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15 cose che non ci sono piaciute di Sanremo 2018
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di Redazione
12/02/2018 - 14:30
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1. Il regolamento
2. Le gag al pianoforte
3. I flashmob
4. Gli autori
5. Pezzali/Nek e Renga super ospiti
6. Il sopravvalutatissimo Edoardo Leo
7. La Sigla
8. Milly Carlucci nella giuria degli esperti
9. Gabriele Muccino in giuria
10. La Pandolfi inacidita
11. Il dualismo di Favino: sul palco straordinario e simpatico, fuori tutt’altro
12. La vittoria di Meta-Moro
13. La classifica ‘democristiana’
14. PrimaFestival
15. DopoFestival
Nina dice:
soralella: ti lovvo! Faccio notare che magari ai terremotati sarebbe piaciuto essere ricordati e che, ciò di cui ha parlato Favino, è argomento di campagna elettorale quindi magari andava anche evitata quest'entrata a gamba tesa.
sameoldstory dice:
Pezzali/Nek/Renga scelta ridicola, ma non è che Pelù e Antonacci avessero più senso come "superospiti". Le gag al pianoforte assolutamente, ma allargherei il discorso a TUTTE le gag, bambinate che facevano tutte piangere (citazione per Favino e Baglioni a gattoni, o Baglioni col cornetto di cartone attaccato alla giacca). Il regolamento lo promuovo, poi di regolamenti perfetti a sanremo credo non ne esistano, idem la classifica. E che Edoardo Leo e Favino stiano antipatici alla redazione chissene frega.
soralella dice:
Dai, dai, diteci come è Favino fuori dal palco, adesso siam tutti curiosi .... ;) .... Io posso solo dire, a proposito del famoso monologo, che aldilà della prova attoriale indiscutibile non mi è piaciuto il sottotesto politico già ipersfruttato e anche un bel pò ruffiano, e che ho trovato molto più sincero e commovente, per dire, l'incontro di Carlo Conti con Enzo Bosso. Sono un pò stanca di vedere argomenti così delicati trattati da personaggi che, cit. Feltri, paiono aver conosciuto la realtà degli extracomunitari solo attraverso i propri domestici filippini, o da signore agée con attico ai Parioli che più che migranti praticano chirurghi plastici e toyboys. (e poi non meravigliamoci se certe forze politiche vinceranno le elezioni a furor di popolo)