Rai Trade



25
luglio

JUVENTUS CHANNEL: C’E’ LA RAI DIETRO LA CHIUSURA DEL CANALE

Alessandro Del Piero a Juventus Channel

Giorni fa vi abbiamo informato della sospensione di Juventus Channel (leggi qui), il canale sportivo dedicato alla squadra bianconera. Coprodotto da Rai Trade (parte tecnica) e Filmmaster Television prima e Blind Turn poi (contenuti) e visibile sulla piattaforma Sky, dal 20 luglio trasmette in loop l’amichevole che la squadra allenata da Antonio Conte ha disputato durante il ritiro a Bardonecchia: la Blind Turn Srl, società resposabile dei contenuti del canale, ha comunicato l’impossibilità di continuare a prestare servizio, causa le difficoltà economiche che negli ultimi due mesi hanno portato alla mancata retribuzione dei 25-30 dipendenti, esonerati dal recarsi sul posto di lavoro. La sospensione dell’intera programmazione ha creato non poco malcontento tra i tifosi abbonati, che ora chiedono il rimborso a Sky degli oltre 8 euro versati al mese.

La vicenda, però, è molto più complessa e Sky, che si occupa dei soli abbonamenti, è l’ultimo anello di una catena che non funziona: un anno fa, infatti, Juventus Channel viene gestito, per conto della tv di Stato, dalla Filmmaster Television, società che vede in Filippo Chiusano (figlio di Vittorio, presidente della Juventus dal 1990 al 2003) uno dei principali azionisti. I primi intoppi si hanno a febbraio di quest’anno, quando Dahlia Tv, di cui Chiusano è socio, fallisce, trascinando però nel baratro anche la Filmmaster Television per i tentativi messi in atto da Chiusano di salvare l’emittente.

Per arginare gli inevitabili crolli e salvare gli accordi con la Rai, responsabile dei rapporti con Sky e la Juventus, Chiusano crea una nuova società, la Blind Turn Srl, che però nasce sotto una cattiva stella: Rai Trade, infatti, non la riconosce e decide di non pagarla. L’azienda riesce ad arrivare fino a maggio, pagando di tasca propria gli stipendi dei dipendenti, ma gli oneri da sostenere risultano sempre più elevati, complice il mancato sostegno della tv di Stato che ha praticamente decretato l’inevitabile sospensione del canale bianconero.