di quelle che si mettono in spiaggia prima di esporsi al sole. Basta servizi per dirci che d’estate fa caldo, per scoprire se i vacanzieri preferiscono il mare o la montagna, il ghiacciolo o il gelato, per ficcare il naso nelle feste dei vip e nelle loro “notti brave”. Ci hanno stufato i telegiornalisti che ad agosto non hanno di meglio da fare che misurare la lunghezza dei panfili ormaggiati a Porto Cervo. Sono tutti argomenti di cui un Tg potrebbe fare a meno, lasciandoli piuttosto agli irresistibili rotocalchi da sfogliare sotto l’ombrellone o da guardare in televisione. Quanto meno non vogliono esser nient’altro rispetto a ciò che sono.
Bira e calippo: quando i giornalisti in spiaggia creano dei mostri. Qualche settimana fa un cronista di Skytg24 ha scovato sulla spiaggia di Ostia due ragazze che per ripararsi dal caldo consumavano “er Calippo e ‘na bira”. Non l’avesse mai fatto: il video delle super coatte è diventato un cult su youtube e il Tg2 ha pure dedicato un bel servizio di 2 minuti all’argomento, con tanto di intervista alle protagoniste. Uno scoop di quelli da mordersi le mani. Dopo aver riso e compatito le due ragazzine per il loro italiano a dir poco claudicante, ci chiediamo: era proprio necessario?