Elisabetta Terabust



31
gennaio

AMICI: LA TORTA DI MARIA NON PIACE PIU’ A JURMAN. TROPPA PANNA MONTATA AD ARTE E I DUETTI CHE NON SONO LA CILIEGINA

Amici 10, Maria De Filippi con Antonella Lafortezza

Quella di Amici è come una torta a tre piani con la panna. Il colpo di teatro del secolo per lanciare la costola dissacrante (ma in fondo ancora più consacrante) del talent ci voleva proprio e la Castigatrice, da buona stratega del marketing dei suoi prodotti, l’ha organizzato per bene. Trovato un appiglio nel prossimo compleanno del sempre più amico Zerbi, la De Filippi dedica infatti tutta l’introduzione alla sfida della puntata ad una riedizione dell’Happy Birthday di Marylin interpretato da Diana Del Bufalo, ovvero la ventata d’aria più fresca di quest’edizione, che, come annunciato qualche giorno fa, farà compagnia alla Gialappa’s nella difficile sfida di un Mai dire Amici.

I duetti deludono, e anche tanto. La sensazione è che non solo Antonella, a causa dei suoi problemi di salute, avesse provato pochissimo. Convincente solo il duetto che ha avuto come protagonista Loredana Bertè, mina vagante degli studi televisivi a cui la De Filippi ha guardato con inquietudine fino a quando ha lasciato il palco. In tutte le altre esibizioni a due l’amalgama è stato scarso, le armonizzazioni poche e al limite del pericolo. Francesca, a parte il tentativo di essere rock replicando vuote stereotipie come quella dell’asta abbattuta, riesce a cavarsela meglio solo perché in linea con la bizzarria estemporanea della sua compagna di esibizione. Altrove non bastano l’estasiante soul di Mario Biondi, né la firma di garanzia di  Ornella Vanoni, né il grandissimo potenziale di Francesco Renga. E’ forse un problema di vestitini e cappottini vari che moltiplica le prove e riduce la qualità? Tenuto conto dell’evoluzione del programma non sarebbe preferibile vedere meno ma più a lungo? Meno tutine da scuola e più esibizioni-evento in stile Tommassini? Chissà che quell’asso pigliatutto di Maria non si stia già muovendo anche su questo mercato…

Una sfida più incerta che mai però, ma con il trend di sempre. Quando all’improvviso dalla regia viene detto di chiudere il televoto il fato tragico coglie un lieve superamento dei Blu rispetto ai Bianchi, risultato che ad un novello spettatore potrebbe apparire sorprendente nella dinamica della visualizzazione delle carte, ma che gli italiani, amanti della democrazia dell’alternanza, ormai accettano come dato immutabile. Dopo una buona ventina di minuti passata a martoriare i giudici esterni che in tutte le lingue della torre di Babele hanno fatto capire di non voler condannare né Gesù né Barabba si arriva finalmente al nocciolo della questione. A fare le spese del calcolo ergonomico della trasmissione è Antonella Lafortezza, il talento strenuamente difeso da Luca Jurman che istantaneamente annuncia le ‘dimissioni’. Nell’amarezza con cui declina l’invito di Maria a continuare la sua avventura nel programma si legge ancora una volta il suo garbato sospetto sull’involuzione del talent a succursale delle major. Ogni riferimento a Zerbi è puramente casuale.