Richar Heene



22
ottobre

BALLOON BOY: QUANDO LA BUFALA TELEVISIVA E’ DI MODA.

Baloon Boy

In tantissime produzioni televisive aleggia misterioso e sempre più inquietante lo spettro della bufala: dalle pluricitate telerisse alle porno-cause di Forum, la convinzione che tutto ciò che il tubo catodico ci offra sia genuino è credibile come una banconota da 7 euro. Ma dai “soliti sospetti” appena citati alle vere e proprie bufale mediatiche ce ne passa, e l’argomento merita decisamente un capitolo a parte.

Uno dei casi più emblematici di bufala televisiva di proporzioni smisurate e dai contorni preoccupanti, è storia recentissima: una mongolfiera rudimentale con all’interno un bambino di sei anni (a chi non è mai capitato?) ha spiccato il volo nei cieli di Denver raggiungendo oltre tremila metri di altezza. Risultato? Milioni di telespettatori paralizzati davanti ai propri schermi, palinsesti impazziti (interrotto perfino un discorso del presidente Usa Barack Obama) e siti web d’informazione che, appena giunta la notizia della mongolfiera vuota, formulavano deliranti ipotesi di decesso del povero bambino.

Ma il lieto fine sarà dietro l’angolo: il bambino non ha mosso un centimetro da casa perchè era nascosto nel suo garage. In due parole: una “sòla” pazzesca. “L’abbiamo fatto per lo show” – ha sentenziato, sconsideratamente, la voce dell’innocenza del piccolo Falcon, che ha involontariamente smascherato i genitori, organizzatori della messa in scena per pubblicizzare una loro partecipazione in un reality. Presenza, la loro, che resterà in forte dubbio visto che Richard Heene e Mayumi Iizuka, già noti negli USA per alcuni comportamenti  “stravaganti” (no, i calzini turchesi non c’entrano nulla…), dovranno comparire davanti ad un giudice in tribunale.

Video dopo il salto: