Non tutte le ciambelle riescono col buco, e non tutti i preserali trainano come dovrebbero. E’ il caso di G’Day, il programma de La7 condotto da Geppi Cucciari, nato con l’intento di lanciare il Tg di Mentana ma che alla fine si è rivelato un flop. Risultati sotto la media di rete (attorno all’1,5%), format poco accatttivante, conduzione non sempre brillante. Nonostante ciò, G’Day potrebbe allungarsi, fino a raddoppiare il suo spazio.
“Per il momento G Day è da considerarsi come un esperimento. Per il preserale avevamo il dubbio se fare un giochetto tipo quelli che vanno su Raiuno e Canale 5 ma si è preferito con coraggio fare una trasmissione ironica e leggera. Per testare il format siamo partiti con un programma che precede il telegiornale delle 20 e dura solo 15 minuti. Comincia proprio quando i quiz della concorrenza entrano nella fase più avvincente ed era scontato che il pubblico non li avrebbe abbandonati per sintonizzarsi su La7. Adesso stiamo lavorando per anticiparlo alle 19, anzi, forse, anche qualche minuto prima. E’ evidente che allungandolo trasformeremo e ristruttureremo il format, ma al timone resta Geppi Cucciari che ci piace molto”.
Il programma, secondo Gianni Stella, vice presidente esecutivo e amministratore delegato di Ti Media, ha le carte in regola per diventare un preserale di tutto rispetto, anticipando la messa in onda, sfidando così direttamente i quiz delle reti ammiraglie Rai e Mediaset. Nelle prossime settimane vedremo se questa idea andrà in porto (nel frattempo dal 2/5 Cuochi e fiamme andrà in onda alle 18.35 su La7 e non più su La7d), ma per il momento il telegiornale di Chicco Mentana non ha risentito del debole traino e spesso ha superato la soglia del 10% di share.