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17
agosto

DE GRANDE FRATELLO HISTORIA UNIVERSALE/ 3: FILIPPINE

Pinoy Big Brother

Prosegue il nostro tour planetario alla scoperta delle costanti tematiche e sociologiche collegate alla rivoluzione percettiva del Grande Fratello nella società contemporanea. Dopo l’edizione nazionale olandese e quella continentale africana, oggi scendiamo immaginariamente nel Sud-Est asiatico per conoscere l’evoluzione del reality in terra filippina.

The soap of real life è lo slogan che accompagna il Pinoy Big Brother (dove ‘pinoy’ indica colloquialmente l’aggettivo ‘filippino’) seguito dagli spettatori via etere, tramite streaming on line e persino con la tecnologia via cavo appositamente predisposta per far seguire agli affezionati il live ininterrottamente.

In nessun altro paese c’è stata una simile educazione graduale del pubblico alla nuova frontiera dello spettacolo ma, considerato il carattere fortemente conservatore del paese, la strategia di lancio può essere definita corretta.  La produzione (la prima edizione risale al 2005) decise infatti di introdurre, con piccole pillole, la popolazione al nuovo fenomeno televisivo realizzando due puntate promo di familiarizzazione con un tipo di realtà sino ad allora quasi sconosciuta, in cui i filippini potessero conoscere il successo internazionale del format e avvicinarsi mentalmente all’innovazione dei contenuti, veicolati dal gioco, tramite un assaggio di convivenza spiata chiusosi in 24 ore.