Meglio sole che male accompagnate. Ad Amici siamo arrivati addirittura alle celle d’isolamento. Francesca Nicolì, durante la sfida con la “nostra” Diana Del Bufalo, racconta di essere sola contro tutti e di aver addirittura chiesto una stanza singola. Cosa non si fa per creare un personaggio. C’è chi invece cerca disperatamente di staccarsi da uno stereotipo ingombrante e trovare una sua identità. Giorgia Urrico, dopo la seduta dal parrucchiere, deve superare la prova più difficile: convivere con lo spettro di centinaia di concorrenti passati ai quali non assomigliare.
Quarto comandamento: Non appropriarsi della personalità altrui. Arrivato al decennale, come si può lontanamente sperare che i partecipanti al più longevo dei talent show non ricordino qualche loro predecessore? Se l’ex partecipante è anche stato un vincitore (anzi una vincitrice), la frittata è fatta. E ad accrescere le affinità con casi catodici precedenti, la Urrico può contare sull’appoggio di Luca Jurman che è stato il padrino artistico dei sardi trionfatori alla corte defilippica (e traghettati anche a Sanremo).
L’impressione è che quest’anno l’ormai ex sesso debole sia tutt’altro che secondario: dopo due edizioni che hanno visto due cantanti donne sbaragliare la concorrenza, un tris femminile non è da escludere. E’ prematuro fare pronostici ma tutti gli indizi portano a una netta prevalenza delle quote rosa. Non manca proprio nessuna al gruppo delle lady di ferro: la Del Bufalo ha fatto da apripista e ormai è diventata l’antidoto comico che dissacra la liturgia settimanale, la Nicolì recita la parte del personaggio incompreso, la Urrico è la donna alla ricerca dell’essenza artistica.