19
maggio

Stranger Things, Natalia Dyer (Nancy) e Charlie Heaton (Jonathan): «La quarta stagione è molto più oscura»

Stranger Things

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Una stagione più horror. Si avvicina la fine a Stranger Things e le atmosfere si fanno più cupe e mature, proprio come i protagonisti, mentre il cerchio sui misteri di Hawkins si stringe. La prima parte della quarta e penultima stagione della serie Netflix sarà rilasciata venerdì 27 maggio (il volume 2 arriva il primo luglio). Ne hanno parlato Natalia Dyer e Charlie Heaton, interpreti rispettivamente di Nancy Wheeler e Jonathan Byers, nel corso di un incontro stampa al quale abbiamo partecipato. Ecco le loro dichiarazioni. 

Come sarà Stranger Things 4

Stranger Things 4

Natalia: E’ molto più oscura, fa molto più paura, è la stagione più terrificante da quando abbiamo iniziato. Molto più horror.

Charlie: E la stagione più sviluppata. Stiamo arrivando alla fine e dobbiamo spiegarla. E’ una stagione molto più forte, tutti siamo cresciuti, sia gli attori che i fan. Mi è piaciuto molto questo nuovo modo di gestire la serie. Pensiamo ad esempio ad Harry Potter e i primi film, non voglio dire che Stranger Things fosse come questi primi film all’inizio ma che anche qui vediamo un’evoluzione. La cosa più importante della serie sono i personaggi, non possiamo perdere il loro sviluppo. La prima stagione era più tipo Goonies, questa più Nightmare.

Il cameo di Robert Englund (Freddy Krueger)

Robert Eglund

N: Quando abbiamo realizzato la prima stagione, i Duffer ci avevano detto di guardare Nightmare, io non amo tanto gli horror ma l’ho visto e non mi ha fatto tanta paura. Robert ha un’energia fantastica, fa un monologo incredibile. Abbiamo avuto la fortuna di vedere come lavora, è estremamente gratificante.

La pandemia

N: E’ difficile parlare di riprese senza pensare alla pandemia. C’erano tanti protocolli da seguire che hanno reso molto più difficile il set. E’ una stagione forte, importante, ci sono tante trame che si sviluppano. Girare è stato un processo difficile che ha preso tutte le nostre energie.
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La gestione del successo e l’avvicinarsi della fine

C: Le prospettive sono cresciute negli anni, ed è molto più difficile gestire il contesto. Secondo me siamo una famiglia, dai produttori al regista, fino al cast, alla troupe. La pressione è più facile da gestire così.

N: I fratelli Duffer sono veramente bravi a scrivere e per ogni stagione riescono a gestire tutto, questo aiuta e ci fa avere fiducia nella storia e nei personaggi.

C: Mi rende un po’ triste pensare che siamo quasi alla fine. Non posso nemmeno immaginare come sarà quando gireremo la quinta stagione.

L’evoluzione dei loro personaggi

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N: L’evoluzione di Nancy è stata tanto divertente, abbiamo visto come ha trovato se stessa e ha fatto sentire la sua voce, è stato un cammino molto interessante da percorrere. E’ l’evoluzione di un personaggio femminile pieno, forte.

J: Ora Jonathan si sente un po’ rifiutato, cerca di gestire queste emozioni e poi ha un amico, psicologo, che lo aiuta a gestire i suoi problemi. Direi che interpretare questo ‘nuovo ruolo’ è stato molto interessante. Franco, l’attore che veste i panni di amico di Jonathan, ha un’energia fantastica.

La storia d’amore tra Nancy e Jonathan

N: Non saprei dire qualcosa di specifico. Forse una volta, nell’ultima stagione, quando noi pensavamo ci fosse bisogno di un momento più importante per i due personaggi. Penso sia stata la scena della camera da letto o forse nell’ascensore. Non sono sicura.

I diversi generi di Stranger Things

C: In questa stagione abbiamo girato velocemente in diverse location. E’ stato difficile, una scommessa anche per noi. E’ tipo un puzzle da mettere a posto.

N: Tutti questi generi fanno sì che sia tutto molto più divertente. E ci aiuta a creare il legame tra di noi.
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Il pre Stranger Things per l’inglese Charlie Heaton

C: Prima di Stranger Things stavano cercando un personaggio molto specifico, una persona molto particolare. Credo mi abbiano scelto perchè avevo delle qualità che assomigliavano al personaggio. Avevo fatto il provino con l’accento americano, ed è stato quando ho iniziato e vivere in America che mi sono reso conto della cultura e di come imparare a parlare. Non riuscivo a dire Nancy, mi dicevano è Nency. E’ stato divertente.



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