Sarà l’anti-Saviano della tv, ma non definitelo tale in sua presenza: andrà in bestia e saranno cavoli amari. Vittorio Sgarbi odia essere imbrigliato in questo tipo di schemi, però alla notizia che presto potrebbe condurre un programma in prima serata su Raiuno tutti hanno pensato a quello, al contraltare di Vieni via con me. Naturale, no? Immaginatevi una trasmissione culturale inserita in quella breccia rivoluzionaria aperta da Fabio Fazio, uno show dove si possa parlare di idee, valori, arte, spiritualità… Ecco delineato l’architrave dell’ambizioso progetto al quale sta lavorando il critico d’arte più indomabile d’Italia. A conferma che qualcosa stia bollendo in pentola, i ripetuti incontri avvenuti in questi giorni tra il DG Mauro Masi e lo stesso Sgarbi.
Secondo indiscrezioni, la trasmissione condotta dall’intellettuale col ciuffo dovrebbe articolarsi in sei puntate di prima serata su Raiuno, forse già a partire da gennaio. L’interessato conferma l’intenzione di realizzare un programma tutto suo ma, visti i tempi prematuri, precisa: “ora cominciamo a realizzare un numero zero, poi studieremo la rete e la collocazione giusta“. Per il resto sembra avere già tutto in mente, dagli argomenti ai possibili ospiti da invitare. “Mi piacerebbe un programma sulla storia dell’arte cristiana in tv, una lezione di Emanuele Severino su Benedetto XVI. Mezz’ora del filosofo Giorello o una prolusione di monsignor Ravasi. E perché non pensare anche a Dante letto da Vittorio Sermonti?“
La tv secondo Sgarbi è ben lontana dal tempietto laico di Vieni via con me, eppure l’intellettuale non ne vuole sapere di essere definito l’anti Saviano. “Noi tutti dobbiamo essere grati a Roberto Saviano. Ha aperto una nuova possibilità e dimostrato che si può parlare in tv in prima serata per venti, venticinque minuti senza interruzioni. E si può parlare di idee, di valori. Si può volare alto” afferma. Dunque alla base del nuovo programma del critico d’arte ci sarebbe l’idea di mettere assieme diversi monologhi, richiamando anche la trasmissione Sgarbi quotidiani che anni fa conduceva su Canale5.
Fin qui tutto normale, ma tra un nuovo progetto e un mezzo copione ecco saltare fuori la vera indole dell’anti-Vieni via con me. ”Nel primo giorno di messa in onda del mio programma verrà dato spazio ai movimenti che combattono contro l’eutanasia. L’idea che una persona che assiste un malato non possa parlare in tv è assurda” dice il sindaco di Salemi. Dalle parole ai fatti, sarà Bruno Vespa a sorvolare sul “no” che Fabio Fazio ha rivolto alle associazioni pro-vita che chiedevano di intervenire nel suo programma per una replica (maggiori info qui).
Infatti questa settimana Porta a porta cambierà format per una sera e racconterà le storie di chi ha deciso di non interrompere il ciclo vitale dei propri cari. Lo farà attraverso le voci dei protagonisti di queste vicende, senza politici né commentatori. La stessa scelta è stata presa dal Tg2, che giovedì ha dedicato un approfondimento ad una storia “pro-vita”. Oggi anche A sua immagine e L’Arena di Giletti si occuperanno dell’argomento.
I primi ‘Sgarbi’ alla tv fazio-sa di Vieni via con me sono già iniziati.
1. Clà ha scritto:
28 novembre 2010 alle 11:50