Mauro Mazza



27
settembre

GIULIANO FERRARA CHIUDE QUI RADIO LONDRA: SONO OGGETTO DI MOBBING DA PARTE DI UN FUNZIONARIO RAI

Giuliano Ferrara, Qui Radio Londra

Fine delle trasmissioni. Giuliano Ferrara spegne Qui Radio Londra, la rubrica d’approfondimento che conduceva dal 2011 sulla prima rete. Un addio, quello deciso dall’Elefantino, che era nell’aria, soprattutto a seguito di alcune frizioni con il direttore di Rai1 Mauro Mazza, che avevano impedito al programma di tornare in onda. Dopo un tiramolla durato tre giorni, oggi il direttore del Foglio ha sciolto gli indugi ed ha annunciato:

“Sono oggetto di un grottesco e prolungato mobbing da parte di un funzionario Rai. Tutti lo sanno. E’ un problema piccolo piccolo, una perdita di tempo. Ho sempre detto che non voglio lavorare per un editore che non è dalla parte del mio lavoro. Mi sembra normale. Ho molte altre cose da fare che mi interessano. Non recrimino e non ho nulla da pretendere. Ringrazio i collaboratori e saluto cortesemente il pubblico della mia rubrica. Non chiedo altro che questo: essere lasciato in pace. Mi infastidisce anche solo l’idea di essere trascinato in una rissa a sfondo televisivo. Fine delle trasmissioni. Punto”

Parole che chiudono una querelle scoppiata mesi fa in Rai con una discussione sugli ascolti deludenti di Qui Radio Londra, e sfociata lunedì scorso nella mancata trasmissione della puntata d’esordio della rubrica. Un episodio, questo, che aveva fatto infuriare lo stesso Ferrara, il quale stamattina aveva chiosato: “Perché non vado in onda? Perché non ne ho voglia“. A poche ore di distanza, la decisione di mollare tutto, in aperta polemica con la direzione di Rai1.




21
settembre

FESTIVAL DI SANREMO 2013: MAURO MAZZA NON SA COME SARA’

Mauro Mazza

Mauro Mazza

L’idillio è già finito, e adesso ognuno si assuma le proprie responsabilità. Mauro Mazza è convinto, non è lui il colpevole del flop di Per tutta la vita, un programma che è stato “proposto e caldeggiato dalla struttura Intrattenimento di Giancarlo Leone”. Anche perché non è più lui ad avere il controllo dell’intrattenimento della prima rete, appaltato in toto a Leone.

E anche il Festival di Sanremo non è da meno: “La direzione di Raiuno è informata in progress delle indicazioni e degli orientamenti” ha chiarito Mazza al Prix Italia. E nonostante nelle intenzioni le due strutture dovrebbero collaborare, anche per il Festival ovviamente, il più delle volte pare invece che il Direttore sia costretto a subire determinate decisioni e a prenderne atto.

Come la scelta di Fabio Fazio alla conduzione e alla Direzione Artistica del prossimo Sanremo, una scelta di cui Rai1 “è stata informata dopo la proposta fatta dall’ex Direttore Generale Lorenza Lei e da Giancarlo Leone e dopo l’accettazione da parte di Fazio”, cioè a cose già fatte. Una scelta che forse Mazza non ha mai condiviso appieno, vista la poca stima professionale – sempre manifestata nelle precedenti interviste – che nutre per il conduttore ligure. Comunque sulla questione preferisce mettere le mani avanti: Su Sanremo ho poco da dire […] e quel poco che so è riservato ai colloqui tra Leone e me”.


21
settembre

PER TUTTA LA VITA, MAURO MAZZA VS GIANCARLO LEONE PER IL FLOP: IL PROGRAMMA L’HA VOLUTO LA DIREZIONE INTRATTENIMENTO

Per tutta la vita - Frizzi e Stefanenko

Per tutta la vita - Frizzi e Stefanenko

E’ bastata una sola puntata, e al settimo piano di Viale Mazzini è già iniziata la resa dei conti. Mauro Mazza ne è certo: la nuova edizione di Per tutta la vita, tornato sugli schermi della prima rete pubblica a 10 anni di distanza dall’ultima edizione, è stata una vera delusione che merita un’ampia riflessione. Il 10,40% di share, all’incirca 2.59 milioni di spettatori, è un risultato catastrofico per la rete cardine dell’azienda pubblica che, dall’inizio della garanzia, non ne ha azzeccata manco una o quasi in prima serata.

E se a Mediaset stanno stappando lo champagne, dopo una prima settimana da “incorniciare” dal punto di vista degli ascolti, tra i corridoi di viale Mazzini si respira invece una certa tensione. Mazza, impegnato al Prix Italia di Torino, ci ha tenuto a sottolineare che “non durerà per tutta la vita, ma per la prossima settimana ancora sì” - aggiungendo - “Ci aspettavamo come rete che il format fosse realizzato con molti più elementi di novità, di innovazione rispetto alle precedenti edizioni”.

Dichiarazione che sa molto di “stoccata” alla Fremantle Media di Lorenzo Mieli, società produttrice dello show. Ma il Direttore della prima rete ne ha anche per Giancarlo Leone, colpevole in prima linea del flop dato che “Il programma ci era stato proposto, caldeggiato e realizzato per Raiuno dalla direzione intrattenimento di Giancarlo Leone”.





18
giugno

RAI1, MAURO MAZZA DIFENDE GLI ASCOLTI DELLA RETE E ‘SCARICA’ FERRARA

Mauro Mazza

Nel giorno in cui i palinsesti autunnali Rai verranno presentati agli inserzionisti pubblicitari, vale la pena soffermarsi sulle dichiarazioni rilasciate dal direttore della prima rete Mauro Mazza in merito a Qui Radio Londra, una delle trasmissioni più discusse della scorsa stagione tv. L’approfondimento serale condotto da Giuliano Ferrara è stato infatti confermato nella programmazione 2012-2013, ma pare che la decisione non sia piaciuta a Mazza, il quale nei giorni scorsi ha precisato:

E’ una scelta dei direttori generali che si sono succeduti. L’accordo infatti è stato siglato da Mauro Masi e confermato da Lorenza Lei

Parole dal retrogusto pilatesco, con le quali il direttore di Rai1 ha specificato le responsabilità della mossa, e allo stesso tempo ha preso le distanze dagli ascolti non particolarmente brillanti del programma che, secondo alcuni, avrebbero penalizzato l’intera rete. Al riguardo, lo stesso Mazza ha aggiunto:

“Senza l’appuntamento quotidiano con Giuliano Ferrara quest’anno Rai1 avrebbe nel prime time lo stesso ascolto dello scorso anno. Quindi sarebbe l’unica rete italiana col segno più rispetto al 2011, mentre siamo con un segno meno, comunque marginale rispetto al calo di altri canali”


21
aprile

GIULIANO FERRARA: “LORENZA LEI VUOL SPOSTARE QUI RADIO LONDRA”. IL DG E MAURO MAZZA REPLICANO

Qui Radio Londra, Giuliano Ferrara

Per farsi sentire, l’Elefantino si è messo a cinguettare. Con poche righe scritte su Twitter, ieri Giuliano Ferrara ha svelato alcuni retroscena che riguardano la sua rubrica televisiva Qui Radio Londra, in onda ogni sera su Rai1 alle 20.30. Stando a quanto ha comunicato il giornalista, la Direzione Generale della tv pubblica gli avrebbe chiesto di spostare il suo programma dall’access prime time alle 13.30, a causa del calo d’ascolti registrato.

Di fronte al presunto ‘pressing’, Ferrara ha avanzato una controproposta ai vertici Rai, i quali hanno però precisato con due comunicati (uno dalla Direzione Generale, l’altro dal direttore di Rai1) la loro posizione in merito. Andiamo con ordine. Nel tardo pomeriggio di ieri, Ferrara scriveva così sulla sua pagina Twitter.

“Il direttore di Raiuno mi ha proposto a nome della signora Lei di liberare lo spazio delle 8 e mezza e di fare Radio Londra alle 13.30. Gli ho controproposto di fare un commento di due minuti e trenta secondi in coda al Tg1, sennò amici come prima, senza strilli e martirio”

Poco più tardi, il giornalista avrebbe precisato all’Ansa che la proposta di Lorenza Lei sarebbe arrivata “per via degli ascolti che sono calati dal 18% al 16%“, e con l’intenzione di recuperare uno spazio utile per il palinsesto.





21
marzo

LUCA E PAOLO ATTACCANO DAVIDE PARENTI, IDEATORE DE LE IENE, E BOCCIANO ARGENTERO E CHIABOTTO.

Luca e Paolo

Luca e Paolo

Luca e Paolo hanno il dente avvelenato. L’addio a Le Iene non è stato dei più felici, soprattutto a causa degli screzi con Davide Parenti, che pare abbia fatto di tutto per tarpare le ali al duo comico. Sono i diretti interessati, che il 2 aprile torneranno in video su Canale5 con una nuova e rivoluzionata edizione di Scherzi a Parte, a rivelarlo in un’intervista sul settimanale Chi.

A differenza di Enrico Brignano, new entry al fianco di Ilary Blasi, al quale è stato concesso uno spazio all’interno di ogni puntata per un monologo, a Luca e Paolo invece non è mai stata data tale libertà, anche dopo il successo sanremese:

“Sembrava che a lui (Davide Parenti, ndDm) il nostro successo non facesse piacere e che ogni minuto di monologo preso per noi fosse rubato al programma”

Ed è così che i due hanno deciso di abbandonare definitivamente lo show di Italia 1. Anche perché già in passato pare che il papà de Le Iene abbia tentato invano di sostituirli, ma – stando a quanto raccontano – fu costretto ad un dietrofront:

“Avevamo il freno a mano tirato, anzi la macchina era già parcheggiata e non per volontà nostra. Avevano già provato a sostituirci in passato e poi ci hanno richiamato”


18
marzo

PIPPO BAUDO ATTACCA MAURO MAZZA: “NON SA NULLA DI SPETTACOLO”. E SULLA RAI: “E’ UN’AZIENDA MORIBONDA PER COLPA DI QUELLO SCHIFO DELLA GASPARRI”. IL SENATORE DEL PDL REPLICA: “E’ FINITO”

Pippo Baudo a Serata d'Onore 2008

Pippo Baudo a Serata d'Onore 2008

E’ notizia di pochi giorni fa che il conduttore di Militello, che ha un contratto con la Rai fino ad agosto, tornerà in prima serata su Rai3 con una produzione itinerante per il Belpaese, in onda presumibilmente dal prossimo settembre. Eppure Pippo Baudo continua a reclamare spazi che in tutta sincerità forse non gli competono più.

Sia chiaro, Baudo rimane un caposaldo della televisione italiana e del servizio pubblico, ed è giusto che la Rai non lo tenga in panchina. Ma la prima serata di Rai 1, una rete che necessita di essere “riordinata” in primis per ringiovanire il pubblico – come dopotutto deciso dal Consiglio di Amministrazione e ventilato a TvTalk dal ViceDirettore Generale Antonio Marano -, è giusto che sia data in mano ad altri. E’ il pubblico a chiederlo, che già in passato ha sentenziato sul Pippo nazionale.

A parte l’esperienza poco fortunata di Centocinquanta, pesa su Baudo il ritorno a fine 2008 al sabato sera della prima rete con Serata d’Onore che, contro C’è Posta per Te, si fermò ad un misero 12% di share, nonostante le polemiche contro la De Filippi che avevano accompagnato la première del programma. Tra l’altro Mauro Mazza, stando a quanto rivelato da Baudo in un’intervista al Corriere della Sera, gli aveva anche proposto di tornare con la stessa produzione, quattro serate evento da utilizzare come “tappabuchi” per ogni evenienza.


23
febbraio

CDA RAI: LORENZA LEI VUOLE IL COMITATO ETICO PER CELENTANO. CRITICHE A MAZZA

Adriano Celentano, Sanremo 2012

Il Festival di Sanremo non è mica  finito, almeno per i piani alti di Viale Mazzini. Oggi la kermesse canora è stata al centro del Cda Rai, con le sue polemiche ed i suoi retroscena. A quanto si apprende, il Consiglio ha fatto un bilancio dell’evento televisivo appena concluso e si è soffermato sulle scorribande di Adriano Celentano all’Ariston. Come riporta l’Ansa, il direttore di Rai1 Mauro Mazza sarebbe stato oggetto di critiche da parte di diversi consiglieri e anche Paolo Garimberti avrebbe espresso alcune perplessità.

Le rimostranze del Presidente Rai, in particolare, avrebbero riguardato certe scelte operate dal duo Mazza – Mazzi. Nella seduta odierna, il DG Lorenza Lei avrebbe contestato soprattutto la gestione del direttore artistico uscente in merito alla presenza di Adriano Celentano al Festival. Le incursioni del Molleggiato, lo ricordiamo, erano state sin da subito motivo di frizioni tra la Direzione Generale e Gianmarco Mazzi, il quale aveva curato le trattative tra il Clan e la Rai. Oggi Lorenza Lei si sarebbe lamentata di aver ’subito’ quell’accordo, e di esserne stata informata a cose praticamente fatte.

Come riporta l’Ansa, il DG avrebbe inoltre annunciato la convocazione di un apposito Comitato per valutare eventuali violazioni del codice etico da parte di Celentano, che all’Ariston aveva sparato contro la Chiesa e invocato la chiusura di due giornali cattolici. Alla viglia della seconda performance del cantante, la Lei aveva auspicato che non fosse necessario “procedere ad iniziative conseguenti a violazioni contrattuali“. Ora il DG ha cambiato idea, ma al momento non ci sono comunicazioni sui tempi e sulle possibili sanzioni.