Femminicidio



20
novembre

Femminicidio di Giulia Cecchettin, la sorella a Storie Italiane: «Avevo già capito tutto quando non è tornata a casa»

storie italiane

Elena e Giulia Cecchettin

L’omicidio di Giulia Cecchettin sta scuotendo l’opinione pubblica, che sta seguendo con grande interesse i risvolti del caso. Protagonista, suo malgrado della vicenda, è anche Elena Cecchettin, sorella della vittima, per la cui uccisione è stato fermato in Germania l’ex fidanzato Filippo Turetta. La ragazza sta cercando di sensibilizzare sul tema violenza di genere e, dopo aver fatto sentire la sua voce sui social e a Dritto e Rovescio, stamattina è intervenuta a Storie Italiane.




17
settembre

Femminicidi, Barbara Palombelli si scusa: «Nulla giustifica la violenza. Questa polemica tradisce la mia storia» – Video

Barbara Palombelli, Stasera Italia

Nessun comportamento che può giustificare il femminicidio o la violenza sulle donne“. Dopo le polemiche che l’avevano travolta per una frase infelice pronunciata a Lo Sportello di Forum, Barbara Palombelli ha voluto spiegarsi meglio e scusarsi. Così, durante l’anteprima odierna di Stasera Italia e in un successivo collegamento in diretta con Quarto Grado, la giornalista ha risposto a quanti l’avevano accusata di aver giustificato le violenze contro le donne, parlando di comportamenti talvolta “esasperanti” di queste ultime. 


25
maggio

Insinna, Striscia attacca ancora: nel suo libro «violenza anti-femminile che si spinge al femminicidio»

Flavio Insinna

Striscia La Notizia passa alla resa dei conti: ormai è guerra dichiarata a Flavio Insinna. Dopo aver trasmesso dei fuori onda con le inconsulte sfuriate del conduttore romano, ora il tg satirico sferra il colpo finale proponendo materiale destinato a far discutere. Ricci non lascia scampo. Stasera – 25 maggio – nel programma di Canale5 verranno letti alcuni passaggi del libro di Flavio Insinna Neanche con un morso all’orecchio (pubblicato nel 2012), in cui l’attore indugia su comportamenti violenti nei confronti di una donna





29
novembre

DMLIVE24: 29 NOVEMBRE 2013. QUARTO GRADO E LE SCARPE ROSSE CONTRO IL FEMMINICIDIO, CARELLO LASCIA A SUA IMMAGINE?

Quarto Grado - Gianluigi Nuzzi - Scarpe Rosse

Quarto Grado - Gianluigi Nuzzi - Scarpe Rosse

Il DM Live 24 è un post pubblicato ogni giorno (a mezzanotte circa) nel quale, tramite i commenti, vengono raccolte in tempo reale le segnalazioni degli utenti su qualunque programma in onda e, più in generale, in relazione a qualsivoglia notizia televisivamente rilevante. I più interessanti verranno pubblicati nel DM Live 24 del giorno successivo.

Carello lascia A Sua Immagine?

MarcioDentro ha scritto alle 20:49

Rosario Carello il conduttore di “A sua Immagine” da oltre cinque anni ha parlato del suo nuovo libro “I racconti di Papa Francesco” al TgR Rai della Puglia, che avrebbe presentato nel carcere di Bari. Durante l’intervista ha dichiarato che lascerà la conduzione della trasmissione cattolica di RaiUno.

Quarto Grado, il femminicidio e le scarpe rosse

Lunedì 25 novembre: Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Venerdì 29 novembre: “Quarto Grado” continua a non abbassare la guardia. Il tema del femminicidio è di nuovo al centro del programma condotto da Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero, in onda alle ore 21.10 su Retequattro.

In apertura di puntata, il settimanale a cura di Siria Magri dedica alle donne vittime di violenza un’installazione ispirata all’iniziativa avvenuta lo scorso lunedì in piazza Maggiore a Bologna: in studio tante sedie vuote con sopra solo scarpe rosse e cartelli con il nome delle donne “assenti”, perché uccise.

Gianluigi Nuzzi ripercorre poi alcuni casi di femminicidio. Tra questi, quello di Maria Anastasi (39enne incinta al nono mese di gravidanza, barbaramente uccisa e data alle fiamme il 4 luglio del 2012 nelle campagne trapanesi), il mistero della morte di Lidia Macchi. E anche, la scomparsa di Roberta Ragusa e Mariella Cimò.


16
maggio

PAOLA FERRARI: SERENA DANDINI? BELLA STR*NZA

Paola Ferrari

Il tempo non sana le ferite, le acuisce. Almeno questo suggerisce il rinnovato (e giustificato) livore con cui Paola Ferrari si è espressa nei confronti dell’autrice dellinopportuno pezzo sul femminicidio interpretato da Paola Cortellesi.

“La Dandini? La prima cosa che ho pensato è: bella str*nza

La Ferrari non ci sta. E ribadisce che sentirsi dire, seppur in scena, che fa schifo è del tutto gratuito e manca di rispetto al suo lavoro quotidiano, per il quale timbra il cartellino ogni giorno e prende uno stipendio normale e non gli ottocentomila euro l’anno che guadagnava Serena Dandini quando lavorava per la Rai. Va meglio alla Cortellesi, ma non del tutto: la Ferrari ha apprezzato il suo tentativo, benché decisamente maldestro, di mettere una pezza e a quanto pare le due si incontreranno per chiarirsi dal vivo.

Intanto la carriera della signora De Benedetti potrebbe subire una svolta, se vogliamo interpretare con malizia ciò che ha detto a Giuseppe Cruciani, nel programma La Zanzara su Radio 24.





12
maggio

PAOLA FERRARI CONTRO LA CORTELLESI PER UNO SKETCH SUL FEMMINICIDIO (VIDEO): “E’ UN ATTO DI UNA VIOLENZA VERBALE INAUDITA”

Paola Cortellesi recita il brano contro il Femminicidio

E’ quantomeno paradossale che uno spot contro il femminicidio, una delle piaghe dell’Italia contemporanea, principale causa di morte tra le donne, dia origine a una lite proprio tra due donne, entrambe protagoniste della nostra tv. Ed è ancora più paradossale che il casus belli sia scoppiato proprio sul piccolo schermo, all’interno della puntata di giovedì scorso di Servizio Pubblico quando – a seguito dell’ospitata di Serena Dandini, autrice di Ferite a morte, il libro e spettacolo teatrale incentrato sui racconti delle donne che hanno perso la vita per mano di un marito, un compagno, un amante o un ex – è andato in onda uno sketch interpretato da Paola Cortellesi.

L’ex conduttrice di Zelig con una performance tanto amara quanto ricca di sarcasmo veste i panni di una donna, uccisa e gettata dentro un pozzo dal quale fa partire un grido d’allarme rivolto alle istituzioni e a coloro che dovrebbero indagare per prevenire i tanti, troppo femminicidi italiani. Il suo grido di dolore contiene un passaggio, chiaramente rivolto a Paola Ferrari, che vi riportiamo testualmente:

“Decideva sempre lui (l’uomo che ha ucciso il personaggio interpretato dalla Cortellesi, ndDM) ciò che si doveva guardare. Meglio morta che guardare un’altra Domenica Sportiva co’ cosa, con l’illuminata, quella presentatrice piena di luce che pare la Madonna, quella bionda che dice i risultati con le labbra, il rossetto forte e gli orecchini a lampadario. A lui piace tanto, quanto gli piaceva…beh, a me faceva proprio schifo guarda un po’…”


3
aprile

SERENA DANDINI RIPARTE DA ‘FERITE A MORTE’: OGGI ALLE INVASIONI BARBARICHE

Serena Dandini

Serena Dandini

Femminicidio e violenza sulle donne. Tema così complesso ma allo stesso tempo assente dalla tv generalista, se non sotto forma di cronaca nera. Che se ne parli, nei termini dell’intervento sociale e dei progetti da mettere in atto, è cosa lontana. La patata bollente diventa televisiva solo se c’è di mezzo l’ennesima vittima, un fatto atroce di cronaca e la curiosità ‘necrologica’.

La previsione, in questo senso, si tiene ben lontana dalla tv del pomeriggio e quella del prime time. A causa delle difficoltà a trattare un tema così complesso e la superficialità che, invece, straripa nel piccolo schermo italiano. Ma non sempre, per fortuna.

Serena Dandini, ospite stasera a ‘Le Invasioni Barbariche’ e distante dalla tv come protagonista, si sta dedicando al teatro con ‘Ferite a Morte’: storie di vittime di uomini assassini, stalker, compagni dall’amore malato. Pièce che è diventata anche un libro. La ‘battaglia delle ragazze’ racconta la complessa lotta al femminicidio, tra struggenza e disperazione, i cui dati in Italia sono ogni giorno più allarmanti.