fattoria



19
aprile

LA FATTORIA: CINQUE CONCORRENTI E UN’INVIATA PENTITA PER LA FINALISSIMA

La Fattoria 4 Finale @ Davide Maggio .it

Appuntamento finale stasera su Canale 5 con la Fattoria di Paola Perego, con i concorrenti arrivati a Roma dopo il lavoro svolto per più di 40 giorni nella fazenda di Paraty. Nella capitale anche Mara Venier, che durante il reality è stata la specialissima inviata che ha commentato accadimenti e sfide dal Brasile.

E proprio la zia Mara, tracciando un bilancio finale della sua avventura nel reality, si è detta pentita di aver accettato, muovendo delle critiche dure alla produzione dello show, che ne esce quanto meno bistrattata. Se gli ascolti in odor di flop avevano già dato il loro colpo fatale al programma, ci pensa l’inviata a rincarare la dose,  con una dichiarazione fatta a “Tv Sorrisi e Canzoni”. “Dopo i primi dieci giorni avevo già pensato di abbandonare” – ha detto la Venier – “Ho avuto una gastroenterite perché l’acqua non era potabile. Non riuscivo né a mangiare, né a dormire. Ancora oggi non capisco chi abbia scelto quella location. Paraty è un posto isolato dal mondo dove è piovuto per due mesi di seguito. Non ero al sicuro nemmeno nella mia stanza. Una volta mi sono risvegliata con un branco di scimmie che avevano fatto irruzione. Non si può mettere in piedi un programma così importante e non permettere a chi lavora di vivere in condizioni ambientali quanto meno normali“.

Intanto i concorrenti attendono il verdetto finale. Erano partiti in tredici temerari aspiranti braccianti, e dopo tre ingressi in corsa e numerose eliminazioni, sono rimasti in cinque. A contendersi il titolo di vincitore saranno il conduttore radiofonico, e storica spalla di Fiorello, Marco Baldini; il vincitore del Grande Fratello numero sette, Milo Coretti; il modello di biancheria intima Guillaume Goufan. Con loro anche l’attore partenopeo Ciro Petrone e Morena Zapparoli, vedova di Gianfranco Funari, che si giocano la partecipazione a questa finale nell’ultimo televoto. In studio, per una puntata che si preannuncia ricchissima, anche le ultime due eliminate, Barbara Guerra e Lory Del Santo, che hanno lasciato il gioco alla fase delle semifinali.




15
marzo

LA FATTORIA: MARINA RIPA DI MEANA COLTA DA MALORE DOPO LITE CON CORONA. PARTECIPERA’ ALLA DIRETTA DI STASERA?

Marina Ripa di Meana - La Fattoria 4

Malore questa notte per la nobile della casta brasiliana de La Fattoria Marina Ripa di Meana. L’animalista dai toni sempre accesi è stata trattenuta dai medici dell’ospedale di Paraty, città a sud di Rio de Janiero che ospita il reality di Canale 5, per gli accertamenti del caso.

Secondo quanto apprendiamo da Studio Aperto, Marina Ripa di Meana si sarebbe sentita male in seguito ad un acceso diverbio con Fabrizio Corona, che insieme alla nobile scrittrice e all’attrice Linda Batista, fa parte della privilegiata casta ospitata dalla Casa Turquesa.

Già prima della partenza la Ripa di Meana, in condizioni di salute non propriamente perfette (due tumori alle spalle, dei quali uno non ancora completamente debellato), aveva dichiarato di partecipare al reality per dimostrare come anche una signora più avanti con l’età potesse ben reggere un gioco del genere, che avrebbe potuto rappresentare, per lei, una vera e propria rinascita. Sappiamo, al contempo, che durante la diretta di domenica scorsa non è riuscita a nascondere, proprio durante un dialogo con Corona, che… “pecunia non olet”.


14
gennaio

FACTORY… ALL’ITALIANA!

Factory (Gerry Scotti, Fatma Ruffini, Paolo Bonolis) @ Davide Maggio .it

Le alternative sono soltanto due.

O il sottoscritto sopravvaluta l’autorato italiano oppure nel nostro Paese non si è più in grado e soprattutto non si ha più il coraggio di scrivere la tv così come si faceva un tempo.

La quasi totale assenza di nuovi programmi made in Italy e la quasi totale formattizzazione dei programmi in palinsesto oscura le eccellenti menti televisive nostrane che potrebbero benissimo competere con i colleghi oltreoceano che sfornano un successo dietro l’altro.

Una sudditanza psicologica nei confronti dei format stranieri che fa si che le emittenti del belpaese (o meglio chi ne è a capo) offrano in pasto al pubblico televisivo programmi già rodati e dei quali sia stato possibile analizzare delle puntate già trasmesse in altri paesi.

Sicuramente comodo e sicuramente utile ma decisamente poco originale.

Contemporaneamente stupisce il proliferare di queste factory che dovrebbero preoccuparsi di sfornare nuovi prodotti che svecchino il “portfolio programmi” della nostra televisione e soddisfino le esigenze del nostro pubblico.

Ho usato volutamente il condizionale perchè credo che, in Italia, manchi proprio l’essenza stessa di questi “laboratori creativi”.

Laboratori nei quali alla sperimentazione e all’ideazione si preferisce l’adattamento e l’ottimizzazione dei format stranieri, importati o importabili in Italia, svuotando di per sè quello che è il compito principale che sono chiamati a svolgere.

Un concetto sostanzialmente diverso e sostanzialmente sbagliato di “factory” che dovrebbe caratterizzarsi per il costante e ininterrotto lavoro di un gruppo autorale ma che, invece, nel nostro caso, lavora “su chiamata” o “all’occorrenza”, quando cioè si pone la necessità di scovare e/o adattare il prodotto prescelto per l’inserimento in palinsesto.

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