Almeno una volta nella vita tutti noi fingiamo. Indossiamo una maschera per apparire migliori o semplicemente differenti da come siamo. Dexter, il protagonista dell’omonima serie (dal 5 settembre su Italia1 in seconda serata) è costretto a fingere ogni giorno fin dalla sua infanzia, fin dal giorno in cui bambino ha assistito alla truculenta morte di sua madre.
Fingere di essere normale, di provare dei sentimenti è ciò che Dexter fa ogni giorno. Ma Dexter non è normale. Dexter ha un irrefrenabile istinto di uccidere. E’ un predatore di uomini, un freddo serial killer che colleziona gocce di sangue delle sue vittime, ma è anche un fratello premuroso, un amico fidato e un fidanzato modello. Tutte maschere che egli indossa per nascondere la sua vera natura.
Dexter però non è un serial killer come gli altri. Ha un’etica nell’uccidere che gli deriva dal cosiddetto “Codice di Harry”. Harry era il suo padre adottivo (ora morto), che, impotente dinanzi alle sue incontrollabili pulsioni, gli impone un singolare codice di comportamento: Dexter dovrà uccidere solamente gli assassini, la feccia che la società non riesce ad espellere.
Particolare non trascurabile è che Dexter è un esperto ematologo del Dipartimento di Polizia di Miami, particolare quest’ultimo che rende ancora più avvincente la serie.
Il telefilm basato sul libro “La mano sinistra di Dio” di Jeff Lindsay è un piccolo capolavoro: la storia è appassionante e coinvolgente ma soprattutto è il protagonista ad affascinare con la sua vita che passa dal bene al male senza soluzioni di continuità. Un mondo interiore privo di emozioni che Dexter, da narratore della serie, racconta in modo lucido e disarmante (“…Se avessi un cuore si spezzerebbe”).
La serie è una spietata metafora degli ossimori dell’America delle libertà. Il protagonista è un poliziotto che non arresta ma uccide i cattivi, buono per convenienza, cattivo per natura, si autodefinisce mostro anche se quello che fa non è sostanzialmente dissimile da quello che fanno i boia delle carceri di uno dei tanti Stati americani in cui la pena capitale è in vigore.
Nella prima serie (in totale sono due, la terza è in arrivo negli Usa – 28 settembre alle 21 su Showtime), Dexter e il Dipartimento di Polizia di Miami sono alle prese con il killer del camion frigo, astuto assassino che lascia le sue vittime completamente dissanguate e ridotte a pezzetti, accuratamente incartati. Dexter è affascinato dalla sua abilità, si sente vicino al suo “compagno di giochi”. Il killer del camion frigo è l’unico a conoscere i suoi veri istinti e per questo lo stuzzica più volte. Anche se come egli stesso dice:
“Non sono il mostro che vuole farmi diventare. Non sono né un uomo né una bestia. Sono qualcosa di completamente nuovo, e seguo le mie regole. Sono Dexter”.
1. mao ha scritto:
29 agosto 2008 alle 17:17