Non solo quella di Carlo Conti. Dicono che al Tg1 abbiano ripristinato la ghigliottina e che il vento post-elettorale abbia portato con sé la necessità di “tagliare” alcune teste. Zac! La voce si è sparsa dopo che Augusto Minzolini, il direttore di Tg più tartassato del momento, ha deciso di rimuovere dal loro incarico di conduttori tre volti di punta dell’informazione targata Rai1: Tiziana Ferrario (tg delle 20), Paolo Di Giannantonio (13.30) e Piero Damosso (in onda al mattino). Al loro posto andranno Francesco Giorgino, Laura Chimenti e Francesca Grimaldi. Apriti cielo: nemmeno il tempo di capirne le motivazioni e il provvedimento aveva già scatenato polemiche e levate di scudi contro Minzolini e la sua linea editoriale.
La prima a strapparsi le vesti e a parlare di “epurazione” era stata Maria Luisa Busi, storica conduttrice del Tg1, che in una discussa intervista a La Repubblica aveva dichiarato: “C’è un clima insostenibile in redazione. Non c’è più la dialettica tra le varie sensibilità” e ancora “Credo si tratti di una rappresaglia, nessuno aveva mai osato tanto. Siamo un tg schierato, e perdiamo pure ascolti”. L’accusa della Busi è molto precisa: Minzolini avrebbe fatto fuori quei conduttori che nelle scorse settimane non avevano firmato una lettera in suo sostegno, dopo che era stato preso di mira dalle inchieste di Trani (è in corso un’indagine per violazione di segreto d’ufficio) e dall’opinione pubblica per i suoi editoriali ‘filo-governativi’.
La replica del direttore del Tg1 non si è fatta attendere: “Sono stati assunti diciotto precari per dare un segnale di cambiamento e mostrare volti nuovi. Sono decisioni prese da tempo e i documenti, né quelli a favore né quelli contro, non c’entrano assolutamente niente”. Nessuna epurazione, quindi, ma un semplice cambio generazionale. Come prevedibile, in pochi hanno creduto alla versione di Minzolini e i Pasdaran della libertà di stampa hanno nuovamente imbracciato i fucili contro di lui. Puntare, fuoco!
I primi a mitragliare critiche sono stati Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten, consiglieri di minoranza Rai, definendo la situazione “non più tollerabile” e invocando un intervento del presidente della Rai Garimberti. “Ormai è evidente che al Tg1 è in corso una vera e propria epurazione dei giornalisti che non hanno firmato la lettera in favore del direttore” hanno tuonato. Alla loro voce si è aggiunta quella di Franco Siddi, segretario Fnsi, il sindacato dei giornalisti, che ha espresso solidarietà ai colleghi rimossi dal loro incarico e definito il Tg 1 un luogo “attraversato da invasioni di campo politiche e permanenti”.
Piaccia o meno, la ghigliottina in Rai sta diventando molto trendy e per questo verrà utilizzata non solo all’interno del Tg di Minzolini. Pare, infatti, che sia a rischio – stando a quanto riferisce Il Fatto Quotidiano - anche la testa di Lamberto Sposini, conduttore de La vita in diretta. Al suo posto andrebbero Mara Venier e Michele Cucuzza, che lascerebbe, così, Uno Mattina. Il contenitore mattutino di Raiuno sarebbe invece affidato ad Angelo Mellone, nome gradito dal direttore di Rai 1 Mauro Mazza. A quanto apprendiamo il giro di valzer alla Rai inizierà a giorni. Musica maestro: DM non mancherà di tenere il tempo per i suoi lettori.
[Foto | Dagospia]
1. matteol ha scritto:
2 aprile 2010 alle 18:48