Su quest’ Isola dei Famosi è arrivato il fuoco ma anche la carne, tanta carne. Qualcuno ha individuato l’ I-Factor che ancora non dà tanto i frutti sperati nella forza della Fico, diciamo così, e non solo per l’omaggio costante alle forme della procace Raffaella. Dove la tocchi tocchi quest’isola promana fragranza degli altipiani di Venere, opportunamente solleticati dai giochi e dalla regia veramente icastica quando si tratta di definire al punto giusto le curve. Al cospetto di un Grande Fratello che vive solo di stanche discussioni l’Isola mantiene per tutta la puntata un ritmo micidiale, con continue rotture dell’unità di azione e il condimento sempre piccantissimo del commento della conduttrice, una fuoriclasse nel puntellare gli snodi narrativi più caldi.
Senza zuccherini retorici di turno, Supersimo incalza ottimamente le sue opinioniste consuete, arricchite per l’occasione dalla presenza di Sasà Salvaggio. Si ritorna sul topless della Fico e la Ventura non fa per nulla la perbenista invitando la presunta arcorina a difendersi con le unghie e con i denti, dato che la Fogar non conferma e non smentisce che ha tolto di proposito il reggiseno. La sopravvivenza obbliga legge, la lotta non lascia scampo al pudore. Che guerra tra amazzoni sia allora. Dove le regole non esistono, esistono solo le eccezioni: i costumi si possono sfilare e abbassare con il beneplacito della produzione. Peraltro un notaio in loco di cognome Battaglia la dice lunga sulla pace che può regnare nell’isola. Manca poco che nella prova per decidere l’eliminazione immediata, una sorta di basket-rugby, Thiago Alves non resti con lo zizì di fuori marcato a uomo posteriormente dai colleghi. Ma lo scandalo non è escluso per le prossime puntate.
In attesa di rispondere all’amletico quesito esistenziale di Vladimir – ovvero: ‘I bonazzoni si frequentano in branco?’- la Mona fa servire uno zabaione all’adone Thiago per rinvigorire il testosterone che mai come quest’anno latita. La moria maschile alle nomination tocca record assoluti se si paragona alla mortalità media dell’italico maschio nel reality. L’antibiotico contro questo insolito virus chiamato solidarietà televisiva delle donne potrebbe portarlo Laerte Pappalardo, professionista degli aperitivi, restaurato nello styling, e introdotto dal paparino con un discorsetto che finiva con un vaffa di benedizione finale. Pur di rientrare nel circuito il caro Adriano si è tuffato nelle acque hondureñe come un ciclope omerico offrendosi, apparentemente per scherzo, per un ritorno sul luogo del delitto a cui deve tutta la sua fortuna più recente.