Da Agon Channel arriva la “news” che non t’aspetti: Antonio Caprarica sbatte la porta e se ne va. Il giornalista, nominato dal patron Francesco Becchetti come responsabile delle news per il nuovo canale, a due settimane dall’inizio delle trasmissioni si dimette con effetto immediato da tale incarico e lascia la tv albanese, che dallo scorso 1° dicembre trasmette in Italia al canale 33.
“Mi sono dimesso per giusta causa, per la mancanza assoluta delle strutture e del personale minimi per mandare in onda e confezionare un tg. Se questa è la tv del futuro, io non intendo starci“
accusa Antonio Caprarica tramite l’Adnkronos, puntando principalmente il dito proprio contro Becchetti, reo – secondo il giornalista – di regalare tanto fumo e poco arrosto:
“Mi hanno promesso sul contratto una struttura rispondente agli standard internazionali e mi sono ritrovato a montare i servizi nei container, con una redazione di nove persone che doveva realizzare tutti i tg, due ore di programma del mattino e un’ora di approfondimento serale [...] Non un producer, un autore, nemmeno una segretaria di redazione. E un solo apparecchio telefonico per tutti ma non una stampante… Un autentico miracolo che non è più possibile sostenere, nemmeno continuando a strizzare i collaboratori come si è fatto fin qui. Alle mie proteste l’editore Becchetti ha risposto di ‘non credere in principio che chi lavora 12 ore al giorno debba necessariamente stare male’”.
Quella di Caprarica è un’amara accusa, di chi ha creduto molto in un progetto che, di fatto, sembra essere crollato sul nascere:
“Gli studi di ‘livello hollywoodiano’ vantati dall’editore a colleghi che non ci hanno mai messo piede – continua – sono solo uno specchietto per le allodole, utilizzato per inserzionisti ingenui. Bastano pochi esempi: le salette di montaggio del tg sono allestite in container nemmeno insonorizzati, così quando piove, causa ticchettio delle gocce, per incidere le voci bisogna farsi ‘ospitare’ nelle salette del canale albanese, all’interno del capannone, ovviamente se disponibili. Il TG non ha uno studio, solo ‘virtuale’, non dispone di una sola troupe, e va chiuso e registrato (!!!) almeno un’ora e un quarto prima per essere trasmesso a Roma, e da lì mandato in onda: spesso con notizie ormai superate. Gli unici materiali filmati sono quelli di agenzia o di youtube . In più, gli scarsi redattori vengono costantemente ’sequestrati’ dall’editore, a scapito delle news, per essere usati in ‘talent’ concepiti da un giorno all’altro a scopo di puro riempimento del palinsesto“.
E poi l’affondo su questi primi giorni di programmazione di Agon Channel, dove le repliche sembrano ancora dominare la guida tv:
“Tanta fatica risulta comunque sprecata in mezzo a una programmazione di canale che, in mancanza di ‘magazzino’, offre solo repliche dopo repliche – perfino della festa di lancio del 25 novembre… – come i rari spettatori di Agon Channel Italia hanno potuto tristemente verificare”.
Condizioni che per Antonio Caprarica risultano di difficile “accettazione”. Da qui le dimissioni:
“Ho più volte rappresentato la situazione a Becchetti senza alcun risultato. In queste condizioni, la mia storia e dignità professionale, e soprattutto i doveri di onestà verso il pubblico, mi impongono di ritirare la mia firma e lasciare Agon Channel, riservandomi ogni azione a tutela della mia immagine”.
Non si è fatta attendere la risposta di Francesco Becchetti, per leggerla clicca qui.
1. Rezon ha scritto:
16 dicembre 2014 alle 16:13