Interviste



24
luglio

LA SCIMMIA: VALSECCHI VORREBBE CELENTANO, BENIGNI E VECCHIONI COME DOCENTI DEL TALENT

Adriano Celentano

Non è stato citato alla presentazione dei palinsesti Mediaset perchè, di fatto, il programma ancora non esiste. Eppure, come anticipato da DM, de La Scimmia – nuovo show di Italia 1 “firmato” Taodue – si conoscono già alcuni dettagli. Il produttore Pietro Valsecchi ammette che l’idea di creare un format tv per aiutare i ragazzi che non sono riusciti a raggiungere la maturità è stata di sua figlia Virginia. E lui l’ha subito “sposata”:

“Ho pensato che l’intuizione era giusta perchè in tv non esiste meritocrazia - ha dichiarato a Tv Sorrisi e Canzoni - Il titolo evoca la scimmia nuda di Darwin e il percorso dell’evoluzione. Noi riporteremo i ragazzi tra i banchi di scuola con dei professori di spessore. Nove mesi di studio, interrogazioni, esami e speriamo nessun bocciato, perchè cerchiamo di costruire una scuola perfetta”.

Valsecchi ammette che l’intenzione di far partire La Scimmia a fine settembre è una lotta contro il tempo; oltre ai casting per selezionare i 10/12 ragazzi chiamati a studiare, infatti, è ancora tutto da formare il corpo docenti, così come mancano nome e volto alla conduzione:




23
luglio

INGRID MUCCITELLI A DM: “A UNOMATTINA VITABELLA PORTERO’ LA MIA SPONTANEITA’. NON SONO RACCOMANDATA, PERCHE’ ALTRE PERSONE NON VENGONO ATTACCATE?”

Ingrid Muccitelli

Questa estate Ingrid Muccitelli farà sul serio. Ma sempre col sorriso sulle labbra, s’intende. La bionda conduttrice Rai, infatti, ha deciso di mostrarsi al pubblico con spontaneità, lasciandosi alle spalle quell’«ansia da prestazione» televisiva che spesso – come racconta – le aveva impedito di esprimersi al meglio. Solare, autoironica e sempre ottimista, Ingrid proverà a far ricredere anche quanti di recente le hanno rivolto critiche velenose – perlopiù riguardanti la sua relazione con l’ex DG Rai Mauro Masi – che l’hanno fatta soffrire senza però scoraggiarla. Dal prossimo 30 luglio la vedremo su Rai1 accanto al giornalista Luca Salerno, alla conduzione di UnoMattina VitaBella, il programma dedicato alle eccellenze tricolori in Italia e nel mondo.

UnoMattina VitaBella… Ingrid, non è un titolo poco adatto ai giorni dello spread e dei sacrifici economici?

VitaBella identifica il contenuto della trasmissione. Parleremo dell’Italia con uno sguardo positivo, valorizzando le nostre eccellenze. In questo momento di crisi bisogna cercare di essere ottimisti, guardando a ciò che di bello e di buono c’è nel nostro Paese. Io mi occuperò di cucina, curando uno spazio in cui vari chef si alterneranno per presentare le ricette che ci rendono famosi nel mondo. Luca Salerno, invece, avrà sei ospiti a puntata che racconteranno le loro storie: saranno vicende di persone che si sono rimboccate le maniche e che cercano di affrontare la crisi magari reinventandosi un lavoro. Avremo poi dei collegamenti con gli italiani all’estero…

Quindi possiamo dire che farete un programma anti-crisi?

Magari! Se conoscessimo la ricetta anti-crisi sarebbe l’ideale, ma purtroppo al momento nessuno l’ha scoperta. Però io credo che guardando la vita con ottimismo e cercando sempre di vedere il bicchiere mezzo pieno si possa andare avanti con uno spirito diverso.

Nel programma prenderai il posto di Vira Carbone. Secondo te perché la Rai ha deciso questo avvicendamento?

E’ una domanda che mi sono posta anch’io. Però la rete mi ha comunicato questo sin dall’inizio ed io eseguo ciò che mi è stato richiesto. Ovviamente quando arriva una proposta per un programma estivo su Rai1 la si accetta subito, soprattutto in questo periodo. Quindi non saprei spiegare le motivazioni della scelta.

Quale contributo pensi di offrire al programma?

La trasmissione è molto carina, l’ho seguita spesso e non posso permettermi di dire “aggiungerò questo o quest’altro”. Io spero solo di fare bene il mio lavoro e di portare la mia positività, che non manca mai.

Finora gli ascolti non sono stati particolarmente brillanti. Avete intenzione di aggiustare qualcosa in corso d’opera?


20
luglio

JANE ALEXANDER A DM: “IL PUBBLICO HA UN’IMMAGINE DI ME DIVERSA DALLA REALTA’. IO SONO BUONA”

Jane Alexander

Vive sola con suo figlio, appare poco sui giornali e si definisce buona, molta buona. Eppure il suo curriculum sul piccolo schermo sembra dire altro. Jane Alexander ha costruito, infatti, la sua carriera su ruoli atipici che le hanno conferito un’immagine da “dark lady”. Anche se sono passati ormai diversi anni, quando si parla di lei è difficile non pensare alla maestria con cui si calava nei panni della perfida Marchesa Lucrezia Van Necker, personaggio di punta di Elisa di Rivombrosa. In seguito, poi, Jane ha continuato a cavalcare quella scia interpretando ruoli da antagonista in fiction come Ho sposato un calciatore e Anna e i Cinque. Una sorta di “predilezione”, la sua, verso l’anticonvenzionale che l’ha resa perfetta per la trasmissione cult di Italia 1 Mistero e per un nuovo e innovativo progetto. Protagonista di un reportage dalle “atmosfere misteriose”, Jane è tra i volti noti (con lei tra gli altri anche Paola Barale, Miriana Trevisan e Daniele Bossari) arruolati dal neonato canale Jack Tv, visibile su internet sulla piattaforma Streamit. Proprio la sua ultima fatica professionale che dà il là alla nostra chiacchierata.

Stai per debuttare sul canale Jack Tv. In quali vesti ti vedremo?

E’ un’avventura per me non ancora partita ma che mi incuriosisce molto. Vedrete, per esempio, un reportage girato nei sotterranei di Parigi che ho fatto con grandissimo piacere. Ho una vera passione, infatti, per le atmosfere misteriose e per tutto quello che sta sotto terra.

Su Jack Tv ritroverai i colleghi con cui hai condotto Mistero. Che rapporto hai con loro?

Credo proprio che l’idea del produttore Claudio Cavalli sia stata quella di ricreare quella famiglia professionale che ha funzionato bene su Italia 1. Ho un bellissimo rapporto sia con Paola Barale che con Daniele Bossari che con Marco Berry.

In generale sei soddisfatta dell’avventura nel programma di Italia1?

Sì, Mistero ha avuto buoni ascolti e mi ha lasciato tanto a livello umano. Ogni tanto vado a Milano anche solo per andare a salutare le persone che hanno lavorato con me. Non ho avuto notizie o conferme per il prossimo anno ma credo che ci siano tutte le ragioni per continuare con il programma.

Il grande pubblico ti ha cominciato a conoscere nella fiction Elisa di Rivombrosa. A distanza di anni che bilancio fai di quell’esperienza?

E’ stato un passaggio della mia vita molto importante. Ho conosciuto lì il padre di mio figlio quindi si può immaginare quanto sia stata bella come esperienza. Era, poi, una serie fatta bene, con un grande investimento sui costumi e sulla ricostruzione degli ambienti; particolari che la gente vede e apprezza. Per questo credo altresì che una serie così oggi farebbe affezionare molto il pubblico.

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20
luglio

ANTONIO ROSSI A DM: “L’ATMOSFERA DELLE OLIMPIADI E’ UNICA. TROPPO ‘ORSO’ PER BALLANDO CON LE STELLE MA SE RIFACESSERO REALITY CIRCUS…”

Antonio Rossi

Non lo dite in giro ma lui, eroe di quattro Olimpiadi con tre ori, un argento e un bronzo conquistati, finora non ha mai messo piede a Londra. La sua prima volta nella City però sarà speciale perché, assieme ad altri superbig dello sport, vestirà i panni di commentatore dei Giochi Olimpici per Sky. Il campione di canoa Antonio Rossi si accinge a preparare le valige con una certa emozione. Lui che sa cosa vuol dire lottare per una medaglia, per la prima volta si troverà a raccontare le gesta degli atleti azzurri sulla piattaforma satellitare a partire dal 27 luglio.

Sky ti ha inserito nel “dream team” di commentatori. Che atmosfera si respira fra voi?

Siamo davvero una “squadra”, anche perché con alcuni colleghi come il “Signore degli anelli”  Juri Chechi, la leggenda del salto in lungo Fiona May e l’ex maratoneta Stefano Baldini mi vedo spesso. Poi  ci sarà anche il mito della boxe Patrizio Oliva e tanti altri campioni che seguiranno i loro sport. Penso a Cipollini, a Rosolino, alla schermitrice Diana Bianchedi. Insomma credo che oltre che una squadra professionale siamo un bel gruppo di amici, si respira una bella atmosfera e penso che sarà un’esperienza  divertente e allo stesso tempo impegnativa. Sky ha  2200 ore da seguire, dovremo lavorare molto non solo sulle telecronache, ma anche sulle sintesi e gli approfondimenti.

Il tuo compito non sarà quello del giornalista sportivo in senso classico…

Assolutamente no. Più che altro avremo la funzione di dare al pubblico qualche informazione in più sul nostro sport, commentando le emozioni che si provano prima della partenza e durante la gara e poi fornendo informazioni sulla tecnica e sullo stile dei vari atleti. Vogliamo davvero fare una bella figura, per me sarà un’emozione nuova, diversa da quelle provate nelle gare, ma comunque molto forte, perché l’atmosfera che si respira durante le Olimpiadi è unica.

Invece qual è il tuo rapporto con la città di Londra?

Mi vergogno a dirlo ma sono stato dappertutto tranne che a Londra. Per me si tratterà della prima volta. Conosco alcune zone del Regno Unito ma non sono mai stato nella City. Il fatto di stare un mese mi darà modo di recuperare. Quando sei atleta purtroppo non vivi a pieno le città in cui ti trovi e non metti piede fuori dal Villaggio Olimpico. Stavolta sarà sicuramente diverso.

Toto-medagliere. Senza dover utilizzare la sfera di cristallo, in quale discipline credi che l’Italia abbia più possibilità?


19
luglio

FIONA MAY A DM: “MI PIACEREBBE CONTINUARE A RECITARE. DOPO LE OLIMPIADI COMINCIO UN CORSO”

Fiona May

Con le sue gesta da atleta ha regalato emozioni e sorrisi a milioni di appassionati. Ma definirla solo in relazione al passato da campionessa pluripremiata sarebbe riduttivo. Fiona May è, infatti, un vero e proprio simbolo di integrazione culturale e anche nel ruolo di attrice, con la sua partecipazione alla fiction Butta la luna e la pubblicità di un noto snack, ha incontrato grande apprezzamento. L’abbiamo intervistata alla vigilia dell’avventura delle Olimpiadi di Londra 2012 che la vedrà impegnata nelle vesti di commentatrice e inviata a bordo campo per Sky.

Sky ha chiesto a me ed altri ex atleti che hanno vissuto le Olimpiadi in prima persona, vincendo anche delle medaglie, di fare i commentatori e realizzare interviste durante i giorni della manifestazione. Con il nostro parere la gente da casa capirà più a fondo le caratteristiche delle varie discipline. Con me ci saranno anche Antonio Rossi, Stefano Baldini, Jury Chechi, Patrizio Oliva. Ci conosciamo come atleti, siamo amici e anche per questo non credo ci saranno problemi nella divisione dei compiti.

Quale sarà esattamente il tuo ruolo?

Farò sia interviste in pista che telecronaca tecnica. Devo ammettere, però, che preferisco le interviste, dato che conosco gli atleti. Credo sarà più divertente, anche perché potrei fare delle domande utili non solo agli italiani ma anche agli sportivi stranieri.

Ti occuperai solo di atletica?

Ancora non lo so. Credo che alla fine coprirò anche qualche altra specialità, ma principalmente lavorerò sull’atletica. Andrò in giro soprattutto per l’Olympic Park.

Le Olimpiadi saranno seguite anche dalla Rai. Ha ricevuto una “controproposta” da parte di Viale Mazzini?

No, solo Sky ha pensato a me in questa veste.

Come ti stai preparando a quest’avventura?

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18
luglio

ANDREA SCROSATI BENEDICE SKY UNO, X FACTOR E SIMONA VENTURA

Andrea Scrosati di Sky

Andrea Scrosati, da marzo nominato Executive Vice President Cinema, Entertainment & Third Party Channels di Sky, in una recente intervista a Tivù ha “sbandierato” il nuovo orgoglio della tv satellitare di Rupert Murdoch: Sky Uno.

Il canale 109, nell’ultima annata, è stato capace di riempire quel vuoto presente nella piattaforma di Sky, rappresentato dal pacchetto relativo all’intrattenimento. Le pay tv nascono (e sopravvivono) sempre con sport e cinema, alle quali si aggiungono successivamente i canali per bambini, news e factual. Il genere che più ammicca alla generalista, invece, è spesso ultimo nell’ordine di richiesta degli abbonati. In tal senso, dunque, il “miracolo” compiuto da Sky risponde al nome di X Factor, un investimento rischioso ma rivelatosi vincente:

“Mi permetta di dire che rischiare in televisione è fondamentale - ha dichiarato Andrea Scrosati - Solo rischiando si ’scoprono’ i programmi, i talenti, che fanno il futuro della tv. Una televisione che non rischia è una televisione morta. Comunque X Factor offriva anche alcune garanzie (…) Insieme ad Amici è il solo programma italiano in grado di lanciare artisti che poi avranno un seguito oltre la ‘finestra televisiva’, con la vendita di dischi e concerti, cosa che invece non riesce più neanche al Festival di Sanremo”.


18
luglio

EDOARDO RASPELLI A DM: SODDISFAZIONE E PREOCCUPAZIONE PER IL PASSAGGIO DI MELAVERDE A CANALE5. LA PAURA DELLA MORTE MI CREA UN SOTTILE EGOCENTRISMO.

Edoardo Raspelli

Alla fine, la promozione l’ha conquistata. Edoardo Raspelli, complici i buoni risultati d’ascolto, prepara armi bagagli forchette e coltelli per traslocare il suo Melaverde, insieme alla compagna catodica Ellen Hidding, da Rete4 a Canale5. Il più celebre critico gastronomico del Paese ci ha raccontato gli stati d’animo che accompagnano questo importante passaggio proprio nel giorno in cui l’evento culinario che lo aspettava aveva un sapore particolare: era il suo 33° anniversario di matrimonio.

Allora Edoardo, finalmente si passa a Canale 5…

Si. Ma il ‘finalmente’ non posso condividerlo totalmente. La notizia del passaggio da Rete4 a Canale5 mi ha creato tutta una serie di sensazioni: emozione, piacere, felicità ma anche preoccupazione, ansia, timore e rimpianto.

Perché rimpianto?

Per 15 anni, 14 edizioni e 420 puntate abbiamo realizzato il programma per Rete4 e abbiamo avuto a che fare con persone che ci hanno seguito, aiutato e valorizzato con affetto e interesse, a cominciare dal direttore Giovanelli, con il quale Melaverde ha visto la luce, passando per Scheri e arrivando a Feyles (attuale direttore di rete), senza dimenticare l’ideatore del programma Giacomo Tiraboschi. Ecco perché traslocare ti dà rimpianti e malinconie.

Però è innegabile la soddisfazione…

Provo la stessa sensazione di quando negli anni 70 lavoravo come cronista di nera e critico gastronomico al Corriere Informazione e tutti bramavamo di passare al fratello maggiore che era il Corriere della Sera. In quell’occasione, però, non ci riuscii. Adesso, invece, c’è la soddisfazione di essere passati dalla mascotte di Mediaset all’ammiraglia per i buoni risultati che il programma ha fatto, anche e soprattutto nel target commerciale. Viene seguito dagli anziani, appassiona i bambini, suscita interesse in chi è appassionato di agricoltura e ambiente.

Preoccupazione perché la responsabilità aumenta?

Si. A Rete4 eravamo i primi della domenica ed era uno dei primi programmi della rete. Adesso è come giocare a carte: speriamo che arrivino quelle buone.

Cosa spinge il più celebre critico gastronomico italiano a condurre un programma in televisione?

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17
luglio

FABIO CARESSA A DM: MI PIACEREBBE FARE UN PROGRAMMA DI INFORMAZIONE LEGGERA CON MIA MOGLIE. I TELECRONISTI DEVONO ESSER PREPARATI

Fabio Caressa

Fabio Caressa è quasi pronto. Il 27 luglio partiranno le Olimpiadi di Londra 2012, le prime “dell’era Sky” che godranno di una copertura mai vista prima: dodici canali dedicati in alta definizione a cui si somma, per la prima volta in Italia, un canale 3D completamente dedicato ai Giochi. Al famoso telecronista, oltre al torneo di calcio che seguirà a partire dai quarti di finale, toccherà occuparsi delle gare di nuoto. Proprio l’atteso evento sportivo dà il là alla nostra intervista in cui Caressa parla altresì di sua moglie Benedetta Parodi e del mestiere di telecronista.

Che Olimpiadi saranno quelle del 2012 per Sky?

Sicuramente molto emozionanti. Dal punto di vista televisivo, invece, saranno le Olimpiadi più viste della storia. Non mi riferisco all’audience ma al fatto che per la prima volta sarà possibile – grazie alla massiccia copertura di Sky –  vedere tutte le gare e seguire gli atleti italiani dall’inizio, e non solo quando sono in odor di medaglie.

Per la prima volta ti vedremo alle prese con le telecronache delle gare di nuoto. Come mai questa scelta?

Da ragazzino facevo nuoto, ora ho accettato, anche se per me era la prima volta, perché quando ti chiedono di occuparti delle Olimpiadi non puoi rinunciare. Non abbandono il calcio, però. Dai quarti di finale seguirò le partite delle nazionali straniere.

A proposito di nuoto, gli occhi dell’Italia intera saranno puntati su Federica Pellegrini. Come se la caverà la nostra campionessa?

Ho molta fiducia in lei. Credo che non bisogna tener conto dei tempi registrati nel corso dell’ultimo anno perché  quando scendi in vasca in una competizione del genere tutto cambia. E’ pur vero che nel corso degli ultimi due anni è cresciuto il numero delle avversarie da temere. Ciononostante ritengo che possa far bene.

Negli ultimi due anni l’immagine di Federica è stata sempre più al centro del gossip. Ritieni che tanta attenzione mediatica possa danneggiarla?

In tutta franchezza non credo sia questo un aspetto che possa influenzare le sue performance olimpiche.

Le Olimpiadi riaccendono la “competizione” tra Rai e Sky. Le tue recenti perplessità, espresse a proposito della copertura degli Europei da parte della tv pubblica, hanno scatenato un polverone…