Quarto Grado



6
giugno

SALVO SOTTILE: QUARTO GRADO E’ UNA TRASMISSIONE ONESTA. HO SOGNATO CHE SCOMPARIVO E LA SCIARELLI MI RITROVAVA. IN DIRETTA TV

Salvo Sottile

Mentre gli Azzurri del pallone provavano a dare lustro al nostro calcio, colpito dall’ennesimo torbido scandalo, su Rete4 andava in scena una delle puntate più forti della stagione di Quarto Grado. Il programma condotto da Salvo Sottile, che ha visto consumarsi in diretta uno show all’ultima provocazione tra la giornalista Ilaria Cavo e l’avvocato Galoppa (ne avevamo parlato qui), ha registrato degli ascolti da record: 15,74% di share. Forte di questi risultati, il conduttore siciliano ha rilasciato un’intervista a Fabio Santini di Libero, commentando la svolta che questa produzione ha rappresentato per la rete, ma soprattutto quanto accaduto venerdì sera.

E’ una trasmissione onesta, non emette sentenze, offre al telespettatore gli elementi essenziali perché si possa fare un’idea del caso trattato. Ha individuato una cifra narrativa diversa, che ci consente di raccontare un grande romanzo popolare. […] Così, su una rete tradizionalmente riservata a un target d’età maturo, abbiamo un pubblico con una forte componente giovanile. I toni si sono alzati perché abbiamo trasmesso l’intervista di Ilaria Cavo a Michele Misseri, ripulita delle parti più scabrose. L’avvocato Biscotti ha detto che voleva andarsene. […] Gli ho fatto notare che in altre trasmissioni se ne era stato seduto quando veniva comunicato alla mamma di Sarah che sua figlia era morta, senza che la signora ne fosse stata preavvertita…

La chiacchierata, evidentemente, non si limita all’analisi del successo del programma targato Videonews. C’è, infatti, anche spazio per il duello a distanza contro Chi l’ha visto? che, secondo Sottile, “a questo punto potrebbe anche intitolarsi ‘Chi è stato?’: si occupa sempre più di delitti e meno di persone scomparse. […] Ho sognato che scomparivo e la Sciarelli mi ritrovava. In diretta tv”.




4
giugno

QUARTO GRADO, LA TV E AVETRANA. SALVO SOTTILE RISPONDE A CHI L’HA VISTO E DIFENDE L’INTERVISTA DI ILARIA CAVO. ERA SCOMODA PER LE INDAGINI?

Quarto Grado

Il giallo di Avetrana si colora di grigio. Sono passati quasi dieci mesi dal primo assedio mediatico alla villetta di via Deledda ma su chi ha ucciso Sarah Scazzi ancora non ci sono certezze. Tutti pendono dalla bocca di Michele Misseri, il macchiavellico protagonista che scompagina le carte delle indagini, confondendo i magistrati con le sue versioni non sempre precise e spesso discordanti. Tra i giornalisti c’è chi lo descrive come un genio del depistaggio e chi come un criminale fuori dagli schemi.

Intanto il giallo continua sempre in diretta e anche la scarcerazione del primo indiziato ha trovato una telecamera pronta a riprendere a caldo l’accaduto. Il destino ha giocato a favore di Ilaria Cavo, la giornalista di Matrix che, ospite a casa Misseri, si è vista entrare Michele dalla porta quando ancora nessuno era al corrente dell’avvenuta scarcerazione. Microfono alla mano, la Cavo ha raccolto il primo sfogo brutalmente dettagliato dello zio Michele. Un documento importante per il pubblico, ‘premiato’ da un 28% di share nella puntata di Matrix, ma orticante per alcuni critici e per i cittadini di Avetrana.

Ad Avetrana la televisione non racconta le indagini dei magistrati ma svolge le sue indagini, fa le sue ipotesi, conduce interrogatori e trae conclusioni, senza potersi basare su prove certe e inconfutabili. E questo non piace a tutti. Non è piaciuto ad esempio all’avvocato Galoppa che, nella puntata di ieri sera di Quarto Grado, ha duramente criticato le domande di Ilaria Cavo, che sarebbero state mirate e tendenziose, quasi a voler costruire una difesa di Sabrina Misseri. L’intervista non piace perché Michele Misseri, ancora una volta, si contraddice e confonde le idee a tutti, perché la confessione dello zio non è quello che i magistrati speravano di sentire proprio ora che le indagini avevano bisogno di ancorarsi alle prime certezze.


2
giugno

QUARTO GRADO SI ALLUNGA E ‘AGGANCIA’ MATRIX PER SEGUIRE LA CRONACA.

Michele Misseri, Matrix

Quarto Grado non lascia, ma raddoppia. Uh, se raddoppia. Il programma condotto da Salvo Sottile su Rete4 si ‘allunga’ infatti di due puntate rispetto alla data di conclusione prevista, e prosegue fino al 17 giugno prossimo. Come si può intuire, la trasmissione farà di necessità virtù e, visti gli ultimi aggiornamenti in merito, continuerà a seguire i principali casi di cronaca nera che tengono banco sulle pagine dei quotidiani e nei tg appassionando una larga fetta di pubblico. L’approfondimento di Videonews quest’anno ha riscontrato un grande successo di audience proprio soffermandosi con insistenza su vicende quali gli omicidi di Sarah Scazzi, Yara Gambirasio e Melania Rea, della quale il programma aveva mostrato le immagini della figlia (maggiori info qui).

Nella stessa data della conclusione di Quarto Grado chiuderà i battenti, con la sua ultima puntata stagionale, anche Matrix di Alessio Vinci. Come sempre il programma di seconda serata di Canale5 analizzerà gli avvenimenti dell’attualità politica, senza disdegnare il costume e la cronaca. Proprio l’altro ieri, infatti, Matrix ha trasmesso una esclusiva e discussa intervista a Michele Misseri, lo zio di Sarah Scazzi, scarcerato su richiesta della Procura. Nel servizio shock, Misseri si è auto-incolpato del delitto e ha mimato le cruente fasi dell’uccisione, scagionando la figlia Sabrina e la moglie Cosima, attualmente detenute in prigione e considerate dai pm le principali responsabili dell’assassinio.

Alla messa in onda dell’esclusiva di Matrix sono scoppiate inevitabili polemiche sull’opportunità o meno di dare spazio allo sfogo inquietante e senza riscontri di Zio Michè. Ci si è chiesti, in particolare, dove fosse finito il rispetto per la povera Sarah, unica vittima innocente. Tra i programmi Videonews che prolungano la loro permanenza in tv c’è anche Pomeriggio Cinque, che tra gossip, intrattenimento e cronaca (quella, si è capito, non può assolutamente mancare) costituirà ancora per sette settimane l’appuntamento pomeridiano dell’ammiraglia Mediaset. Lo show di Barbara D’Urso proseguirà fino al 22 luglio prossimo.





21
maggio

QUARTO GRADO: LA FIGLIA DI MELANIA REA SOTTO L’OCCHIO AVIDO DELLE TELECAMERE.

Melania Rea, Quarto Grado

Sono poche le trasmissioni che, una volta ideate e messe in onda, riescono a raggiungere risultati importanti in breve tempo, specialmente lontano dai budget delle ammiraglie. Quarto Grado rappresenta sicuramente un esempio di trionfo artigianale: giornalismo che si autoalimenta, opinionisti in maggioranza fissi e un ristretto, ma efficace, team di autori. Capita, però, anche alle migliori produzioni di incappare in qualche scivolone. Soprattutto se in ballo ci sono casi di cronaca nera, all’occorrenza semplici apripista di una facile capatina nel dolore acchiappa ascolti.

In queste settimane il programma scritto e condotto da Salvo Sottile si occupa con molta attenzione dell’omicidio di Melania Rea. Indizi, testimonianze, amanti: i pezzi di questo intricatissimo puzzle noir, intriso di mistero e violenza, sono veramente tipici di un giallo. Dopo un paio d’ore di dibattiti e collegamenti, tuttavia, del tutto inaspettatamente il conduttore siciliano lancia un servizio con le immagini di Vittoria, la figlia della vittima. La bambina, ovviamente ignara del triste futuro che l’aspetta, viene messa (con il volto oscurato) sotto l’impietoso sguardo della telecamera, che la segue senza sosta, onnipresente, avida. Le zoomate si rincorrono rapidissime, alternate alle dichiarazioni del nonno della bambina (circondato da coloratissimi giocattoli). Le lallazioni  della piccola sono mixate a tristi violini di circostanza, come nella migliore tradizione della tv della lacrima.

Il ritorno in studio non è privo di imbarazzo. La parola viene data a Barbara Palombelli, visibilmente combattuta tra la voglia di dare un commento di circostanza e l’esigenza di dichiarare il proprio pensiero.

Non me la sento di commentare. Sinceramente ho dei dubbi su queste immagini.


9
febbraio

SANREMO 2011: OCCHIO ALLA CONCORRENZA INTERNA. IN ONDA BALLARO’, ANNOZERO E LA CHAMPIONS

Luca&Paolo danno forza a Gianni Morandi

Sanremo è Sanremo, ma Mediaset ha deciso di non restare a guardare passivamente la kermesse canora. Non solo non ci saranno inviati in Riviera e l’argomento Sanremo sarà  tabù nei talk show del Biscione (almeno fino alla finalissima), ma Gianni Morandi e la sua squadra non avranno la strada spianata come successe un anno fa con Antonella Clerici. Vediamo, dunque, quale sarà la controprogrammazione del Festival di Sanremo 2011.

Per la serata d’apertura (martedì 15), Canale5 propone il film Via dall’incubo mentre nella serata di mercoledì andrà in onda la seconda puntata di Super Paperissima con Gerry Scotti e Michelle Hunziker. Giovedì ancora film con Match point e venerdì appuntamento confermato per Zelig. Ad ostacolare la serata finale ci penserà La corrida…E non finisce qui!, una puntata speciale del varietà con Flavio Insinna che mescolerà spezzoni inediti  e non. Sulla carta, sarà il venerdì la serata più temuta, quando su Rai1 si eleggerà il vincitore della sezione giovani.

Per quanto riguarda la seconda serata non interromperanno la messa in onda nè Matrix, nè il Chiambretti Night. Italia1 manterrà la sua consueta programmazione con Mistero al martedì, Wild al giovedì e House al venerdì. Anche Quarto grado su Rete4 è confermato in palinsesto. Morandi, perà, dovrà temere soprattutto la concorrenza interna…





9
febbraio

IL TG4 E’ SALVO (SOTTILE)?

Salvo Sottile

Il Tg4 è Salvo. Mancherebbe solo la firma, ma ormai c’è chi è pronto a scommettere che il nome del suo nuovo timoniere sia stato deciso. A partire dal prossimo giugno, stando al settimanale Chi, il notiziario di Rete 4 potrebbe essere guidato da Salvo Sottile, già anchorman del Tg5 e ora apprezzato conduttore del programma di cronaca Quarto Grado. Il giornalista, trentottenne, subentrerebbe all’attuale direttore Emilio Fede.

Continuano a susseguirsi, dunque, le voci che da tempo annunciano cambiamenti al vertice del Tg4 (maggiori info qui). In particolare, le indiscrezioni a riguardo si sono intensificate nelle ultime settimane, da quando Fede è indagato per il caso Ruby. Il giornalista, inquisito per favoreggiamento della prostituzione, aveva annunciato in diretta tv l’intenzione di abbandonare il suo incarico qualora le accuse nei suoi confronti fossero state confermate. Per motivi di opportunità qualcuno avrebbe anche valutato la possibilità di dimissionare il giornalista mascherando il tutto come un’auto-sospensione. A rendere ulteriormente traballante la sua posizione, sarebbero state le dichiarazioni da lui stesso rilasciate nel corso di un’intervista a In 1/2 ora di Lucia Annunziata.

In quell’occasione il direttore del Tg4 aveva fatto intendere che alle feste presidenziali talvolta avessero partecipato anche i figli di Berlusconi. Affermazioni troppo ambuigue per i tempi che corrono, che avrebbero fatto infuriare il Cavaliere. Dopo quella lavata di capo, in molti scommettevano che la sostituzione di Fede sarebbe stata vicina. Settimana scorsa i rumors davano Claudio Brachino, direttore di Videonews, in pole position per la successione. Si era parlato anche di Mario Giordano, Giorgio Mulè o Maurizio Belpietro; per la verità se da una parte c’è chi sente odor di bufala, dall’altra c’è chi non vede l’ora che arrivi giugno.


8
dicembre

LA SCOMPARSA DI YARA E LA DIGNITA’ DEL DOLORE. LA TV VERITA’ DOPO IL CASO SCAZZI

Yara Gambirasio

Non è la storia della piccola Sarah. Ma passano i giorni e sembra già di vivere un bruttissimo déjà vu. La scomparsa di Yara Gambirasio, la tredicenne di Brembate di Sopra svanita nel nulla da ormai dieci giorni, è ancora avvolta nel mistero e mentre continuano le sue ricerche nella fredda Bergamasca il pensiero di molti torna ad un altro incubo cominciato nello stesso modo. Era il 26 agosto scorso e ad Avetrana si perdevano le tracce di Sarah Scazzi, rinvenuta morta e sfregiata dopo 42 giorni. Una vicenda tragica la sua, finita nel più orribile dei modi e seguita con spasmodico interesse dalla televisione che senza pudore l’ha trasformata in un macabro reality. Oggi la cronaca ci racconta di Yara, e i riflettori del circo mediatico si accendono su di lei, sull’apprensione e il dolore di chi spera di trovarla.

Dov’è finita Yara? Chi l’ha portata via? La tv verità si è subito interessata a questa storia, le ha offerto le sue telecamere e i suoi microfoni invadenti per darle spazio e raccontarla in presa diretta. Così le stesse trasmissioni che hanno seguito ora dopo ora la vicenda di Sarah Scazzi hanno ‘alzato il sipario’ su quella ragazzina di Brembate di Sopra che “ama la danza e gioca ancora con le bambole“. Via con i dibattiti in studio, i collegamenti, le ipotesi, gli aggiornamenti dei programmi pomeridiani, dalla Vita in diretta a Pomeriggio Cinque. Nei palinsesti serali Chi l’ha visto? e Quarto Grado non potevano certo trascurare la vicenda, per vocazione. La trasmissione di Salvo Sottile ha pensato anche a una puntata con le storie di Yara e Sarah, assieme. A Porta a Porta, invece, gli ultimi sviluppi investigativi dopo la scarcerazione del marocchino accusato di sequestro di persona e omicidio.

Stavolta nel salotto di Bruno Vespa non si è visto nessun plastico da sezionare, ma sono rimaste le interpretazioni dello psicologo Paolo Crepet, impegnato a tracciare il profilo del “mostro” che avrebbe ingannato la fragile” Yara, per portarla con sè. Supposizioni, parole. Intanto a Brembate Sotto cerca e le speranze di trovare la ragazza viva si affievoliscono col passare dei giorni. Dopo l’orrore di Avetrana il pubblico segue la vicenda con il fiato sospeso: il piccolo schermo questo lo sa bene. Yara come Sarah? Il desiderio è che non sia così ma sembra quasi che certa tv (la solita) cerchi di cavalcare la tensione, sfruttando intenzionalmente quella paura di un triste déjà vu. Non è così che si rispetta la dignità di un dolore.


20
novembre

SINDROME DI AVETRANA, TUTTI NEL GARAGE DI ZIO MICHELE. LA CRIMINOLOGA ROBERTA BRUZZONE RACCONTA LE DONNE KILLER SU REAL TIME

Quarto Grado - Garage Misseri

Il “garage degli orrori” è come tutti se lo immaginano, in disordine e polveroso. Angosciante. Ecco zio Michele Misseri, rovista tra ferri vecchi e trova una cordicella, guarda in volto gli inquirenti. “Sarah era girata di spalle e se ne stava andando, io ricordo che le ho fatto due giri intorno al collo e ho tirato. Si è accasciata” racconta e non fa una piega (guarda il video). Il luogo dell’omicidio è quello vero, i protagonisti pure. Le immagini non lasciano spazio a dubbi: siamo di fronte a un documento “eccezionale“, “imperdibile“, raccolto in presa diretta. A trasmetterlo Quarto Grado di Salvo Sottile durante la puntata di ieri sera e, quest’oggi, il Tg1 nell’ edizione delle 13:30. Si tratta del video del primo sopralluogo effettuato il 15 ottobre scorso dagli investigatori assieme a zio Michè nel garage dove è stata uccisa Sarah Scazzi. Una testimonianza che, per intero, dura quasi trenta minuti. Eccolo sugli schermi: tutti a guardare “l’orco“.

Ho preso un cartone e ho coperto il cadavere di Sarah” spiega Misseri circondato dagli inquirenti e affiancato dall’avvocato Galoppa, suo difensore. Poi conferma che la figlia Sabrina non ha preso parte all’omicidio ma lo ha solo aiutato a pulire il garage, inconsapevole che sul pavimento ci fossero le tracce della nefandezza appena compiuta. Questo accadeva agli inizi di ottobre, oggi Michele ha ritrattato addossando sulla figlia le responsabilità del delitto: è stata lei a uccidere Sarah. Pane per i denti dei tanti talk che in questi mesi hanno riservato una morbosa attenzione alla tragica vicenda, trasformando Avetrana nel set di una fiction senza pudore. Adesso la story continua.

Sull’onda della cronaca Quarto Grado e il Tg1 hanno diffuso le immagini del sopralluogo in cui zio Michele raccontava la sua prima versione dell’omicidio. Sui contenuti di questa testimonianza alcuni programmi tv ci hanno fantasticato per giorni interi, tra ricostruzioni plastici e interpretazioni affidate al primo tuttologo turno. Ora eccolo qui, il documento “esclusivoe il pubblico si appassiona a rovistare sul luogo del delitto, ad ascoltare le parole dell’assassino. Che effetto gli fa?