27
aprile

ALLARME A RAI1: CRISI NERA PER L’INTRATTENIMENTO. NON E’ ORA DI CAMBIARE DIRETTORE?

Raffaella Carrà

Senza Parole, mai titolo fu tanto profetico. La stagione televisiva si avvia alla conclusione, e, nel guardare i risultati sul fronte dell’intrattenimento collezionati in questi mesi da Rai1, non si può far altro che rimanere ammutoliti. Nulla può neppure Antonella Clerici che con il suo show, intitolato per l’appunto Senza Parole, ha allungato ulteriormente l’elenco degli insuccessi della rete diretta da Giancarlo Leone. Quest’ultimo, va detto, con lustrini e paillettes non è mai andato particolarmente d’accordo. Come non ricordare la “sovrastruttura” Rai Intrattenimento, voluta dall’allora DG Lorenza Lei che, proprio in mano a Leone, tra il 2011 e il 2012, portò a casa flop come Mi Gioco la Nonna, Italia Coast2Coast, Punto su di te, e una a dir poco anacronistica riedizione di Per Tutta la Vita, soppressa al secondo appuntamento.

La stagione 2014/2015 verrà ricordata come l’anno nero per l’intrattenimento di Rai1, riuscito ancora una volta a salvarsi nella guerra degli ascolti solo grazie alla fiction. Sono, infatti, le serie e miniserie tv, con 81 serate in prima visione, a portare a casa uno share del 21,5%, e una media di 5.600.000 spettatori (dati aggiornati al 10 aprile), riuscendo a far respirare la prima rete Rai. Ben diversi i numeri ottenuti dai varietà che – fatta eccezione per Tale e Quale Show, seguito da 5.827.000 spettatori e il 26,18 % di share – hanno inanellato colossali flop o risicate sufficienze.

La stagione si è aperta al sabato con un ciclo di 3 appuntamenti di Sogno e son desto, il varietà con protagonista assoluto Massimo Ranieri che, complice la ravvicinata messa in onda a soli 7 mesi di distanza dalla prima stagione, ha portato a casa una media di 3.609.000 spettatori e il 19,15% di share. E’ andata meglio a Milly Carlucci e al suo Ballando con le stelle che, giunto alla sua decima edizione, ha ottenuto 4.211.000 spettatori ed il 21% di share. Si tratta però di un risultato in calo rispetto al passato e inferiore alle potenzialità del format, riproposto senza nessuna novità. Così lontani Così Vicini, affidato alla non proprio assortita coppia composta da Al Bano e Paola Perego, ha raggiunto il 17,53% di share, con una media di 4.112.000 spettatori.

Con l’anno nuovo la situazione è di gran lunga peggiorata. Forte Forte Forte, costosissimo show che ha segnato il ritorno su Rai1 di Raffaella Carrà, ha ottenuto nelle sue otto puntate – due in meno rispetto a quelle previste – appena 3.044.000 spettatori ed uno share del 13,04%. Risultati simili per Notti sul ghiaccio, show sul pattinaggio riesumato a 8 anni di distanza dalla sua ultima edizione. La trasmissione, curata e condotta da Milly Carlucci, ha totalizzato appena 2.939.000 spettatori di media ed il 14,07% di share. Niente da fare neppure in primavera: Si può fare!, nonostante la presenza del golden boy di Rai1, Carlo Conti, dopo le prime due puntate è fermo a 3.963.000 spettatori con il 16,01% di share. E che dire di Antonella Clerici e del il già citato Senza Parole, ennesimo flop di Ambra Banijay. Lo show dedicato ai sentimenti, nei primi 3 appuntamenti, ha collezionato una poco onorevole media di 3.339.000 spettatori, ed uno share del 14,48%.

A voler girare il coltello nella piaga, si potrebbero aggiungere alla debacle in prime time, anche le notevoli difficoltà presenti nel daytime e la lunga agonia di Domenica In, da diverse stagioni in cerca di un’identità ormai perduta. Un quadro clinico quello dell’intrattenimento di Rai1 da vero e proprio Codice Rosso. Ma come è possibile che la prima rete della tv di Stato sia arrivata ad una tale situazione?

Ai piani alti di Viale Mazzini le idee sembrano essere poche e piuttosto confuse, ma soprattutto sembra mancare totalmente la capacità di pianificare una programmazione a lungo termine, fatta di trasmissioni da creare, far crescere e tutelare negli anni. Se a Mediaset troviamo una Maria De Filippi in grado di coltivare le proprie trasmissioni, apportando puntuali modifiche, fondamentali per rendere i format sempre attuali ed appetibili al pubblico, anche a distanza di 15 anni, in Rai si punta tutto sul breve termine. Format di successo vengono puntualmente spremuti come limoni, con edizioni ravvicinate, utili solo ad usurare il programma nel giro di pochi anni. E’ il caso di Ballando con le stelle. Dal 2005 ad oggi sono state realizzate ben 10 stagioni, che diventano 14, se si aggiungono le 3 edizioni di Notti sul Ghiaccio e lo show Altrimenti ci Arrabbiamo, entrambi costruiti sul medesimo impianto. Inevitabile da parte del pubblico una disaffezione nei confronti di formule a dir poco inflazionate.

A mancare è anche la voglia di sperimentare. I talent show sono il genere televisivo del momento, ma offrirne ben 4 con protagonisti dei vip o presunti tali, in un’unica stagione, non è certo una scelta vincente. Il rischio inflazione è dietro l’angolo. Perdente sulla carta è anche l’idea di proporre un talent per giovani in cerca di fama. In una tv che offre format internazionali già collaudati – e che peraltro in Italia non hanno mai raggiunto gli ascolti stratosferici ottenuti all’estero – come X-Factor e The Voice, il casereccio Forte Forte Forte di Raffaella Carrà arriva fuori tempo massimo. Non bastano, certo, un grosso budget e una buona confezione per far passare come nuovo un programma che riunisce idee viste e riviste. Lo stesso budget, utilizzato per un varietà di differente impostazione, avrebbe potuto veramente siglare un grande rientro per la Carrà su Rai1.

I concetti di “innovazione” e “lotta agli sprechi”, di cui la Rai da anni si riempie la bocca, crollano di fronte a produzioni spesso mandate allo sbaraglio. La sensazione è che manchi proprio una capacità di coordinamento, e che si navighi a vista, senza particolari guizzi creativi che provino ad intercettare i gusti del pubblico e il cambiamento dei tempi. L’augurio è che si possa presto cambiare rotta, ma all’orizzonte non si avvista alcuna novità, e per la prossima stagione si annunciano con enfasi il ritorno di Tale e Quale Show e Ti Lascio una Canzone.

Che sia ora di cambiare direttore di rete?



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36 Commenti dei lettori »

1. qwerty ha scritto:

27 aprile 2015 alle 14:50

stagione negativa per rai1

mi auguro ke raffaella torni cn qualcosa nelle sue corde, anke un talk show senza troppe pretese, in rai o perche no a sky (mediaset nn ce la vedo, idem per la7)



2. nicola83 ha scritto:

27 aprile 2015 alle 14:57

Su Raiuno, se fossero stati furbi, prima che se l’aggiudicasse Mediaset, avrebbero potuto piazzare L’isola dei famosi con Simona Ventura e magari inviata Vladimir Luxuria.



3. Groove ha scritto:

27 aprile 2015 alle 15:10

La stagione peggiore per gli show di Rai 1, inutile girarci intorno, occorre rivedere parecchie cose, fare scelte ponderate, non si può proporre degli show facendoli passare per nuovi quando non lo sono manco un pò, si critica tanto Mediaset perchê propone sempre le stesse cose, ma almeno i programmi loro si adattano ai tempi, Ballando con le stelle dalla prima edizione non è cambiato di una virgola, e come se non bastasse ultimamente si punta quasi tutto sui celebrity talent, il genere è stra-inflazionato, non importa più a nessuno vedere Valeria Marini che fa le capriole sulle piste da ghiaccio!



4. osservo ha scritto:

27 aprile 2015 alle 15:12

Secondo me a RaiUno dovrebbero iniziare a riflettere sulla differenza tra conduttori e intrattenitori! Tutti i programmi citati nell’articolo sono portati avanti da conduttori, tali programmi non si possono definire varietà nel senso più stretto del termine. (L’unica intrattenitrice qui nominata potrebbe essere la Carrà, ma se la mettiamo dietro ad una scrivania ha poco da intrattenere).

In programmi che sono dei Talent per Vip (escludento ForteForteForte) perchè un grande artista dovrebbe andare a fare un’ospitata?!?! O perche dovrebbe andare a cantare con dei bambini “volentieri”????

Si dovrebbe cercare di puntare un po’ più in alto, anche la domenica pomeriggio…perchè non farla condurre a uno ShowMan? Così si sarebbe obbligati a proporre un alternativa a DomenicaLive (non è una critica contro quest’ultima, ma l’idea di proporre davvero delle alternative allo spettatore….se si proponessero lo stesso giorno e ora programmi DIVERSI magari la lotta dell’auditel tra due programmi fotocopia finirebbe, finalmente!).

Che poi, qualcuno mi spiegasse perchè la Rai non ha mai pensato a XFactor o ora TheVoice su RaiUno. Finiamola di definire RaiDue la rete giovane. Provassero a svecchiare RaiUno



5. Giulio ha scritto:

27 aprile 2015 alle 15:16

Condivido pienamente quando scritto…l’intrattenimento Rai quest’anno è un vero disastro
Che poi si rendono conto che hanno regalato a Canale 5 l’isola, format che fa il 25% senza problemi?A questo punto dovrebbero riproporre La Talpa (considerando che hanno anche la Perego disponibile), farebbe ascolti assicurati…e basta con i moralismi assurdi sui reality



6. Mattia Buonocore ha scritto:

27 aprile 2015 alle 15:24

Se Rai1 voleva un talent – e soprattutto lo voleva con la Carrà – era lecito portare The Voice, la cui media delle prime due edizioni è superiore a quella dei programmi nuovi lanciati nel 2015.
@Tina ormai “il nulla” non esiste più e i costi di Cosi lontani cosi vicini sono quasi risibili se paragonati a quelli degli altri show. Inoltre chiudeva alle 23.20.



7. Marco89 ha scritto:

27 aprile 2015 alle 15:29

Pienamente d’accordo, ottima analisi. Mancano le idee, sempre gli stessi volti, le stesse dinamiche, programmi prevedibili, senza anima e fuoco. Il problema e` anche nel target della rete, ormai stanco di questo intrattenimento, si rifugia nelle fiction, che gia` pure quelle stanno dando piu` di un problemino. Mediaset si salva per il target piu` giovane che segue Maria e i reality, quasi assente sulla Rai. La vedo dura per la Rai, pochi sbocchi e nuove idee penso non verrebbero accolte bene dal target di riferimento.



8. Marco89 ha scritto:

27 aprile 2015 alle 15:33

Ma tra l’altro perche` proporre un peolpe show dopo C’e` posta quando in casa avevano CLCV che ha raccolto accolti monstre se paragonati ad altri programmi? Scelte che non comprendo. Se va` male pure Conti e` allarme rosso.



9. Peter Pan ha scritto:

27 aprile 2015 alle 16:13

La tanto criticata Perego in prime time ha fatto più di Carrà, clerici e carlucci



10. Giuseppe ha scritto:

27 aprile 2015 alle 16:28

E’ un problema di palingenesi relativo a tutta la Rai. Cambiare un direttore di rete non serve a niente se non si rivoluziona tutto il servizio pubblico radiotelevisivo ormai fossilizzato.

Non per dar ragione a Renzi, ma una riforma profonda è necessaria e va fatta senza troppi indugi.



11. qwerty ha scritto:

27 aprile 2015 alle 16:34

rai1 ha bisogno:
un people show (carramba con la lotteria, o anke senza)
un talent (perche no the voice, ma cn giudici piu popolari)
una varietà puro (classico o anke tale e quale show)
3 giorni di fiction e 1 dedicato ai film italiani in prima visione



12. VIVAPAOLAPEREGO ha scritto:

27 aprile 2015 alle 17:22

A CASA!! Questo sta combinando disastri dal 2012 e ancora non lo cacciano
C’è da dire che Paola fa di più delle varie carrà e carlucci



13. Claudio75 ha scritto:

27 aprile 2015 alle 17:39

Per gli show RAI 1 deve ripartire da 0, fermarsi e guardare alla sua storia.
Al sabato sera si potrebbe pensare ad una sorta di canzonissima con le nuove leve musicali, con alla guida un duo ranieri morandi, perfetti anche per Sanremo
Da inserire degli one man show il volo, ferro, pausini.
Fiorello e compagni da arruolare per riportare in TV il musichiere, programmi adattissimo alla sua verve.
Infine il venerdì dopo la programmazione di tale è quale riproporre portobello con fazio



14. francesco ha scritto:

27 aprile 2015 alle 17:51

Via Leone lo dico da un po.. ci vuole originalità. . Divertimento intrattenimento. . Rivogliamo anke la Cuccarini in un programma nuovo anche comico magari con fiorello o Insinna



15. Annina ha scritto:

27 aprile 2015 alle 18:13

Due considerazioni:

1) la tanto criticata Perego con CLCV fa meglio di tutti gli altri show invernali/primaverili. Chapeau.

2) visti i tonfi di questa stagione la Rai si tolga la puzza da sotto il naso e riproponga in gran fretta La Talpa, visto e considerato che ha pure la Perego in scuderia.



16. Franco2 ha scritto:

27 aprile 2015 alle 19:04

Occhio, però. Leone, quando era a Intrattenimento, ha anche portato in Rai Pechino Express. Ha anche lui i suoi meriti.



17. Matteo G. ha scritto:

27 aprile 2015 alle 19:12

Finché c’è la Tarantola scordatevi i reality. Quella è ferma agli anni ‘60.

Leone è un incapace. Ha distrutto l’intrattenimento e è il primo pomeriggio di Rai Uno. Richiamassero la Venier, la Cuccarini che sanno attirare l’attenzione del pubblico.

Al pomeriggio la Leoffredi torni su Rai Due con Torto a Ragione e la Balivo vada su Rai Uno con detto fatto.



18. VIVAPAOLAPEREGO ha scritto:

27 aprile 2015 alle 19:16

@matteo hanno fatto cosi tanto per svecchiare rai2 e tu gli vai a mettere torto o ragione -.-



19. Giulio ha scritto:

27 aprile 2015 alle 19:26

Ma quanto ancora resteranno Tarantola, Gubitosi e company?
La talpa su rai 2 sarebbe perfetta



20. Matteo G. ha scritto:

27 aprile 2015 alle 19:32

Certo! Una volta Rai Due era la rete dal quale attingere programmi nuovi e promettenti. La Leoffredi tornerebbe su Rai Due dal suo pubblico. La Rai non farebbe torto a nessuno in questo modo.



21. Viola ha scritto:

27 aprile 2015 alle 19:33

Disastro totale, a parte l’esordio di stagione con Tale e quale, che tra l’altro ha raggiunto ormai le 4 edizioni (se non erro) ed è anch’esso riproposto sempre uguale a sé stesso, per riprendere il discorso che si faceva nell’articolo. Prima o poi stancherà pure quello.
Prima di tutto sarebbe ora di portare avanti un nuovo “concept” di Rai1. Non più “la rete dei vecchi” (com’è ad oggi) ma una rete dinamica e moderna, perché è la prima rete nazionale e dovrebbe essere all’avanguardia proprio per dare un’idea più contemporanea dell’Italia, che non risulti più ancorata a roba che andava negli anni ‘60.
Basta con i teatrini, le scenografie da reparto geriatrico, gli speciali sulla tv degli anni ‘10, l’ostinazione con cui mandano in onda delle mummie televisive che nemmeno al British Museum avrebbero il coraggio di esporre.
Ci vuole una Rai più interattiva, pù accattivante, perché ormai si sta avendo un ricambio generazionale e le cose che magari erano seguite 20 anni fa oggi non interessano più a nessuno!
Mediaset in questo devo dire che è sempre all’avanguardia, confeziona show come comanda madre chiesa, guardiamo primo fra tutti Amici, in onda da 15 anni sulla rete ammiraglia diretto competitor di Rai1. Con un programma “per giovani” (così come lo definirebbero i dirigenti rai) macina ascolti che è una meraviglia e dimostra di interessare un pubblico trasversale.

Quindi la risposta è sì, ci vorrebbe un cambio in Rai, ma non solo dei dirigenti, anche dell’idea che la Rai ha di se stessa.



22. shiver ha scritto:

27 aprile 2015 alle 19:40

Credo che il problema dei reality non sia soltanto la Tarantola (che a breve andrà via), ma già con Lorenza Lei era iniziata questa “guerra”. Credo sia un linea condivisa all’ interno della Rai, e non solo di poche teste occasionalmente dirigenti. Poi magari ci ripensano.



23. Ale ha scritto:

27 aprile 2015 alle 20:30

Non è questione di direttore ma questione di iniziare a fare programmi nuovi e diversi o variare le formule come accade ad amici. Proporre dopo 10
Anni programmi come ballando o ti lascio una canzone sempre uguali a se stessi è ovvio che il risultato nn potrà essere che flop.



24. Franco2 ha scritto:

27 aprile 2015 alle 20:33

Reality e talent, comunque, sono roba del decennio scorso. Non è con quelli che si rinnova la tv.



25. shiver ha scritto:

27 aprile 2015 alle 20:52

Reality e talent fanno parte anche di questi ultimi anni, e hanno tante declinazioni

Cmq TLUC non è flop, e ha anche un budget piuttosto ridotto, io lo potenzierei e modificherei visto che torna a settembre al Sabato, ed è un titolo ancora fortino. Contro Amici resse molto bene, erano lì lì.

Ballando è ancora potenzialmente forte, non ha ascolti flop, ma va aggiornato per sopravvivere.

Casserei I migliori anni che dovrebbero ritornare, per uno show inedito al Venerdì autunnale (Conti dovrebbe tornare in inverno assieme a Ballando)



26. Matteo G. ha scritto:

27 aprile 2015 alle 21:21

TLUC e Ballando sono titoli ancora potenzialmente forti. Devono però essere aggiornati.

Ballando: una nuova giuria. Paradossalmente la giuria di Notti sul Ghiaccio traslata a Ballando, farebbe faville!

TLUC: dato che di talenti ne produce (il Volo, Andrea Faustini, il vincitore dell’ Eurosong Festival Junior, Mattia Lever e gli altri che sono andati a The Voice e ad Amici), mettere in palio per il vincitore un contratto discografico o un corso di canto, in modo di poter risentire questi ragazzi.



27. david ha scritto:

27 aprile 2015 alle 21:31

Visione assolutamente miope del direttore di Rai1. Con i soldi della Carrà poteva venire fuori un bel varietà (io l’avrei affidato alla coppia De Sica – Cuccarini). La strada del talent può avere un senso se virata verso il pubblico di Rai1 (un format come “Vuoi ballare con me?” che andò su Sky potrebbe funzionare visto che è un talent di ballo con dinamiche familiari all’interno). Per quanto riguarda i programmi con i vip il problema è che sono sempre meno vip anzi spesso sono ormai concorrenti riciclati da un programma all’altro.



28. dert86 ha scritto:

28 aprile 2015 alle 06:40

noi siamo il paese di Don Matteo…e adesso anche il segreto!



29. Max 26 ha scritto:

28 aprile 2015 alle 09:25

La balivo però con detto fatto si fa battere dallo sportello di forum, non so se mi spiego.

tarantola, leone, Gubitosi e Scheri a casa. Il lavoro della Andreatta, che ha portato fiction capolavoro come braccialetti rossi e un’altra vita, buttato nel water dalle grandi perdite degli show. Scheri invece piazza il segreto nell’intero palinsesto; può pure vincere tutti i giorni, ma è la rete che dovrebbe ribellarsi e darsi un’identità. Il segreto è un’arma che può essere usata per togliere il pubblico femminile, non un tappabuchi messo qua e là come gli pare.



30. giuseppe sanna ha scritto:

28 aprile 2015 alle 22:01

Quello che scrivete è abbastanza vero. Bisognerà rinnovare il varietà su Rai 1. A parte Carlo Conti: la nuova puntata di ‘Si Può Fare’ ha superato la fiction ‘Squadra Mobile’ di Canale 5.



31. ciak ha scritto:

29 aprile 2015 alle 13:12

unica vera grande cosa “non perchè la dica io” è che a RAIUNO come in rai in generale e nella tv odierna mancano le idee o meglio “stretti nella morsa dell’ascolto” non si osa in idee…
in altri tempi “avrebbero” chiamato BAUDO per ripristinare il “vuoto”… si pensi a che tragedia di ascolti il sabato sera aveva raiuno a metà anni 90 quando poi fecero fare PAPAVERI E PAPERE che andò benissimo…



32. Ale ha scritto:

29 aprile 2015 alle 15:38

Io propongo cambio di direttore perché questo ha piazzato solo i “suggeriti” da Presta e da non si sa bene chi, ma Maya, Daniele e Isoardi, già piazzate da Del Noce, di certo non sono lì perché sono brave o perché sono amate dal pubblico o perché portano a casa ascolti d’oro. Bisognerebbe: 1) Far tornare Fiorello con “Stasera Pago Io”; 2) Panariello con “Torno Sabato”; 3) Far tornare la Cuccarini a Domenica In (l’unica che vinceva), ma non con “Così è la Vita”, bensì con “Domenica In Onda”, con canzoni e balletti o farle fare un one woman show; 4) Riprendersi l’Isola, oppure “La Talpa”, naturalmente in versione meno trash di quelle su RaiDue, con meno atti osceni, volgarità e prove shock, e darlo alla Perego (l’unico programma in cui la sua freddezza poteva funzionare); 5) Cassare i raccomandati che da almeno 15 anni affollano Mamma Rai (peccato che questi fratellastri e sorellastre non li vogliamo proprio !!!)



33. Pasquale ha scritto:

30 aprile 2015 alle 16:23

Finalmente, non parliamo solo di Mediaset Crisi, ma Anche Mamma Rai, Togliere Perego Da Domenica in, Allungare L’arena e Poi Dare La Linea A Domenica In Con Lorella Cuccarini.
Poi Fare Tornare Su Rai 1 Festa Italiana Con Caterina Balivo, e sono d’accordo in parte Con Ale.
E Fare Tornare la Perego Con la Talpa



34. giulio ha scritto:

30 aprile 2015 alle 16:35

Sì, Pasquale, ma si dovrebbe fare lo stesso con la crisi per la fiction di Canale 5!



35. pasquale ha scritto:

30 aprile 2015 alle 16:47

Hai ragione, noi telespettatori dobbiamo sapere se le aziende vanno in Crisi.



36. giulio ha scritto:

30 aprile 2015 alle 16:52

Anche qui tu hai fatto la scoperta dell’acqua calda! Secondo me comunque la Rai ha speso più con gli show che Mediaset con le fiction, e ne ha trasmesse poche poi, ha giocato al risparmio diciamo, invece la Rai mica tanto, per quel flop del programma della Carrà ha speso un milione di euro a puntata. Non penso che le fiction Mediaset costino tanto, perciò credo che sia più in crisi la Rai!



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