Il Fatto Quotidiano



25
agosto

BRUNO VESPA: “PORTA A PORTA LEADER DELLA SECONDA SERATA”. E GIUSTIFICA IL MEZZO MILIONE SPESO DALLA RAI PER IL NUOVO STUDIO

Bruno Vespa

Il Fatto Quotidiano manda su tutte le furie Bruno Vespa. Il motivo? Un articolo in cui si evidenzia una Rai sprecona che, in vista della prossima stagione tv, rinuncia con facilità agli “incassi” sicuri di Annozero, a fronte di una spesa di ben 500.000 euro per il nuovo studio di Porta a Porta, una trasmissione che – stando all’analisi dell’articolo incriminato – dal 2005 ad oggi ha subito un netto calo del 6,1% di share, (registrando una flessione di 150.000 spettatori) e perso un punto rispetto alla passata edizione.

Il conduttore e giornalista Rai, in risposta al giornale, difende a spada tratta la sua creatura, a cominciare da uno studio che secondo lui merita di essere rinnovato, giustificando una spesa oggettivamente esagerata, soprattutto coi tempi che corrono:

“Vorrei ricordare che il vecchio studio è stato forse il più ammortizzato della storia della Rai essendo in piedi dal 1999, quando la nostra trasmissione si trasferì da Saxa Rubra in Via Teulada. La nuova struttura, d’accordo con la direzione aziendale, si è resa necessaria perchè nella prossima stagione al ciclo ordinario di seconde serate si aggiungeranno dieci prime serate. Si appronteranno perciò due studi nello spazio di uno. Per contenere i costi, sono stati noleggiati apparati Led (Liquid Crystan Display) rinunciando (purtroppo) a dispositivi di ultimissima generazione che sarebbero risultati molto più efficaci, ma anche molto più onerosi”.




10
agosto

OH, CIELO! MICHELE SANTORO VICINO ALLA FIRMA CON SKY

Michele Santoro

Grazie al Cielo, Michele Santoro tornerà presto in tv. Dopo mesi vissuti da precario, il Sommo Sacerdote della libera informazione si prepara nuovamente a presiedere il rito della  messa in onda (vedi foto). Secondo quanto riporta il quotidiano Libero, infatti, il giornalista starebbe trattando con Sky per trasmettere direttamente da Cielo, il canale della piattaforma satellitare visibile anche sul digitale terrestre. L’accordo con l’emittente di Rupert Murdoch potrebbe essere siglato a breve, in vista della prossima stagione televisiva. Abbadonata la Rai (con una profumata buonuscita) ed archiviata La7, l’ex conduttore di Annozero starebbe quindi plasmando il suo futuro professionale in modo sempre più concreto.

L’intenzione di andare in onda da una piattaforma televisiva (e web) da tempo balenava nella testa di Santoro, dunque non dovremmo stupirci se il giornalista scegliesse davvero di approdare a Cielo. Su Sky avrebbe la possibilità e le risorse per sperimentare diverse forme di giornalismo, come ha sempre desiderato fare. In prospettiva, il teletribuno potrebbe infatti scegliere se tornare a condurre un talk show in stile Annozero, o se percorrere la strada delle docu-fiction. Nella seconda ipotesi, la produzione dei documentari sarebbe affidata alla società Zerostudio’s, di proprietà dello stesso Santoro. Ciò significa che il giornalista godrebbe di un’ampia libertà d’azione.

L’arcangelo Michele, poliedrico come non mai, potrebbe anche ideare un nuovo format televisivo ispirato al successo delle serate-evento Raiperunanotte e Tutti in piedi, entra il lavoro. In ogno caso, sarà affiancato dal suo storico gruppo di lavoro composto, tra gli altri, da Marco Travaglio, da Sandro Ruotolo e dal vignettista Vauro. All’appello stavolta mancherà Corrado Formigli, che ha disertato il battaglione per condurre un nuovo programma nel prime time di La7.


22
luglio

IL FATTO QUOTIDIANO PRONTO A SBARCARE IN TV: AL VAGLIO 6-7 PROPOSTE. E SE ARRIVASSE SANTORO?

Marco Travaglio, Michele Santoro

Immaginate una tv plasmata ad immagine e soglianza del Fatto Quotidiano, l’organo di stampa della vulgata anti-Silvio brillantemente diretto da Antonio Padellaro. Un’emittente televisiva in grado di sparare controinformazione a raffica, con le analisi irriverenti di Marco Travaglio e le inchieste scottanti che gli altri canali (quelli “diversamente liberi” per definizione) non oserebbero mai mostrarvi. Per molti sarebbe un sogno. Un desiderio covato da tempo che – leggete bene – potrebbe presto trasformarsi in realtà. A quasi due anni dalla sua fondazione, infatti, il giornale in questione registra una continua crescita di vendite e di ricavi, ed ora l’intenzione del suo editore sembrerebbe quella di espandersi in ambito televisivo.

La voce che circola, in particolare, riguarda l’idea di costituire un’emittente che si occupi di approfondimento giornalistico, di informazione, dibattiti e reportage in presa diretta, magari realizzati anche solo con una semplice videocamera. Il piano è tutt’altro che astratto e infatti, come riporta Milano Finanza, l’argomento sarebbe già stato affrontato nel Cda del Fatto tenutosi ieri. I vertici del giornale avrebbero però deciso di deliberare definitivamente sulla questione nel prossimo Consiglio, fissato per la fine di settembre. Allora sapremo se l’ambizioso progetto di espandere il Fatto al piccolo schermo si concretizzerà.

Sicuramente ci interessa ampliare la nostra offerta puntando sul video. Questo almeno chiedono i lettori del giornale” ha dichiarato a Milano Finanza l’Amministratore Delegato del Fatto Giorgio Poidomani, rivelando: “al momento stiamo valutando 5-6 proposte avanzate da operatori del settore tv. Ci propongono soluzioni sia per il satellite che per il digitale“. Il problema della collocazione, dunque, sarebbe quasi risolto. Il nuovo approfondimento giornalistico di Travaglio & C. potrebbe perciò essere trasmesso da emittenti locali o da intraprendenti network a base regionale.