L’Infedele



24
gennaio

GAD LERNER: NON INVITERO’ BERLUSCONI A ZETA. LA SCELTA DI FARE UNA LA7 GENERALISTA NON HA PAGATO

Gad Lerner

Il «combattente» Gad Lerner è tornato alle armi, disarcionato dal suo ruolo di Infedele ma ancora in forze, pronto a raccontare l’attualità con spirito critico. A modo suo. Da domani, 25 gennaio 2013, alle 22.15 il giornalista debutterà su La7 con Zeta – La Commedia del Potere, un nuovo spazio d’approfondimento che si prefigge di sorpassare la formula del talk show a più voci, quella vagamente populista che oggi fa il pieno d’ascolti. E che Gad, manco a dirlo, rifugge.

“Reti che prima mettevano il silenziatore sulla crisi e sulla povertà oggi trasmettono le lacrime. Di colpo sono sorti nuovi paladini della giustizia sociale (…) C’è una tv degli indignati che vuole esprimere il furore del popolo, salvo poi usare altri toni magari per intervistare Berlusconi. Io non riesco a fare questa tv…”

ha dichiarato il giornalista durante la presentazione di Zeta tenutasi oggi a Milano, con chiaro riferimento a Quinta Colonna. Ma Lerner ha anche reso l’onore delle armi al ‘colonnello’ Paolo Del Debbio, che al lunedì aveva colpito e affondato il defunto Infedele. “Ha fatto decisamente più ascolti di me“, ha ammesso. Tra i paladini della nuova tv, il giornalista ha poi incluso anche il giovane Corrado Formigli: “un personaggio creato da La7 che esprime un linguaggio che non è il mio, forse più adatto ad una prima serata” ha detto. Il format di Zeta prevede un protagonista a puntata, tempi più snelli, per “fare un esame critico a fondo, con servizi, interviste in esterna e pochi interlocutori in studio per arrivare subito alla questione“.

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31
dicembre

HORROR TV 2012, OMBRETTA COLLI DEL PDL A L’INFEDELE: ALZI LA MANO CHI NON E’ STATO SU UNA BARCA A FAR LE VACANZE

Questa fa a gara con il servizio curato da Francesca Grimaldi del TG1 che, come ricorderete, in viaggio su una Ferrari elogiò il vetro antivento che permetteva di non rovinare la permanente. “Da solo potrebbe valere il prezzo di questa macchina” disse. Invece è all’Infedele che si è consumata una gaffe simile che ha meritato di entrare nella nostra Horror Tv 2012. A parlare è Ombretta Colli del PDL che, per giustificare Roberto Formigoni sulle presunte vacanze pagate da Daccò, disse: “Alzi la mano chi non è stato su una barca a far le vacanze”. Immediata la risposta di Lerner: “Questo si chiama autogol clamoroso”. Come dargli torto!

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8
dicembre

GAD LERNER CHIUDE L’INFEDELE MA NON MOLLA: TORNERA’ IL VENERDI IN SECONDA SERATA

Gad Lerner

Gad Lerner non farà più L’Infedele. Dopo undici edizioni e quasi 350 puntate in diretta, lunedì prossimo – 10 dicembre 2012 – lo storico programma di La7 chiuderà i battenti. Per sempre. Ad annunciare la fine delle trasmissioni è stato lo stesso conduttore, tramite alcune righe pubblicate sul suo blog.

“L’ho deciso in cuor mio immediatamente, non appena dalla direzione di La7 mi sono giunte richieste sull’opportunità di spostarne la collocazione in palinsesto, ora che il lunedì si è affollato con la concorrenza di Paolo Del Debbio e Fazio/Saviano”.

ha scritto Lerner dopo che, nei giorni scorsi, si erano susseguite indiscrezioni circa un possibile slittamento del suo talk show alla seconda serata del venerdì, nonché una sua sostituzione con Piazza Pulita di Formigli. “Per quel che ha rappresentato nella costruzione del progetto di La7 non è davvero il caso di strattonarlo“, ha aggiunto il giornalista, spiegando così le motivazioni della sua scelta.

“Meglio lasciare con gratitudine e leggerezza, ricordando solo due circostanze che non si prestano a equivoci: da quando è nato, nel novembre 2002, fino a oggi, gli ascolti dell’Infedele si sono mantenuti saldamente al di sopra della media di rete nella fascia del prime time; e il rapporto fra costi produttivi e incassi pubblicitari è sempre stato fra i più vantaggiosi per l’azienda” ha inoltre precisato Gad.





4
dicembre

L’INFEDELE E GAD LERNER: GRANDI ASPETTATIVE, POCO SUCCESSO

Cesare Geronzi

Metti una sera in tv il primo banchiere italiano, il più quotato giornalista economico del Paese, e il loro libro scritto a quattro mani. Risultato: 645 mila spettatori e il 2.45% di share. Sarebbe ingeneroso -quasi come sempre- giudicare la puntata de l’Infedele di ieri sera solo dalle cifre dell’Auditel, così aride eppure così importanti. Ad ogni buon conto, però, è palese come con una puntata che prometteva fuoco e fiamme per gli addetti ai lavori -e così è stato per giornalisti et similia- ha finito addirittura per far scendere la già non lusinghiera media stagionale del programma di Gad Lerner.

Gli ospiti principali della puntata di ieri sera erano Cesare Geronzi, banchiere famoso soprattutto per “non aver mai parlato” e Massimo Mucchetti, giornalista economico tra i più schietti nell’inchiodare i capitalisti italiani alle loro responsabilità. Gli altri invitati nel salotto milanese di Lerner spaziavano dall’economista allo storico, peraltro abilissimi nel porre domande poco scontate, e talvolta approfondite. Tuttavia, i risultati non sono stati all’altezza delle aspettative, se prendiamo in esame solo il responso dell’Auditel.

Se invece giudicassimo la puntata di ieri dalla mole di tweet, commenti e freddure circolanti in rete, il risultato sarebbe ben diverso. Espressioni come “Io con la politica non ho mai avuto a che fare” sulla bocca del banchiere romano hanno spopolato sul web, rilanciate a nastro da manager, giornalisti ed economisti. Così, ciò che si vuole mettere in evidenza qui, non è altro che la distanza che spesso separa l’ aspettativa di cui viene caricata la programmazione tv dal suo effettivo riscontro sul pubblico.


25
novembre

LA7 REVOLUTION: DA GENNAIO SERVIZIO PUBBLICO AL GIOVEDI E PIAZZAPULITA TORNA A SORPRESA IL LUNEDI. L’INFEDELE IN SECONDA SERATA

Geppi Cucciari

Geppi Cucciari

Importanti cambiamenti in arrivo per La7, il cui palinsesto autunnale non sta dando i frutti sperati. Paolo Ruffini sta valutando una vera rivoluzione, non solo per il daytime – che vedrà la cancellazione a partire dal 21 dicembre, come da DM anticipato, di G’ Day con Geppi Cucciari e il conseguente spostamento delle restanti due produzioni firmate dalle sorelle Parodi – ma anche per la prima serata, a cui si stanno apportando delle interessanti modifiche – come rivelato da Dagospia e rilanciato da Il Giornale.

Partiamo proprio dal prime time che, a dispetto degli annunci, non vedrà più l’alternarsi al giovedì di Servizio Pubblico con Michele Santoro e PiazzaPulita con Corrado Formigli. Entrambi a partire da gennaio saranno contemporaneamente in onda con i rispettivi programmi: Servizio Pubblico – che sta ottenendo degli ascolti ben al di sopra della media di rete (e del suo alter-ego firmato Magnolia) nonostante la concorrenza fortissima – resterà al giovedì, mentre PiazzaPulita si sposterà al lunedì.

La notizia, che pare non abbia entusiasmato Formigli, implica che Lerner dovrà sloggiare con il suo Infedele. Lo storico programma di informazione del lunedì di La7 è l’unico che non è riuscito – tempi di Bunga Bunga e Veline a parte – a livellare gli ascolti verso l’alto (e si è ritrovato quest’anno schiacciato da Quinta Colonna con Paolo Del Debbio), e per questo verrà spostato nella seconda serata del venerdì, nella speranza che Il Paese delle Meraviglie di Crozza possa fungere da traino.





15
ottobre

CHE TEMPO CHE FA: SAVIANO TORNA A PARLARE DI MAFIA AL NORD. SCANDALI E POLITICA ANCHE A QUINTA COLONNA E L’INFEDELE

Roberto Saviano

La ‘ndrangheta al nord interloquisce con la Lega“. Ricordate? Era il novembre 2010 e, dagli studi di Vieni via con me, Roberto Saviano lanciò la bomba. Lo scrittore antimafia denunciò in prime time un problema reale e diffuso – quello delle infiltrazioni mafiose in Lombardia – ma lo fece con parole sintetiche e parziali. Risultato: l’allora ministro Maroni pretese una replica e la ottenne. Stasera l’autore di Gomorra tornerà sull’argomento durante la puntata di Che tempo che fa del lunedì in onda su Rai3 alle 21.05.

A partire da alcune inchieste, che hanno dimostrato come la camorra sia penetrata nel tessuto politico ed economico di molte regioni, Saviano farà il punto sulla situazione nello spazio a lui riservato. Nei giorni scorsi lo scrittore aveva nuovamente accusato la Lega (“ha un profonda responsabilità del dilagare della ‘ndrangheta“) e stasera potrebbe rincarare la dose. Nella puntata odierna, il programma condotto da Fabio Fazio ospiterà anche Antonio Cassano, la scrittrice Yvan Sagnet, Giusi Nicolini e Fiorella Mannoia. Interverranno poi Massimo Gramellini, Neri Marcoré e Paolo Rossi.

Intanto, su Rete4, tornerà Quinta colonna, il talk show condotto da Paolo Del Debbio. Stasera il programma parlerà dei nuovi tagli al Servizio sanitario nazionale previsti dalla Legge di stabilità 2013, ma anche dello scandalo in regione Lombardia. Saranno ospiti in studio il presidente della Federconsumatori Rosario Trefiletti, il segretario nazionale della Lega Nord Matteo Salvini e l’onorevole  Nunzia De Girolamo. Saviano o Del Debbio? Entrambi parleranno di regioni e magagne, dunque la sfida del lunedì si giocherà sul filo dell’attualità, con la presenza di un Infedele pronto a fare il terzo incomodo.


1
ottobre

L’INFEDELE IN DIRETTA DA TARANTO. GAD LERNER RACCONTA LA ‘GUERRA’ DELL’ILVA

Gad Lerner

Operai contro operai, diritto al lavoro contro diritto alla salute. La guerra tra poveri va in onda in tv. Stasera a raccontarla dalla trincea ci sarà Gad Lerner, che alle 21.10 condurrà una puntata speciale de L’Infedele in diretta Taranto. Il talk show del lunedì de La7 si trasferirà in quella che le cronache degli ultimi mesi hanno ribattezzato come la “città dei veleni” per la presenza dell’Ilva, lo stabilimento siderurgico a rischio chiusura per inquinamento ambientale.

Dalla Piazza Gesu Divin Lavoratore, antistante alla grande fabbrica, la trasmissione documenterà il dramma di centinaia di lavoratori che tremano per il licenziamento e per la loro salute. Sulle loro teste, il braccio di ferro tra magistratura e governo in merito alla pericolosità dei fumi emessi dall’Ilva e alla possibile chiusura dell’azienda. Stasera L’Infedele affronterà l’argomento assieme al sociologo Gianfranco Viesti e al sindaco di Taranto Ippazio Stefano. Gad Lerner, in versione Sandro Ruotolo, darà voce alle istanze degli operai e trasmetterà un’intervista al presidente dell’Ilva Bruno Ferrante e a Maurilio Carbone del CSM.

La7 riprenderà in diretta la rovente realtà tarantina, nel corso di una prima serata che si annuncia particolarmente impegnativa ed affollata. Dal punto di vista dei palinsesti, si intende. Il talk show di Lerner, infatti, andrà in onda in contemporanea con il debutto di Che tempo che fa al lunedì, al quale parteciperà anche Roberto Saviano, ma si scontrerà pure con Quinta Colonna e con le fiction di Rai1 e Canale5. Come se la caverà il programma della rete terzopolista, in questa stagione segnato da ascolti non particolarmente brillanti?

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1
settembre

GAD LERNER FA L’INFEDELE: “SONO SCHIERATO, MA CON DIFFICOLTA’”. NEW ENTRY DEL PROGRAMMA LE INCHIESTE DI GIANLUIGI NUZZI

Gianluigi Nuzzi e Gad Lerner

Dovreste vederlo. Per l’undicesima stagione del suo programma, Gad Lerner si è fatto pure crescere la barbetta da vecchio saggio. Anzi no, da “Patriarca di La7″, come egli stesso si è definito in virtù della lunga militanza sulla rete terzopolista. Ieri il conduttore ha presentato a Milano la nuova edizione de L’Infedele, che lunedì prossimo, 3 settembre, tornerà in onda in prime time. La formula sarà quella collaudatissima di sempre, ma quest’anno il talk show sarà arricchito anche dalla presenza del giornalista Gianluigi Nuzzi, che accenderà il dibattito con alcune inchieste realizzate appositamente per la trasmissione. Si comincerà con un puntatone dedicato al Vatileaks e alle intercettazioni che fanno tremare il Quirinale. Roba che scotta.

“Sappiamo di vivere una stagione cruciale per l’Italia e la squadra dell’informazione di La7 è la più attrezzata per raccontarla. Non potevo mollare proprio adesso che il gioco si è fatto serio

ha dichiarato ieri Lerner, scacciando così il fantasma di un suo possibile pre-pensionamento. “Quando compio 6o anni non faccio più in conduttore” si è però lasciato scappare il giornalista, sorridendo. Gad ha di seguito scodellato una precisa analisi sull’andamento del programma, che l’anno scorso ha registrato una leggera flessione negli ascolti. Colpa della crisi, perché “il racconto degli economisti al capezzale dell’Eurozona alla lunga è stato demoralizzante“. I tecnici, insomma, avevano portato un po’ sfiga al talk show di La7, ma ora la partita televisiva sarà di nuovo apertissima, soprattutto in vista delle elezioni politiche. Al riguardo, il conduttore si è lasciato andare: