Eliminazione Federica



10
febbraio

GRANDE FRATELLO 9 ATTO V, UN’INARRESTABILE SERIE DI ARRIVI E PARTENZE: IL GF SQUALIFICA FEDERICA E ACCOGLIE LAURA, IL PUBBLICO CASTIGA MARCO

Federica Rosatelli - Gf9 - 9 febbraio 2009 @ Davide Maggio .it

Quando, finalmente, Alessia indossa un abito elegante e adeguato alla prima serata, ci pensano i reclusi di Cinecittà a tenere alto il vessillo del cattivo gusto. La nostra Cristina ha scelto, infatti, una magliettina striminzita, verosimilmente acquistata, date le ridottissime dimensioni, in età prepuberale, Federica porta, invece, al collo un curioso monile realizzato con le bambolette con cui la sera il suo Nicola è solito ingannare il tempo in attesa della favoletta, mentre Siria ha pensato bene di presentarsi direttamente in camicia da notte. A sorpresa il più elegante è, (chi lo avrebbe mai detto?) Gianluca, finalmente, orfano dei suoi ridicoli copricapo.

Ma veniamo al dramma di Federica. La nostra “citofono guasto” decide di esibirsi, in attesa di conoscere il verdetto del Grande Fratello, in un’ interpretazione magistrale, con tanto di mascara calato, lacrime artificiali e insopportabili smorfie facciali, degna del miglior docente dell’Actor’s Studio. Tra singhiozzi alternati a riso isterico, tra esilaranti grida di dolore e ipocrite affermazioni di pentimento (“giusto così”, “non lo farò mai più”) ripetute con ossessiva petulanza la bionda agente di moda prosegue, imperterrita, il suo show. Dopo lunghi, interminabili predicozzi l’Italia apprende la notizia fatale: Federica è ufficialmente squalificata.

Mentre pensiamo già ai caroselli delle auto, a piazze gremite di folle festanti e a manifestazioni di giubilo da parte dei fonici, finalmente liberati dalle sue insopportabili grida, pur condividendo la sacrosanta decisione degli autori del Gf, non possiamo non dolerci, come spettatori, per l’esclusione della concorrente più surreale di questa edizione. Frattanto anche in studio l’atmosfera si fa incandescente: la sorella di Claudia accusa la madre di Federica di averle rivolto, testimone tutto il pubblico presente, vergognose minacce.