Buone notizie da Viale Mazzini. Il Consiglio di Amministrazione della Rai, dopo aver visionato i palinsesti per la prossima stagione televisiva, pare abbia bocciato tout-court il nuovo progetto di Giovanni Minoli. L’ex Direttore di RaiStoria, fortemente voluto da Lorenza Lei e Pasquale D’Alessandro, era infatti in pole position per una prima serata sulla seconda rete, sullo stile di Mixer, che sostituisse il “vuoto” (soprattutto d’ascolti) lasciato da Michele Santoro, ma anche per un daytime à la Dixit e il proseguimento de La storia siamo noi.
Pare però che il CdA, come riportato da Il Giornale, abbia storto il naso leggendo la proposta di contratto per il giornalista, la cui onerosa consulenza per I 150 anni dell’Unità d’Italia – è infatti già in pensione – è in scadenza. Sembrerebbe che Minoli abbia chiesto un rinnovo per 2 o 3 anni per 600 mila euro l’anno, cifra ritenuta poco consona visto il periodo tutt’altro che roseo. In Rai in sostanza non si vuole un altro “caso Ferrara”, pressoché impossibilita ad agire in caso di ascolti disastrosi.
Il progetto però potrebbe rimanere in piedi, ma nelle mani di un altro conduttore. I consiglieri vorrebbero puntare anche su volti nuovi, adatti anche al target di riferimento. Potrebbe avere quindi delle buone possibilità Gianluigi Paragone: il giornalista di Varese sta facendo faville con L’Ultima Parola che, nonostante la collocazione scomoda nella seconda serata del venerdì, tocca senza troppi problemi il 13% di share. Paragone sarebbe probabilmente l’unico che riuscirebbe nell’impresa di non far rimpiangere gli ascolti di Annozero.
Un uomo interno (è infatti anche Vice Direttore di Rai2 e quindi sarebbe un bel risparmio per le casse dell’azienda), che fa ascolti di gran lunga sopra la media con un programma di “rottura” e di ottima fattura: per il giornalista sarebbe una promozione assolutamente meritata. Promozione che però potrebbe essere bloccata per tutt’altri motivi. Politici, si intende.
1. Ale ha scritto:
18 maggio 2012 alle 13:00