21
settembre

Enrica Bonaccorti shock a Storie Italiane: «Io, molestata da bambina e anche quando ho iniziato a lavorare»

Storie Italiane - Enrica Bonaccorti

Storie Italiane - Enrica Bonaccorti

Confessione shock a Storie Italiane. Durante la puntata odierna del programma condotto da Eleonora Daniele, Enrica Bonaccorti ha dichiarato di aver subito molestie sessuali sia quando era una bambina di otto anni sia dopo, quando da adulta si è affacciata nel mondo del lavoro. La conduttrice si è lasciata andare al racconto, sentendosi coinvolta dalla storia di Giada Vitale, una ragazza che tra i tredici e i quattordici anni ha subito molestie dal suo parroco, condannato a 4 anni e 10 mesi di reclusione. Poi, però, si è pentita di averne parlato, cercando di distogliere l’attenzione da sé.

“Ti senti colpevole e non dici nulla perchè sai che non sarai creduta. Partecipo molto perchè a me è successo qualcosa di molto vicino a quello che tu racconti. Non avevano toghe. Che ne avessi 13 tu, 8 io, non si parla, si è sicuri si essere colpevoli di qualche cosa, assolutamente. E purtroppo non riesci a dirlo nemmeno alla persona più giusta, che sarebbe tua madre [...] in quei momenti [...] rimani bloccata. [...] Rimani così, congelata nel corpo e poi rimani congelata anche nella mente”.

La conduttrice, sorpresa da quelle parole, ha provato ad approfondire l’argomento, e la Bonaccorti ha proseguito:

“No, no, non ne ho mai parlato, ora sono stata trascinata, arrivata qui di corsa e mi sembra di sentirla sottopelle questa ragazza. Non ho mai partecipato a nessun talk sul Me too e queste cose qua, ma ti ripeto: dagli otto anni fino ai diciannove, quando ho iniziato a lavorare, avrei episodi da raccontare, e dai diciannove – dal lavoro in poi – tantissimi”.

Nel clima intimo che si era venuto a creare, con la Daniele che chiedeva silenzio in studio, la Bonaccorti è andata avanti, svelando altri retroscena.

“Ne ho avute molte di esperienze molto brutte, negative, da questo senso, ma nessuna mi ha mai traumatizzata. Sono figlia di una cultura, all’epoca, che dava per scontato certe cose. Tanto è vero che quando c’è stato quel hashtag #nonèverochesianormale, quello mi è piaciuto molto, più del Me Too. Non è normale che sia normale. Adesso sono molto pentita (di averlo detto in diretta, ndDM) perchè chissà che ci ricamano sopra”.

La Daniele, nel tornate a raccontare la storia di Giada, l’ha riassicurata, dicendo che secondo lei parlarne è fondamentale proprio per abbattere quella sottocultura che per anni ha reso normali certi comportamenti. E la Bonaccorti, che non ha confermato apertamente di aver subito una completa violenza sessuale, ha chiarito:

“Sono stata molestata a otto, tredici, quattordici, quindici anni… da persone vicine alla famiglia, quindi non si poteva dire. Nomi che non puoi mai tirar fuori, mai”.

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