
16
novembre
Sprechi Rai: il caso del canale in inglese (mai andato in onda) finisce a Striscia

Fabrizio Salini
What a mess!. Che pasticcio. Nei giorni in cui i conti in rosso della Rai tornano ad essere oggetto di discussione, l’attenzione non può che ricadere sul caso del canale in inglese, progetto sul quale il servizio pubblico aveva investito una significativa somma (si parla di 2 milioni di euro sino ad oggi) nonostante non sia mai andato in onda. Ufficialmente, il lancio del canale è stato rimandato ma c’è chi è pronto a scommettere che il rinvio possa trasformarsi in una chiusura.
Della questione si è accorta anche Striscia la Notizia, che proprio questa sera si occuperà di “sprechi Rai” in riferimento alla suddetta rete anglofona. In un servizio dell’inviato Pinuccio, il tg satirico approfondirà la questione degli investimenti fatti per un canale che – pur non avendo mai visto la luce – è in lavorazione da mesi ed ha anche un direttore nominato: Fabrizio Ferragni.
Facciamo notare che il dirigente (la cui retribuzione per il 2019 è stata di 218.589 euro, secondo la stessa Rai), prima di dedicarsi all’embrionale canale in inglese – che per ora tale è rimasto – si occupava dell’istituendo Canale Tematico Istituzionale Rai, anch’esso rimasto in fase di progettazione e attualmente affidato a Luca Mazzà.
Il mancato avvio della rete in inglese (tra rimandi e ipotesi di chiusura) non è stato certo ininfluente per il servizio pubblico: secondo Repubblica – che a sua volta cita un documento della Rai – l’impasse su questo canale costerà all’azienda 8 milioni di mancati ricavi. Questo, in un momento in cui l’emittente comunica una posizione finanziaria netta negativa per 275,9 milioni di euro e prevede un peggioramento per il futuro.
E meno male che, al momento del suo annuncio, l’AD Salini aveva presentato il canale in inglese come una priorità. “Va a riempire un tassello della Tv pubblica che in Italia non esiste e che è già forte negli altri paesi europei” aveva detto il top manager nell’aprile 2019.


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