L’originale è più (auto)ironico e spietato della caricatura. Vittorio Feltri l’ha presa bene: il direttore editoriale di Libero ha accolto con un sorriso la sua imitazione interpretata da Maurizio Crozza. “Mica mi offendo per queste cose” ha commentato il giornalista, riferendosi alle gag con cui il comico genovese lo strapazza ogni settimana sul Nove. A margine di una chiosa così benevola, tuttavia, l’editorialista non poteva non riservare allo showman una staffilata delle sue.
Vittorio Feltri
In Onda, Vittorio Feltri scatenato: «Io me ne frego dei migranti, me ne sbatto proprio» – Video
Feltri senza filtri. Stavolta, e più del solito, il direttore di Libero non ha usato mezzi termini. Durante l’odierna puntata di In Onda, in prime time su La7, il giornalista si è lasciato andare ad alcune affermazioni forti sul tema dei migranti. “Io me ne frego di loro” ha dichiarato in diretta, rompendo così l’ipocrisia che spesso viene utilizzata nei salotti tv anche dai più blasonati (e proprio per questo accomodanti) commentatori.
IN ONDA, VITTORIO FELTRI SI INFURIA: SIETE TESTE DI CA**O! (VIDEO). RISSA IN DIRETTA COL DEPUTATO PD
Clima incandescente, ieri sera, su La7. Nel corso del talk show In onda si è consumata una rissa verbale tra il sottosegretario Gennaro Migliore e Vittorio Feltri, che stavano discutendo del deplorevole omicidio di Fermo e del rischio di una deriva razzista in Italia. Irritato dalle accuse e dalle continue interruzioni del suo interlocutore, ad un tratto il direttore di Libero ha perso le staffe ed ha abbandonato la diretta. Prima, però, sono volati insulti all’indirizzo dell’esponente Pd e dei conduttori Tommaso Labate e David Parenzo.
VITTORIO FELTRI: I BAMBINI DI TI LASCIO UNA CANZONE? NANETTI ORRENDI. MI VIEN VOGLIA DI SPARARE (VIDEO)
I bambini che cantano in tv, a volte, fanno quasi impressione. Li vedi e non ti sembrano veri, li ascolti e rimani spiazzato: ma da dove escono quelle vocione così impostate? Molto spigliati, quasi simili agli adulti, i ragazzini che si esibiscono oggi davanti alle telecamere sembrano lontani anni luce dai colleghi che, un tempo, conservavano almeno un certo candore infantile. Se ne è accorto pure Vittorio Feltri, che nei giorni scorsi ha riservato un commento al vetriolo proprio al fenomeno dei baby cantanti. “Mi vien voglia di sparare” ha detto il giornalista, con tono sarcastico.
Intervenuto su TeleBari per presentare il suo ultimo libro (Buoni e Cattivi), l’editorialista de Il Giornale ha detto la sua sull’attualità italiana e ha speso qualche parola che su “quei nanetti orrendi, quei bambini che cantano e che sono diretti dalla signora Clerici“. “Trovo tutto abbastanza stucchevole” ha commentato il giornalista, precisando di non avere nulla di personale coi protagonisti di questo tipo di show. Incalzato dal conduttore Alvise Cagnazzo, Feltri ha poi marcato la differenza tra i baby cantanti odierni e quelli che un tempo si presentavano allo Zecchino d’Oro. E ha detto:
“Io penso che i bambini dello Zecchino d’Oro intenerissero, mentre questi che scimmiottano gli adulti rompono i cogl*oni. Già ce li rompono abbastanza i cantanti veri, ci mancano quelli finti, piccoli, miniaturizzati. Io non li reggo, mi viene voglia di sparare. Come diceva un sincero democratico, mi viene voglia di mettere mano alla fondina“.
LINEA GIALLA, VITTORIO FELTRI A RAFFAELE SOLLECITO: VOLEVI SC*PARTI MEREDITH? (VIDEO)
Innocentisti contro colpevolisti: un grande classico. Li metti davanti ad una telecamera et voilà, anche il processo Meredith lo si rifà in tv. Come se nulla fosse. Ieri sera, Linea Gialla ha ospitato Raffaele Sollecito, il giovane condannato dalla Corte d’Assise d’appello di Firenze a 25 anni per l’omicidio di Meredit Kercher, la studentessa trovata senza vita nella sua casa di Perugia nel 2007. Il programma di La7 ha approfondito le dinamiche del delitto, mettendo a confronto la criminologa Roberta Bruzzone e il giornalista Vittorio Feltri.
Quest’ultimo, in particolare, ha preso le difese di Sollecito, sostenendo che non vi siano prove per poterlo condannare definitivamente. Al contrario, Roberta Bruzzone ha incalzato il giovane evidenziando una serie di elementi che attesterebbero la sua colpevolezza. Come in un’aula di tribunale, il presunto assassino ha spiegato le proprie ragioni, mentre il ricordo di Meredith finiva in secondo piano. Nell’impeto del dibattimento (tele)giudiziario, Feltri si è anche lasciato andare ad una colorita provocazione. Riferendosi a Sollecito, ad un tratto il giornalista ha domandato:
“Io non capisco perché lui doveva uccidere questa qui (Meredith, ndDM). La volevi sc*pare? Io voglio capire. Non ha senso incriminare questo giovanotto per un delitto che non si sa bene… Ma perché doveva farlo? Si stava laureando, stava facendo la tesi, aveva una fidanzata bellissima e va sc*pare questa qui che non era neanche eccezionale, se vogliamo dire…”
FIORELLO E IL TITOLO SHOCK CHE CIRCOLA SUL WEB
Gran parte delle testate giornalistiche si dota di una figura che ha un compito preciso e di grande importanza: il titolista. Sul web è un po’ diverso, ma anche qui un articolo scritto benissimo avrà poche probabilità di essere letto se il titolo è poco accattivante mentre, se il titolo cattura l’interesse, anche un pezzo meno forte desterà attenzione. Quando poi al centro del discorso c’è un volto noto come quello di Fiorello, ogni cosa è già potenzialmente notizia e bisognerebbe andarci cauti.
Edicola Fiore e le parodie su Berlusconi
Lo showman siciliano, che resta uno dei personaggi di spicco della tv italiana anche se dalla tv manca da un bel po’, in queste ore sta facendo i conti con un articolo che lo riguarda e il cui titolo shock colpisce la sua immagine e attualizza un passato lontano di cui non ha neanche più senso parlare. Ma ripercorriamo i fatti.
Il 18 settembre 2013 Fiorello pubblica sul suo sito un video messaggio di Silvio Berlusconi doppiato da lui e il giorno dopo, durante l’Edicola Fiore, insieme ai suoi intona la parodia dell’inno di Forza Italia, immaginando goliardicamente come potrebbe diventare in occasione del rilancio del partito. La cosa non piace a Vittorio Feltri che, durante L’aria che tira a La7, si dice deluso dal comportamento di Fiorello visto che il primo filmato per lui era “volgare e meschino“. Poi, dalle colonne de il Giornale, dice che “quando Fiorello era schiavo della droga, pieno zeppo di cocaina, e rischiava di scomparire, nessuno di noi ha osato colpirlo alla schiena né al petto“.
Fiorello e il titolo fuorviante sul web
Fiorello dapprima la prende sul ridere, poi non commenta oltre, almeno fino a ieri. Quando, a distanza di quattro giorni, Libero.it titola in prima pagina: “Shock Fiorello: “Pieno zeppo di cocaina”. Come se fosse una cosa accaduta oggi, senza riferimenti alla polemica con Feltri o al contesto della frase, in qualche modo lasciando ai lettori il rischio di non approfondire e convincersi di una cosa che non è.
L’ULTIMA PAROLA DI VITTORIO FELTRI CONTRO LUCIANA LITTIZZETTO: “QUESTA SIGNORA MI HA ROTTO I COGLIONI” (VIDEO)
Un Vittorio Feltri pungente e al vetriolo quello che, venerdì sera, ha dato il benservito a Luciana Littizzetto durante il talk show di Rai2 L’Ultima Parola. Ospite del programma di Gianluigi Paragone, il direttore editoriale del Giornale ha risposto per le rime alla comica torinese, che la settimana scorsa aveva pronunciato una battuta discussa e dai toni forti sul ritorno in politica di Silvio Berlusconi.
“Hai rotto il ca…” aveva strillato la «Litti» nel suo monologo a Che tempo che fa, raccogliendo un’ovazione del pubblico manco avesse sparato chissà quale arguzia. Dopo aver riproposto il filmato con la frase incriminata, il conduttore de L’Ultima Parola ha domandato a Feltri: non è che molti elettori del centrodestra la pensano, con sfumature diverse, come la Littizzetto? E il giornalista (sotto trovate il video):
“Naturalmente molti sono delusi. Ma devo dire che se per far ridere bisogna dire hai rotto il cacchio, allora io posso dire che questa signora mi ha rotto i coglioni“.