Servizio Pubblico



3
novembre

SERVIZIO PUBBLICO: OSPITI E ARGOMENTI DELLA PRIMA PUNTATA

Michele Santoro - Servizio Pubblico

Alle 21 si accendono i riflettori su Servizio Pubblico, il nuovo programma di Michele Santoro che vedrà la luce su un network di televisioni locali, satellite ed internet, puntando tutto sulla crossmedialità per tener testa ai più navigati canali nazionali. (Qui l’elenco completo delle emittenti che trasmetteranno il programma).

La puntata di apertura si intitolerà “Azzerare la Casta” e, tra i suoi pezzi forti, avrà un argomento che Santoro non ha mai trattato: i Bunga bunga dell’agonizzante Silvio Berlusconi. Stavolta il teletribuno proporrà un’intervista a Chiara Danese, la 19enne che, assieme ad Ambra Battilana, si è costituita parte civile nel processo sulle notti di Arcore a carico di Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti. Servizio Pubblico racconterà poi la rivolta degli indignados, dando voce alle motivazioni della loro protesta. Lo studio3 di Cinecittà, dal quale verrà trasmesso il programma, sarà un groviglio di tubi innocenti e di gru, a conferma del concetto di “tv che sale sulla gru, come hanno fatto tanti per far sentire loro voce” teorizzato da Santoro.

Gli ospiti della serata saranno Diego Della ValleLuigi De Magistris e il faccendiere Valter Lavitola, che sarà collegato da Panama come aveva fatto con Mentana. Saranno presenti in studio anche Paolo MieliLuisella Costamagna(tornata da ‘papà Michele’ dopo l’estromissione da La7), Franco BechisSergio Rizzo. Ovviamente non mancheranno Marco Travaglio, che racconterà “la balla della settimana’, il vignettista Vauro e Sandro Ruotolo.




3
novembre

SERVIZIO PUBBLICO: ECCO DOVE VEDERE MICHELE SANTORO

Michele Santoro, Servizio Pubblico

Ancora poche ore e il grande circo (mediatico) aprirà i battenti. Si affrettino siore e siori, venghino! Questa sera alle 21 il capobanda Michele Santoro suonerà la gran cassa della libera informazione e tornerà in tv con il nuovo programma Servizio Pubblico. Si tratterà del primo grande esperimento di format trasmesso su multipiattaforma web-tv e sostenuto con il contributo dei telespettatori. Una “rivolta del telecomando“, come lo ha definito lo stesso conduttore durante la conferenza stampa di presentazione.

QUI I CONTENUTI DELLA PRIMA PUNTATA

Ma come seguirlo? Ecco tutte le modalità:

..:: SATELLITE ::..

SkyTG24 – Canale 100 – Canale  500 – Canale 504

..:: TV LOCALI ::..

Piemonte: Telecupole ch 15 - Videogruppo ch 18

Val d’Aosta: Telecupole ch 15 – Videogruppo ch 18

Lombardia: Telelombardia ch 10

Trentino Alto Adige: Rttr ch 10

Friuli Venezia Giulia: Free ch 17

Veneto: Telenuovo ch 11 – Antenna3 nordest ch 13

Emilia Romagna: Nuovarete ch 73 – Telereggio ch 14 – Telesanterno ch 18 – Telemodena ch 15 – DiTv ch ch 90

Liguria: Primocanale ch 10

Toscana: Rtv 38 ch 38

Umbria: Umbria tv ch 10

Marche: TvCentro – Marche ch 10

Lazio: TeleRoma 56 ch 15 – T9 ch 13 – Extra Tv ch 94

Abruzzo: Rete 8

Campania: Telecapri ch 76

Puglia e Basilicata: Telenorba ch 10

Calabria: Videocalabria ch 10

Sicilia: Antenna Sicilia ch 10

Sardegna: Tcs ch 13

.. :: WEB / STREAMING ::..


31
ottobre

SERVIZIO PUBBLICO: MICHELE SANTORO VUOLE “SCASSARE LA CASTA”.

Michele Santoro, Servizio Pubblico

Michele Santoro ha dato fuoco alle polveri. Olè. Adesso, dopo le polemiche e i vittimismi, farà sul serio. Si è appena conclusa la lunga conferenza stampa di presentazione di Servizio Pubblico, il programma che il paladino della libera informazione porterà in tv dal prossimo 3 novembre. Tanta la carne al fuoco, a cominciare dalle critiche che il giornalista ha inferto a destra e a manca a conferma dello stile altamente corrosivo che lo caratterizzerà anche quest’anno. Partendo dal presupposto che “la televisione che va in onda ci fa schifo“, il conduttore ha spiegato che il suo programma sarà “povero ma artisticamente bello” e sarà un esperimento di “tv che sale sulla gru, come hanno fatto tanti per far sentire loro voce“. Il titolo della prima puntata parla da solo: “scassare la Casta“. Una proposizione d’intenti che – c’è da scommetterci – farà fuoco e fiamme.

Al progetto di tv libera, in onda su Sky e su un circuito di tv private, parteciperanno anche Marco Travaglio e Vauro. Il primo continuerà a punzecchiare la politica con i suoi interventi e racconterà ”la balla della settimana“, mentre il vignettista aprirà in modo originale la puntata d’esordio. I dettagli? Ancora top secret. Quel che è certo è che stavolta Michele ”scasserà” il modello tipico del talk show, perché ormai “i politici dicono sempre le stesse cose“ ed il lavoro lo deve fare il giornalista. Alla premiere del programma, in ogni caso, verranno ospitati l’imprenditore Diego Della Valle e il sindaco di Napoli Luigi de Magistris e il faccendiere latitante Valter Lavitola in collegamento dal Sud America.

Per il giorno di Halloween Santoro si traveste da becchino e seppellisce mediaticamente Berlusconi. “E’ un fenomeno morto“, dichiara, per poi annunciare che il suo bersaglio polemico sarà il mondo politico in generale. Quella Casta che avrebbe paralizzato la Rai con la sua catena di interessi e di influenze. A tal proposito, il teletribuno ha denunciato il fatto che la tv pubblica abbia spento ogni forma di satira politica con l’estromissione di Serena Dandini, e con l’allontanamento di Daniele Luttazzi e Adriano Celentano.





24
ottobre

SANTORO SOGNA LA RAI: IL PROGRAMMA SI CHIAMERA’ SERVIZIO PUBBLICO

Michele Santoro

Cambia, todo cambia. Anche il titolo del nuovo programma che Michele Santoro condurrà dal prossimo 3 novembre su multipiattaforma web-tv. Con tutta probabilità, lo show dispensatore di libera informazione si chiamerà Servizio Pubblico e non più Comizi d’Amore, come stabilito in precedenza. Ad annunciarlo è stato lo stesso teletribuno, ospite stamane di 24 Mattino, in onda su Radio 24. “Oggi scioglieremo questo dubbio. Servizio pubblico sta avendo un grandissimo successo, ma l’intenzione di fare un omaggio a Pasolini rimane e quindi qualcosa faremo” ha spiegato il giornalista. Il cambiamento in questione sarebbe quindi dovuto alla fortuna del marchio col quale Santoro sta raccogliendo i fondi per finanziare il suo nuovo progetto televisivo.

Alla vigilia del suo ritorno in tv il conduttore è gasatissimo. Più o meno. Infatti, non passa giorno che egli non pensi alla Rai, dove faceva il diavolo a quattro con ascolti da record. Stamane ha addirittura definito una “una maledizione” l’ipotesi di non tornare più in Viale Mazzini, spiegando:

L’ho detto e lo confermo, io sono della Rai ma non potevo continuare a lavorare contro la volontà del mio editore. Io non solo dovevo lavorare e fare profitti ma poi dovevo difendermi coi miei soldi dalle aggressioni che l’azienda mi faceva, usando i soldi che noi stessi avevamo portato nelle loro casse. Un paradosso insopportabile. Era uno stress psicologico enorme“.

In qualità di maître à penser del giornalismo duro e puro, Santoro ha poi denunciato come “solo in Italia si consideri la politica arbitro dell’informazione” e ha spiegato che l’unico modo per svincolarsi da questo legame a doppio filo è quello di allontanare i politici dall’informazione. “Finché noi giornalisti non ci indigneremo per questo vuol dire che saremo in una condizione di semilibertà” ha dichiarato.