
17
febbraio
Una nuova offerta per rilevare il Festival di Sanremo

Pinuccio
C’è sul tavolo una seconda offerta per il Festival di Sanremo e l’ipotesi bando da parte del Comune diventa sempre più probabile. È questa la notizia svelata da Pinuccio nella rubrica “Rai Scoglio 24” di Striscia la notizia.
Dopo la proposta della scorsa settimana, confermata dal sindaco Alberto Biancheri in conferenza stampa, in queste ore al Comune di Sanremo ne è arrivata un’altra da parte di StaGe! (coordinamento nazionale delle imprese, lavoratori, artisti, musicisti, tecnici ed operatori del settore spettacolo indipendente), che sarebbe intenzionato ad aggiudicarsi l’organizzazione del Festival dal prossimo anno, ovvero da quando scadrà la convenzione tra Rai e Comune di Sanremo.
Il coordinamento Stage! si è fatto avanti anche per gli spazi esterni al Teatro Ariston, dove potrebbero essere organizzati eventi e concerti collegati al Festival della canzone italiana.


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6 Commenti dei lettori »

Finalmente si sta avverando il sogno della mediaset. Far strappare il festival della canzone italiana da 73 appannaggio della Rai, proprio alla rai. Sarebbe una cosa ignobile, il tutto perchè le grandi manifestazioni di una volta sono tutte scomparse, ad eccezione del festival della canzone italiana. Spero che intervenga il governo. Il presidente della regione Liguria ha ragione, Sanremo senza la rai è come il pesto senza basilico.


2. Perseo ha scritto:
Basta che tolgano di mezzo la politica. E’ tanto vedere un Festival di sola musica?


3. ALESSANDRO ha scritto:
Se il Festival fosse ‘di sola musica’ non lo guarderebbe più nessuno o quasi. Per fortuna la politica sarà sempre più presente, ora che bisogna sistemare le clientele di destra affamate.


4. Pianeta Urano ha scritto:
Come se Mediaset sapesse organizzare grandi eventi musicali…


5. Paolo ha scritto:
@Santo: perchè dovrebbe intervenire il governo? Non è mica suo.


6. Andrea C. ha scritto:
Si sa quali sono i metodi di Mediaset. Lo sappiamo, lo sappiamo.
Il festival è “politicizzato” perché esponenti politici che evidentemente non hanno niente altro di meglio da fare (, vogliono mettere il becco ovunque, determinarne le scelte, la scaletta, sostituirsi al direttore artistico, imporre i proprio gusti ecc…affibiando stupide etichette ideologiche.
Questo gioco si può fare con tutto, anche coi cartoni animati (vedasi PEPPA PIG).
Tutti personaggi che alla fine sfruttano il festival per far parlar di loro, mettersi in mostra e restare a galla. Capita solo da noi.
Mica siamo tutti fessi come credono. Capiamo questi giochetti.
Prendiamo il caso Zelensky, va in tutti i festival in Europa, e nessuno fa un piega. A qualcuno piace, ad altri no, ma non è una giustificazione per imporre la propria linea alla direzione artistica dell’evento o trattare l’argomento in parlamento.
Mediaset, anni fa tentò la strada del “FESTIVAL ITALIANO” , durò due stagioni (1993 e 1994) e non riscosse successo.

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1. Santo ha scritto:
17 febbraio 2023 alle 17:53