Raitre



14
aprile

DESPERATE HOUSEWIVES: LE CASALINGHE DISPERATE CAMBIANO CASA MA NON REGISTRO. COME SARA’ ACCOLTO IL DEBUTTO SU RAI 3?

Desperate Housewives

Dove eravamo rimasti? Nel finale della scorsa stagione, Dave finiva internato in un ospedale psichiatrico dopo aver cercato di investire Susan, Lynette scopriva di essere incinta di due gemelli e la regia ci teneva col fiato sospeso senza rivelarci chi fosse la misteriosa sposa di Mike. I misteri delle casalinghe disperate cambiano casa ma non cambiano registro: intrighi, tradimenti, omicidi e colpi di scena della sesta stagione di Desperate Housewives traslocheranno, da questa sera, con un triplo episodio su Rai 3 (per maggiori info clicca qui).

Bree, Gabrielle, Susan e Lynette saranno come sempre le protagoniste della serie il cui successo si basa tutto sul mix di dramma, mistery e comedy. Le quattro casalinghe dovranno fare i conti con l’arrivo dei Bolen, una nuova famiglia dal passato incerto. La ribelle Ana, la nipote di Carlos conosciuta nell’ultimo episodio della quinta serie, si rivelerà un vero terremoto per Gabrielle. Scopriremo finalmente chi ha sposato Mike mentre la vita di due delle protagoniste verrà sconvolta da nuovi drammi. Il mistero di questo sesto ciclo di episodi ruoterà attorno agli efferati omicidi di un serial killer che si aggira per il quartiere strangolando a morte le sue vittime.

Trasmessa per la prima volta in America nella stagione 2009/2010, la sesta stagione delle Casalinghe ha registrato una media di 12.82 milioni di telespettatori, circa due milioni in meno rispetto alla precedente. Su Rai 3 andrà ad occupare da questa sera e per otto settimane (gli ultimi episodi sono fissati per il 2 Giugno) lo spazio che da qualche tempo la rete diretta da Paolo Ruffini riserva ai serial americani come Medium.




11
aprile

ADDIO A CHE TEMPO CHE FA?: FABIO FAZIO VERSO LA 7, LA LITTIZZETTO E’ STUFA DEI MONOLOGHI

Fabio Fazio e Luciana Littizzetto, Che tempo che fa

Tra la mancata approvazione dei palinsesti estivi e il consueto slittamento delle nomine per i telegiornali, in Rai ci mancava solo un’altra bagarre sul rinnovo dei contratti. Quelli che sembravano solo ritardi, stanno diventando tempi da parto. Strano che gli ascolti da capogiro di Vieni via con me e la leadership domenicale di Che tempo che fa non siano bastati a convincere i piani alti di Viale Mazzini a prolungare il sodalizio con Fabio Fazio sul cui futuro pende un punto di domanda così come per Milena Gabanelli e Giovanni Floris.

Ma se la Rai tentenna con i pezzi più forti del suo palinsesto, c’è chi si fa già sotto per rubare il malloppo all’azienda pubblica. La clamorosa indiscrezione lanciata dal numero di Tv Sorrisi e Canzoni in edicola domani, riguarda proprio Fabio Fazio e un suo avvicinamento a La 7. Un alto dirigente della Rai avrebbe rivelato al settimanale l’esistenza di una trattativa in corso per portare il Re Mida di Rai 3 dalle parti di Telecom Italia Media.

Il conduttore più pagato delle reti pubbliche, con un contratto da 2 milioni di Euro all’anno (!), si era più volte lamentato dell’ostilità con la quale l’azienda ha risposto agli strepitosi successi incassati con le sue trasmissioni. Così tuonava lo scorso Novembre: “Un’altra tv è desiderata da milioni d’italiani. Ma la Rai non sopporta che la tv pubblica diventi strumento di un vero dibattito sociale e culturale“.

La poltrona di Fazio non è la sola ad essere in discussione.


23
marzo

DESPERATE HOUSEWIVES: RAI 3 SCIPPA LE CASALINGHE A RAI 2. IL TARGET SARA’ LO STESSO?

Desperate Housewives

Carlo Freccero, vecchia volpe della televisione, forse non aveva tutti i torti quando a proposito del coordinamento palinsesti  avevo detto: “dove mettono chi non ha mai fatto nulla nella vita e gli danno il compito di rompere le balle agli altri”. E’ merito del coordinamento palinsesti, infatti, se Rai 2 si vede scippata di una delle (pochissime) serie cult degli anni duemila. A partire dal 14 aprile prossimo Desperate Housewives sbarcherà a sorpresa su Rai 3 in prima serata.

Ebbene sì Bree Van de Camp e Gabrielle Solis faranno capolinea nella “rossa” Rai 3, tra Fabio Fazio e Ballarò e magari per la gioia di Luciana Littizzetto. Ad attendere le casalinghe disperate lo slot del giovedì, attualmente occupato da Medium, che è dedicato, da qualche anno a questa parte, alla serialità made in Usa. La serata del giovedì  ha già visto il fallimento di Law and Order, altra serie passata da Rai 2, rivelatasi un insuccesso malgrado le tematiche sembrassero vicine al pubblico più adulto della rete. Questa volta invece si è deciso di azzardare con la sesta stagione, inedita in chiaro, delle casalinghe di Wisteria Lane che ben poco sembra sposarsi con il profilo di rete. 

Rai 2 si vede così privata di un prodotto che per quanto non avesse mai brillato in ascolti (e per questo il passaggio è avvenuto serenamente)  è uno dei migliori telefilm degli ultimi anni, assolutamente in linea con rete house of series che strizza l’occhio ad un pubblico più giovane.





11
dicembre

TREMONTI RICORRE ALL’AGCOM CONTRO LA GABANELLI. CON UN ESPOSTO IL MINISTRO CHIEDE DI REPLICARE A REPORT

Giulio Tremonti, Ministro dell'Economia

Dalle imposte agli esposti, Giulio Tremonti ha sempre qualcuno a cui farla pagare. (De)formazione professionale. Stavolta il Ministro dell’Economia ha puntato il mirino su Milena Gabanelli, la lady di ferro della terza rete. Motivo? Il 24 ottobre scorso la giornalista aveva trasmesso una puntata di Report intitolata “Conti, sconti e Tremonti” che analizzava in modo critico alcune sue scelte operati nel tentativo di far quadrare i bilanci. Manovre fiscali, tagli, lotta all’evasione, Raitre aveva raccontato il lavoro del Ministro a modo suo. A lui sono subito girate le aliquote e senza pensarci troppo ha deciso di reagire presentando un esposto all’Agcom.

Tremonti si è quindi rivolto direttamente all’Autorità garante delle comunicazioni retta da Corrado Calabrò, senza scomodare i suoi avvocati. Il suo esposto, molto dettagliato nei punti che intende contestare a Report, è stato notificato dall’Agcom giovedì mattina e ieri pomeriggio ha raggiunto puntuale Milena Gabanelli e il direttore di Raitre Paolo Ruffini. Dalle reazioni stizzite, rilasciate all’indomani della messa in onda della puntata, il Ministro è passato ai fatti. Non è la prima volta che Tremonti ricorre al Garante conto Report; già lo scorso anno aveva vergato due esposti dopo un’inchiesta della trasmissione sulla “social card“.

Nel documento inviato stavolta all’Authority, il Ministro dell’Economia chiede ”l’immediato esercizio dei poteri sanzionatori e ripristinatori di cui è dotata l’Autorità“. La trasmissione della Gabanelli avrebbe violato “i principi di completezza, correttezza, obiettività e imparzialità dell’informazione“, per questo Tremonti vorrebbe replicare “all’ attacco personale” ottenendo uno spazio adeguato per sostenere le proprie tesi. Invoca pure lui il bistrattato contraddittorio, che di recente ha trovato una delle sue più discusse applicazioni nell’intrevento del Ministro Roberto Maroni alla trasmissione Vieni via con me.


11
dicembre

IL RITORNO DI RAFFA: MADRINA DI UN DOCU-FILM E OSPITE (DI NUOVO) A IO CANTO SENZA RISPARMIARE QUALCHE FRECCIATINA A RAI1.

Raffaella Carrà e Gerry Scotti

Giornata da segnare con il pennarello rosso, quella di stasera, per i fan di Raffaella Carrà: la prima serata di sabato 11 dicembre, infatti, la vede protagonista nel duplice ruolo di ospite d’onore nella finalissima di Io Canto su Canale 5 (si tratta di un ritorno, considerato che il caschetto biondo aveva già partecipato al talent di Gerry Scotti nella finale della prima edizione di sabato 27 febbraio) e di “sostenitrice” del docu-film in onda su Rai3, A slum symphony.

Proprio a margine della presentazione della pellicola, la conduttrice ha parlato delle prospettive lavorative che la legano a doppio filo con la terza rete Rai, senza risparmiare qualche frecciatina (posta in essere, peraltro, con il consueto stile) all’ammiraglia:Su Raiuno ho trovato dispersione, un entourage confuso. Sergio (Japino, ndDM) quando io dico no, e lo dico spesso, mi invita sempre a riflettere, stavolta invece ha detto no anche lui” è il pensiero della Raffa nazionale relativamente alla mancata realizzazione di cinque speciali che sarebbero dovuti andare in onda sul primo canale. Sull’ultima edizione di Carramba che fortuna: “Abbiamo fatto un prodotto di successo con quattro soldi in allegria. Ora ho trovato un’atmosfera non giusta. Io dico no perchè sono una persona libera, lo ero quando ero giovane e non ero nessuno, figuriamoci se non dico no adesso“.

Chiuse le porte del primo canale, la Carrà vive un presente diviso tra le (lautamente pagate) ospitate in programmi Mediaset – due volte con i baby cantanti dello zio Gerry ed una tra i baby (e basta) di Paolino Bonolis dall’inizio del 2010- e  il lavoro autoriale alla corte di Paolo Ruffini. La Raffa conduttrice, insomma, si lamenta della carenza di proposte interessanti ma non può fare altrettanto per il suo conto in banca.





6
dicembre

VIENI VIA CON ME: PAOLO RUFFINI RIMPROVERATO PER 2 MINUTI DI SFORO, LORIS MAZZETTI SOSPESO

Fabio Fazio e Roberto Saviano

Fabio Fazio e Roberto Saviano

UPDATE: Di seguito la risposta del ViceDG Antonio Marano (da Repubblica/Dagospia):

“A me non piacciono gli artisti come Fabio Fazio, che sputano nel piatto in cui mangiano. L´ultima puntata di “Vieni via con me” avrebbe dovuto chiudere alle 23.10 e invece è slittata fino alle 23.39. Questo ha causato lo spostamento di un break pubblicitario, quindi un danno all´azienda. Fazio dice cavolate, non capisce che il problema è quello degli affollamenti pubblicitari, e di sicuro non è vero che ha chiuso l´ultima puntata con 2,5 minuti di ritardo”

Succedono cose strane in quel di Viale Mazzini. L’evento della stagione televisiva appena conclusasi, Vieni via con me, chiude con il 29% e oltre 8 milioni di telespettatori (battendo ogni record della terza rete) e nessun dirigente Rai, tolto il Direttore di Rai3 Paolo Ruffini, ha mai espresso complimenti alla coppia Fazio-Saviano nel corso delle quattro puntate (tutte dagli ascolti da capogiro) nè – ci mancherebbe – ha osato avvicinarsi agli studi di Via Mecenate (escluso Antonio Marano, presente alla prima puntata). Non è invece mancata la dichiarazione del Consigliere Antonio Verro sul successo di Filumena Marturano, che ha totalizzato un “misero” seppur clamoroso 20% ma ben lontano dai fasti del programma Endemol. Che strano…

Non solo niente dichiarazioni, a Vieni via con me l’azienda non ha concesso neanche la mezz’ora extra richiesta per l’ultima puntata e anzi, come ha rivelato Fabio Fazio a Che tempo che fa, sulla scrivania di Paolo Ruffini è arrivata una bella lettera di rimprovero dalla Direzione del Palinsesto per aver sforato, udite udite, di ben 2 minuti e mezzo oltre l’orario consentito nel quarto appuntamento, facendo slittare il successivo break pubblicitario. Eppure nessuno ha mai avuto nulla da ridire sugli sfori recidivi di altri show. Che strano…

Per non farsi mancare nulla, il capostruttura di Rai3 Loris Mazzetti (e capoprogetto di Vieni via con me) è stato sospeso per 10 giorni (a cui devono aggiungersi altri 15 giorni collezionati per questioni passate) dalle sue funzioni per alcune dichiarazioni sulla Rai, su Vieni via con me e per alcune dichiarazioni rilasciate ad un programma di La7 ritenute non consone dalla dirigenza e lesive dell’immagine dell’azienda. Mazzetti, che può ricorrere all’arbitrato aziendale, non è nuovo a certe “sparate” e già in passato ha ricevuto dei provvedimenti disciplinari di questo tipo (per colpa dei quali rischia anche il licenziamento, al momento “scampato” per vie delle attenuanti concesse grazie alle giustificazioni fornite in risposta al richiamo).


30
novembre

GAD LERNER FA L’INFEDELE. LA7 RISPONDE CON L’ATTUALITA’ ALLA SPALLATA DI VIENI VIA CON ME

Gad Lerner

Non di solo Fazio vive l’uomo. Eppure da quattro settimane il prime time del lunedì italiano fa binomio con Vieni via con me, il programma che ha smantellato a suon di ascolti lo stereotipo secondo il quale la tv impegnata non tirerebbe più. Alla faccia, 9milioni e rotti di telespettatori la Rai non li vedeva da tempo se non durante qualche partitona di calcio. Da quando è cominciata la trasmissione della premiata ditta Fazio&Saviano è stato subito amore, così nel turbinìo di elenchi e monologhi il pubblico è andato in estasi, riuscendo persino a scordarsi che il lunedì sera la tv di qualità esisteva da un pezzo. E ha continuato a farlo, se è per questo.

Se state pensando al GF siete un attimino fuori strada, perchè invece stiamo parlando dell’Infedele di La7. Il talk show condotto da Gad Lerner sulla rete cenerentola delle generaliste ha sempre costituito un apprezzabile approfondimento all’attualità, fatto con garbo e con l’accortezza di dare voce ad ospiti che non appartengano alla solita cricca incollata alle poltroncine dei salotti tv. Un programma con ritmi tutti suoi, ma evidentemente non così à la page da reggere all’ondata d’urto di Vieni via con me, lo spettacolo che tutti devono vedere. La divina liturgia di Raitre ha tirato una spallata all’infedele spazio di La7, facendogli dimezzare gli ascolti che fino a un mese fa navigavano oltre il 4%.

Nonostante lo scivolone, Gad Lerner non si è perso d’animo e in queste settimane ha allestito delle puntate di tutto rispetto quasi in risposta alle cannonate sparate dalla torre d’avorio della terza rete. Così, se Saviano parlava delle infiltrazioni mafiose al nord Italia scomodando la Lega (e facendo infuriare il ministro Maroni), su La7 veniva messo sotto torchio Marcello Dell’Utri, definito dal pm Antonio Ingoria la testa di ponte tra le cosche siciliane e “certi ambienti del mondo finanziario e imprenditoriale milanese“. Allo stesso modo, ai monologhi di Vieni via con me sulla cosiddetta “macchina del fango“, l’Infedele replicava intervistando Vittorio Feltri, considerato uno dei massimi esperti di quel meccanismo.


29
novembre

LA RAI VINCE LA GARANZIA AUTUNNALE 2010. RAI1 IN CALO MA ANCORA LEADER

Rai

I canali Rai

Conclusosi il periodo di garanzia autunnale 2010 (12 settembre/27 novembre), per la Rai è tempo di tirare le somme e prepararsi, con l’ennesima vittoria in tasca, alla prossima “battaglia”. Perchè – come appena accennato -, nonostante le difficoltà dovute ai vari switch off del Nord Italia e quindi all’incremento consistente di concorrenza (i canali digitali sia free che pay si assestano sul 21% in prime time e sul 23% nelle 24 ore), l’azienda pubblica ne è uscita nuovamente vittoriosa.

In attesa di scoprire cosa ne penserà Mediaset a riguardo, vediamo assieme i risultati di questa prima parte dell’anno per le tre reti pubbliche.

Rai1 sotto la gestione Mauro Mazza continua a mantenere saldamente il primato sia nell’intera giornata (nonostante le new entry dai risultati altalenanti) con il 20.4% di share (+1.3% su Canale5) che nel prime time con il 20.6% (+1.6% su Canale5). Positivi i risultati della Rai2 diretta da Massimo Liofredi, la cui più volte vociferata sostituzione appare sempre più lontana: nel prime time ottiene il 10.5% di share (+1.6% su Italia1) mentre nelle 24 ore il 9.1% (in pareggio con Italia1). Curiosi i risultati di Rai3 (alla cui guida è tornato -per sentenza- Paolo Ruffini) che si avvicinano pericolosamente a quelli della seconda rete: 9.9% in prime time e 9% nell’intera giornata.