Si diceva che dagli ascolti (eccoli qui) della puntata di Baila di lunedì sera sarebbe dipeso il futuro del programma. Ed è inutile girarci attorno perché con o senza Quarto Grado e Porta a Porta ad infiammare il pubblico della cronaca nera, i risultati sono in ogni caso insufficienti. E non ce ne voglia Barbara D’urso se trattiamo l’argomento senza i guanti di seta, ma questa volta non ci sono scuse: per Baila si prospetta una ritirata in stile Caporetto.
Viene da chiedersi se ne sia valsa davvero la pena tornare ad innescare una polveriera che già ai tempi delle prime indiscrezioni su Io Ballo (primo titolo pensato per il programma) minacciava di esplodere. Già, perché è lampante che sul declino di Baila abbia giocato un ruolo primario l’opposizione messa in atto da Milly Carlucci: la sentenza emanata dal giudice ha tarpato le ali allo show ancora prima della partenza, generando caos e confusione prima tra gli addetti agli lavori che in poche ore hanno dovuto rivoluzionare una formula collaudata, e poi nel pubblico che sembra aver notato quanto lo show sia stato improvvisato.
Alla luce di un verdetto che, se volete anche ingiustamente, lasciava poco tempo per pensare, lo staff di Roberto Cenci ha preferito cavalcare l’onda della polemica, salvo terminare la prima corsa travolti da uno tsunami. Si poteva per un attimo ammettere la sconfitta e rimandare il debutto, prendendo tempo per studiare una sorta di piano B ed evitare almeno la brutta figura dell’improvvisazione ad ogni costo. E invece no, l’ostinazione ha avuto la meglio e gli effetti si sono visti.