Professori



1
ottobre

LA SCIMMIA, TUTTO SUI PROFESSORI

La Scimmia

La Scimmia

Parte oggi la programmazione web de La Scimmia. E’ un po’ come il fatidico 21 dicembre previsto dai Maya. Non è ancora chiaro cosa succederà, ma c’è grande curiosità. E anche un po’ di paura. Una piattaforma web che rivoluzionerà (?) il modo di fare televisione. Cose che al telespettatore medio potrebbero confonderlo e traumatizzarlo!

L’unica cosa certa è che, all’accensione del pc prima e all’apertura del portone poi la scuola avrà 16 alunni. In occasione del primo giorno di scuola e, in attesa di scoprire cosa succederà, conosciamo meglio Preside e professori.

Walter Siti è il Preside. Scrittore, critico letterario e curatore dell’opera di Pasolini. Inizia la sua carriera come professore universitario e durante questo periodo ha pubblicato vari volumi di critica letteraria. Nel 2004 scrive il romanzo “Scuola di Nudo” e la sua vita inizia a cambiare. A quel romanzo se ne aggiungono più o meno altri sei oltre ad alcuni racconti. Per una perversione che in parte è oscura anche a se stesso, Siti guarda moltissima televisione: ne scrive sui giornali (La finestra sul niente è il titolo della sua rubrica su “La Stampa”) e qualche volta ci lavora. Da oggi sarà la figura più autorevole del Liceo.

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13
aprile

NON E’ MAI TROPPO TARDI: E’ POLEMICA PER LA PRESENZA DI PROFESSORI PRECARI NEL REALITY DI CANALE 5

Precari della scuola

La tv cerca i precari, offre loro una grande opportunità. E tanti bei soldini. Nei giorni in cui il Ministero dell’Economia attesta la disoccupazione italiana sopra l’8%, Mediaset sta trasmettendo uno promo tanto esplicito quanto allettante: “Sei un insegnante precario della scuola? Sei disoccupato? Vuoi rimetterti in gioco e fare qualcosa di diverso? Contattaci, puoi vincere dieci anni di stipendio“. Un annuncio per invitare i docenti senza cattedra a proporsi come partecipanti di un nuovo show al quale la tv del Biscione sta lavorando, come DM ha annunciato in tempi non sospetti.

Canale5 come saprete sta pensando ad una scuola per vip somari e gli insegnati, scelti appunto tra i precari, avranno il compito di istruire gli ignoranti ad honorem loro abbinati. Il loro sforzo didattico verrà lautamente ripagato visto che si mettono in palio ben 150 mila euro: ”dieci anni di stipendio”, come aveva già anticipato DM ai suoi lettori (per maggiori info clicca qui) e come ora recita lo spot in tv. Non è mai troppo tardi è il titolo al momento più accreditato, d’effetto perchè richiama direttamente il glorioso programma di istruzione popolare che negli anni ‘60 contribuì all’alfabetizzazione del Paese. I conduttori del reality con ogni probabilità saranno Federica Panicucci e Alfonso Signorini, ex prof di lettere.

Dalla parte dei precari, però, l’idea di Canale5 è suonata come un’offesa, soprattutto in questo momento in cui il mercato del lavoro vive una forte contrazione. Proprio sabato scorso i disoccupati sono scesi in piazza a rivendicare i loro diritti, anche se in realtà i sit-in di protesta non hanno registrato una grande affluenza. Il dissenso si è concentrato piuttosto sulla spettacolarizzazione del precariato, di cui Mediaset si sarebbe macchiata, mescolandosi ad arte con motivazioni politiche. “Il berlusconismo taglia i fondi a scuola, università e cultura per ridurre gli operatori di questi settori a prostituirsi moralmente per un tozzo di pane” ha denunciato Felice Belisario (Idv), mentre il Forum precari della scuola ha accusato “le televisioni della famiglia del premier“ di sfruttare la disperazione dei senza lavoro “con la solita lotteria della fortuna“.


29
gennaio

AMICI 9: ARRIVANO LE CANZONI DEL TERZO SERALE. STEFANINO RICORDA A TUTTI LA SUA ESISTENZA

Sarà il pigiamino bianco ma Stefanino non ce la fa proprio a sentirsi il fantasma della nona edizione di Amici. E come dargli torto: non può pagare a vita lo scotto di essere il rimpiazzo di Davide Flauto, manco avessimo detto Stevie Wonder. L’arrivo del kit della sfida infatti scatena tutta la sua rabbia per la poca considerazione che riceve nel programma, in primis dalla sua squadra. Deve tirare fuori le unghie per impedire alla coppia stratega Stefano-Emma di imporgli anche stavolta le ombre della ribalta.

Alla fine come sempre è Pierdavide a dimostrare di essere il più intelligente non solo quando scrive ma anche quando si tratta di prendere le decisioni, assecondato nel suo senso di giustizia da Grazia (almeno per una volta). Il cantautore, primo in classifica, nonostante i più maliziosi vorrebbero schierarlo ripetutamente per non perdere la gara, inizialmente si defila con umiltà e concede a Stefanino il giusto spazio. Alla fine però faranno due pezzi ciascuno.

Nei blu invece ci sarà quasi il monopolio di Loredana, ma senza discussioni di sorta. Proprio ieri la cantante ha iniziato ad aprirsi con il pubblico raccontando le sofferenze dell’infanzia, quando a scuola veniva derisa e chiamata la figlia di nessuno, confermando così il sospetto che avevamo mesi fa a margine delle sue esibizioni più belle. Nessuna polemica per i pezzi stavolta, perché Enrico ammette quasi che non si può impegnare troppo dato che ha il suo inedito da studiare (e poi non sembra uno che la notte la passi perfezionando le sue esibizioni). Rischia un bel pò la Errore con la sua scelta di prendere ben tre pezzi: per lei è come una prova del nove, o esce dall’occhio del ciclone e torna prepotentemente nelle grazie di tutti, oppure c’è il pericolo di cadere in picchiata. Ultimo treno insomma per tornare la protagonista indiscussa, la grande favorita.

Dopo il salto le strategie di schieramento:





25
gennaio

AMICI: SECONDO SERALE SMUTANDATO. LA COMMISSIONE ELIMINA SCANDALOSAMENTE ANGELO IOSSA

Più che Amici il secondo serale ha il sapore de La strage degli innocenti. Fa bene Maria De Filippi a sottolineare ancora una volta il talento e l’educazione di questa classe: i ragazzi sembrano, come mai, vittime del tritacarne micidiale di un meccanismo ormai esageratamente prevedibile, con una commissione francamente poco credibile, capace di eliminare Angelo Iossa, ovvero il più brillante allievo della prima puntata, candidato ad essere il possibile outsider, se i professori non si mettessero di mezzo a dirci ancora una volta che tutto l’ingranaggio democratico è  un po’ di fumo negli occhi: comandano loro l’evoluzione del programma, basta uno schiocco di dita per farli passare da ‘ignavi’ che lasciano tutto nelle mani del pubblico a plotone d’esecuzione del malcapitato che arriva sottotiro. Roba da andare in giro con il passamontagna, o perlomeno con la stoffa che le sarte risparmiano sui costumi di scena.

Il retrogusto di amarezza è forte, nonostante il netto miglioramento del livello di spettacolo rispetto all’esordio, andato in onda quando ancora regnava il caos per i ‘guai’ di Davide e Michele. La qualità delle esibizioni si è sicuramente innalzata e la serata è filata via molto meglio, ma il solito dispiacere ce lo regala l’eliminazione, rendendo ancora più intensa la nostalgia del vecchio sistema di sfida a due. I nostri lettori già alla terza sfida avevano capito tutto lo sviluppo della serata. Troppo bravi loro? Forse.

Se poi ci aggiungiamo il tenero pudore di Elena, che con il suo rifiuto di continuare a ballare in culotte (“sono nuda”, dice) si guadagna tutto l’apprezzamento di chi non vuole far scadere il ruolo della ballerina a seduttrice di infimo livello, ci rendiamo conto di quanto il gioco dei grandi si sia fatto troppo grande persino per quei ragazzi descritti dagli apocalittici come gente senza cuore e senza pancia, ma in realtà molto solidali tra di loro sia nella scelta delle prove da imporre agli altri sia nel modo di sentire la gara. Eppure siamo vicini alla forma del talent puro: le sassaiole tra i protagonisti sono fortunatamente finite, sarebbe solo auspicabile che i disegni su di loro fossero più limpidi, perché francamente non ci va proprio di vedere questa sospetta ‘democrazia dell’alternanza’ mietere in ordine le vittime predestinate a fare da contorno al sestetto d’onore che si gioca la finale, concorrenti peraltro capaci di arrivare alla fine senza precauzioni di sorta.


22
gennaio

AMICI: I FERMENTI E LE PROVE PER IL SECONDO SERALE. I PROF LANCIANO LE SFIDE

Nella scuola di Amici non c’è il tempo di annoiarsi tra dialettiche, strategie e prove da preparare per vincere. I primi giorni della settimana sono stati caratterizzati come sempre dalle prove prof con tutto il ritorno di discussioni e valutazioni che questo comporta. Più che Celentano-Villanova lo scontro ideale più fitto è stato quello tra Grazia Di Michele ed Enrico, incredulo di fronte al dietro front dell’insegnante per quanto riguarda il suo giudizio sulle sue capacità artistiche. Con la solita verve che lo contraddistingue, il cantautore attacca polemicamente Grazia scaldandosi non poco: prima le dà un pò dell’ambigua e un pò dell’ebbra, poi puntualizza quanto lei non abbia avuto un successo artistico come cantautrice – ma questo ormai è un cult da anni (Marco Carta, docet) - che possa autorizzarla a sentirsi un gotha della musica.

Così oltre alla fase di ritorno del confronto Borana-Grazia, stavolta su coreografia di Villanova, vedremo anche la sfida prof lanciata dalla Di Michele che ha scelto di far confrontare Enrico e Stefanino sul pezzo di De Gregori, cantato anche da Zucchero, Diamante, su cui già la cantautrice aprì una polemica all’epoca della sfida Federico Angelucci-Max Orsi. Ecco però il kit della sfida e le scelte che le due squadre hanno effettuato per convincere il pubblico.

Canto:

E penso a te: Emma vs Loredana

Insieme a te non ci sto più: Emma vs Loredana

Viva la vida: Pierdavide vs Angelo

Haven’t met you yet: Stefanino vs Angelo

Sfide di ballo dopo il salto:





18
gennaio

AMICI: PRIMA PUNTATA DA DIMENTICARE. VINCONO I BLU E IL SOLITO “GIOCO” DELLA COMMISSIONE ELIMINA INGIUSTAMENTE ANNA.

I nostri lettori hanno sentenziato (con buona pace delle lettrici): la migliore della nona edizione del talent show di Canale5 è… Eleonora Scopelliti. Già, proprio così. Non una delle allieve in gara ma una delle professioniste del corpo di ballo, vera calamita della serata. Il ’serale delle meraviglie’, infatti, nonostante possa contare sul cast migliore di sempre ha bucato la prima. E’ successo di tutto ad Amici, e facciamo davvero fatica a non definire la premiere dello show vagamente noiosa. Passi l’emozione del debutto, ma per un programma con una liturgia fissa, come ha ammesso la conduttrice, è davvero strano un andamento così traballante. Regia discutibilissima, tempistiche sbagliate, grafica bizzarra in più di un’occasione. La stessa Maria De Filippi, rigida come non mai, non masconde un malumore percepito da gran parte dei telespettatori (quanto meno quelli commentanti in questo blog) e, come accade sempre quando “accumula” qualcosa di troppo, sbotta con la solita pungente pacatezza al termine della puntata quando – poveri gli addetti alla grafica - viene mandato in onda al posto delle tradizionali carte il “corridoio” che, nell’ultima puntata del serale, scorre sino alla proclamazione del vincitore.  

Esibizioni sottotono quasi per tutti i ragazzi. Luca Jurman invita giustamente alla prudenza e smorza gli entusiasmi esagitati di Rapino che ormai senza Flauto ha la stessa ragione di esistere di un cactus al Polo Nord. Rispetto ai buonissimi livelli degli speciali del pomeridiano, più volte elogiati, è tutto più fiacco, poco spontaneo e con logiche prevedibili. Loredana è un pò fuori giri, Emma è stizzita e reagisce in malo modo ad uno dei commenti di Platinette, tra l’altro uno dei meno grossolani che ha “sfornato” nel corso della serata. Matteo sembra il solito disco antico. Stefano e Michele dimostrano tutti i propri limiti, Borana e Grazia prestano il fianco al rammarico di Iancu che vorrebbe vedere delle ballerine classiche molto più brave. L’unico che convince è Angelo, sensazionale nel musical e molto profondo nell’interpretazione di Yesterday.

A fare le spese di questo meccanismo ancora inceppato è la povera Anna, vittima della solita ignavia della commissione che ancora una volta, alla prima puntata, decreta eliminazioni che gridano vendetta (citofonare Marina Marchione e Gianluca Lanzillotta). Con buona pace della De Filippi, che cercava di salvare la suspence, Anna ha avuto occhio lungo e ha capito che la trasmissione non si sarebbe privata di allievi, seppur molto discutibili, come Grazia per la polemica feconda Villanova-Celentano, nuovi opposti, tutti presi a non farsi mettere i piedi in faccia e vantare i propri curricula vitae, con il primo che vuole a tutti i costi screditare la figura ormai istituzionale di quella che ormai per antonomasia in Italia è la maestra di classico.

Vota il tuo preferito dopo il salto:


12
gennaio

AMICI: I PROF SI SCHIERANO. INTANTO L’EX ALLIEVO WILLIAM RIVELA IL SUO LATO PIU’ HOT E VUOLE SALIRE AL TRONO (DI UOMINI E DONNE)

La parte didattica è finita e le maschere possono cadere. Qualcuno dirà: ma perché, ad Amici, c’era mai stata quest’anno una fase scolastica senza schieramenti? Rimbombano nelle nostre orecchie le orazioni fatte dai professori per difendere gli allievi, spesso fortemente voluti solo da loro e attaccati constantemente dagli altri. Ora però il tifo diventa spietato e ogni preparatore ha dovuto scegliere su quale cavallo puntare per il trotto vincente del serale.

Ecco i professori della squadra BLU:

Loretta Martinez: ne ha azzeccate davvero poche la professoressa di canto che porta al serale solo un allievo, tra l’altro convertitosi in extremis. Gli altri sono volati via pian piano tra sfide perse, bocciature e messe in discussione. Sosterrà Enrico e Matteo, quest’ultimo con la collaborazione del maestro La Stella. Preparerà anche Angelo e Loredana, rimasti orfani delle proprie guide.

Alessandra Celentano: va dove sono i suoi ballerini prediletti Borana e Rodrigo. E poi tradizionalmente è stata sempre una blu sfegatata. I suoi bersagli storici Agata e Susy erano bianche, mentre i pupilli Cristo e Pedro blu.

Steve La Chance: va dove lo porta Elena, ed è anche comprensibile. Per ironia della sorte stavolta, per solidarietà di squadra, si dovrà spesso trovare d’accordo con la collega di classico.

Dopo il salto le altre scelte e le rivelazioni di William:


1
marzo

COLPO DI SCENA AD AMICI: MARIA LA FURIBONDA CONTRO I DOCENTI DEL TALENT SHOW (FINALMENTE)

Maria De Filippi - Amici, 1 marzo 2009

Alla fine l’inevitabile è accaduto e l’ultima puntata domenicale di “Amici” si è trasformata in un’accesa resa dei conti orchestrata da una sempre più insofferente Maria De Filippi. I destinatari? Ma i professori, naturalmente, sempre più protagonisti di un talent show che, almeno sulla carta, avrebbe dovuto conferir loro un ruolo più marginale. Un ruolo che, però, mai come quest’anno non sembrano assolvere nel migliore dei modi ed è stata la stessa padrona di casa a tuonare con eloquenti considerazioni: “La credibilità si perde di domenica in domenica”, facendo riferimento all’ambiguo ruolo degli insegnanti nei confronti dei partecipanti.

Un rapporto ai limiti di un’indigesta ipocrisia. Sudore e vene gonfie sul collo della conduttrice, stanca di dover far finta di nulla e finalmente convinta autrice di uno sfogo che porta il gelo in sala. Ma anche tanti applausi da parte del pubblico parlante, i cui commenti, un tempo ritenuti surreali o fuori luogo, oggi sembrano coincidere con le sensazioni dei componenti di entrambe le squadre. “Voi avete il dovere di fare chiarezza e onestà di giudizio nei confronti dei ragazzi e avete l’obbligo di dire chi ce la può fare e chi no – aggiunge la De Filippi, continuando – avete generato confusione, il vostro voto sembra tarocco”.

Il primo a doversi confrontare con “Maria la giustiziera” è Luca Jurman che riesce a dimostrare, con discorsi e fatti, di esser coerente con le sue parole, nonostante l’unica colpa di aver dato troppe sufficienze al cantautore Mario che, in realtà, sarebbe più vicino ad un voto mediocre. Ancora peggio per la storica insegnante di recitazione e dizione Fioretta Mari: per lei soltanto contestazioni per le valutazioni giudicate azzardate ed esagerate, tanto da provocarle qualche sentita lacrimuccia. Ma la De Filippi non risparmia neppure la Di Michele, ricollegandosi all’arcinota vicenda legata a Marco Carta, pur non riconoscendola come unica detrattrice di un artista prima bistrattato e poi trionfatore di tutto ciò che poteva vincere: Amici, Sanremo e dischi di platino.