X Factor made in Uk cambia pelle, portando, all’interno di un talent dai meccanismi ben rodati e dalle caratteristiche piuttosto rigide, replicate ovunque nel mondo, un’importante novità nei casting. E chissà che anche quello made in Italy non segua l’esempio in futuro.
Se fino ad oggi i famigerati provini si svolgevano nella famosa “red room“, la stanza in cui l’aspirante popstar si confrontava direttamente con i giudici, fra i quali figura il temutissimo Simon Cowell, per la nuova edizione dello show si è deciso di far misurare da subito i giovani talenti con l’emozione del palco. E così X Factor Uk segue la scia di “Britain’s Got Talent”, il programma che ha consegnato alla storia della televisione il fenomeno Susan Boyle, brutto anatroccolo che ha meravigliato il pubblico in studio fin dalla primissima performance di fronte alla giuria del talent. Ed è proprio il pubblico una delle novità principali di questa fase di casting, chiamata appunto “fase live“.
La reazione della gente, gli applausi, così anche i fischi, daranno da subito la misura del gradimento dell’aspirante cantante, chiamato fin dalla prima canzone al confronto con la platea; confronto che, stando alla vecchia formula del format, quella utilizzata anche in Italia per intenderci, avviene soltanto quando il debuttante è stato selezionato ed è ormai nel cast, ufficialmente in gara e già sottoposto al giudizio del televoto. Altra novità sta nell’accompagnamento musicale. Se nel passato bisognava dare il massimo in pochi secondi “a cappella“, quindi senza base, con questa nuova formula i cantanti sperimentano un vero e proprio karaoke, in cui la musica è subito parte dei giochi.