Rete4 va sul classico. Nella prima serata di oggi l’emittente diretta da Giuseppe Feyles sparerà in onda un filmone da cineteca: Don Camillo e l’onorevole Peppone. La pellicola riporterà sugli schermi l’immagine di un’Italia divisa tra Dc e Pci, dove gli avversari politici si contrapponevano con lealtà ed avevano stima l’uno dell’altro. Altri tempi: roba che, a pensarci, ti prende quasi la nostalgia. Oggi abbiamo Er Batman, fate voi. Il lungometraggio in questione ha una storia particolare, che va al di là della trama.
Esso, infatti, fu girato mentre il suo ispiratore, Giovannino Guareschi, si trovava in prigione per il reato di diffamazione a mezzo stampa. Nel 1954 Guareschi fu condannato ad un anno di carcere per aver diffamato Alcide De Gasperi, e alla pena si aggiunsero gli otto mesi che il tribunale gli comminò nel 1950, per vilipendio al Presidente della Repubblica. Il fondatore di Candido scontò 13 mesi in gabbia e i rimanenti 5 mesi in libertà vigilata nella sua abitazione, grazie alla qualifica di “buono” guadagnata in carcere.
Una vicenda, questa , che ad alcuni avrà ricordato quella capitata ad Alessandro Sallusti, condannato a 14 mesi di carcere per diffamazione a mezzo stampa. E’ un caso che Rete4 abbia deciso di trasmettere questo film nei giorni decisivi per il direttore del Giornale? I dietrologi potranno pure sbizzarrirsi, magari ispirati dal fatto che proprio tra oggi e domani il Senato dovrebbe approvare un ddl in grado di salvare il giornalista dalla prigione. Sarà una corsa contro il tempo: il 26 ottobre scade la sospensione della pena.