Digitale Terrestre



7
novembre

MURDOCH, AMMAR E BERLUSCONI: ARRIVEDERCI! LE FREQUENZE TELECOM NON SONO PIU’ IN VENDITA. MA IN FUTURO…

Telecom Italia

Non bastano i buoni risultati dei primi 9 mesi del 2009 a migliorare la situazione finanziaria di Telecom Italia Media. L’avventura televisiva di Telecom, annunciata come un evento colossale, si è rivelata un vero buco nell’acqua che ha portato l’azienda a dover fronteggiare un debito superiore ai 300 milioni di euro. Oltre ai prevedibili licenziamenti, non ultimi quelli di La7 e MTV, Ti Media ha tentato di risollevare le proprie casse vendendo la piattaforma pay agli svedesi di AirPlus TV.

Ma tutto ciò, comunque, non è stato sufficiente. E ad aguzzare la vista ai primi segnali di fumo è stato l’amico di tutti Tarek Ben Ammar: socio di Telecom Italia, coproprietario con Mediaset della tunisina Nessma TV, amico di Silvio Berlusconi e di Rupert Murdoch. Un personaggio chiave, quindi, che ha avuto l’arduo compito di spostare le pedine del digitale terrestre evitando di danneggiare i colleghi. Il risultato è un quadro piuttosto curioso e interessante: Telecom ha affittato la propria banda ad Ammar per Sportitalia e Sportitalia 2 e a Mediaset per Mediashopping, Ammar – invece – ha affittato l’intero multiplex di cui è proprietario (DFree) a Mediaset per i canali Mediaset Premium.

Un quadro temporaneo, sia chiaro, che andrà a modificarsi con gli switch-off regionali. Nel frattempo si è concretizzata l’ipotesi – per Telecom – di abbandonare totalmente il mercato televisivo e vendere a terzi le proprie frequenze, mantendendo in vita le sole La7 e MTV. Interessati all’acquisto figurano i soliti noti: Sky e Tarek Ben Ammar. Alla prima, monopolista sul satellite (e al lavoro sul canale Cielo, in partenza il 1 dicembre), non è permesso scendere direttamente sulla Terra fino al 2012. Ma il suo nome tra i “papabili acquirenti” ha impaurito i piani alti di Mediaset che, di tutto punto, hanno incarito l’onnipresente Tarek Ben Ammar ad avanzare una controproposta d’acquisto. “Solo rumors” hanno sentenziato i diretti interessati e la stessa Telecom Italia, per non far torto agli amici, ha puntato ad un’altra soluzione…




6
novembre

DAL “CIELO” ALLA TERRA: DAL PRIMO DICEMBRE SUL DTT UN NUOVO CANALE IN CHIARO MADE IN NEWS CORP

Cielo dal 1 dicembre sul Digitale Terrestre - Sky Italia, News Corporation

Dopo i rumors circolati qualche settimana fa, oggi l’annuncio ufficiale: il primo dicembre nascerà Cielo, la faccia terrestre di News Corporation Europe. Il canale sarà visibile gratuitamente sul digitale terrestre e avrà come General Manager Gary Davey, Chief Operating Officer di News Corp Europe.

Cielo arricchirà l’offerta disponibile sul digitale terrestre in Italia, portando più concorrenza in un settore attualmente dominato da Mediaset e Rai - ha commentato Davey che aggiunge - In considerazione del fatto che Cielo arriva nelle case degli italiani mentre il passaggio verso il DTT sta progredendo rapidamente, e che il canale realizzerà sinergie con gli investimenti già effettuati da Sky Italia, siamo convinti che Cielo si dimostrerà presto un altro investimento di successo per News Corporation in Italia, basato su un business plan realistico e vantaggioso in termini di costi.

La programmazione di Cielo sarà un mix di diversi generi televisivi: si spazierà dalle serie tv, ai film, dai quiz ai reality show e alle immancabili news. Sarà, in pratica, un vero canale generalista che tra l’altro, offrirà per quasi l’80% della programmazione prodotti inediti per la Tv in chiaro. Chissà che tra questi rientri anche la new entry Lucio Dalla.

Il canale avrà sede a Milano e beneficerà delle infrastrutture di SKY Italia che fornirà anche alcuni programmi e produzioni disponibili fino ad ora in esclusiva per gli abbonati alla piattaforma satellitare. Sul fronte tecnico, invece, Cielo utilizzerà capacità trasmissiva di terzi, probabilmente del Gruppo L’Espresso, come si era vociferato, e raggiungerà sin da subito circa 12 milioni di famiglie.


5
novembre

RAI4: ANCORA ANIME E SERIE TV NEI PROSSIMI MESI

Carlo Freccero, Rai4

Quattro persone, uno scantinato, un budget ridotto ma tanta passione: questa è Rai4. Nata il 14 luglio del 2008, la nuova rete giovane della Rai si è fatta strada tra critiche e applausi e in un solo anno è riuscita a raggiungere risultati sorprendenti: picchi del 3% di share in Sardegna e una media giornaliera (a livello nazionale) dello 0.30% e 50 mila telespettatori (fonte: AnimeClick).

Un trend in continua crescita che l’azienda pubblica, per il momento, osserva attentamente alla finestra. Carlo Freccero, presente con Dynit al Lucca Comics&Games 2009, non ha nascosto un certo rammarico per il paradossale trattamento che sta subendo a livello economico ma ha sottolineato che – al raggiungimento di determinati obiettivi (share dell’1% a livello nazionale) – le sue decisioni peseranno nelle scelte aziendali. Intanto tenterà di proporre un palinsesto economico e convincente, che punterà meno alle produzioni interne e più a serie tv e anime.

E proprio di serie tv e anime si è parlato all’incontro pubblico tenutosi all’Auditorium San Girolamo di Lucca. Con il successo di Code Geass: Lelouch of the Rebellion e Sfondamenti dei Cieli Gurren Lagann, Rai4 proporrà un secondo appuntamento settimanale, probabilmente in prima serata, con i più acclamati film d’animazione giapponese (tra cui i due lungometraggi di Ghost in the Shell, Appleseed e, forse, Akira). In attesa di spostare la fascia anime in un altro slot orario, i due sopra citati anime, Aria e RomeXJuliet verranno accompagnati dalla seconda stagione di Code Geass, in fase di acquisto, e dalla serie inedita Eureka Seven (dello studio Bones), il cui pilot andò in onda su MTV nel 2006.





24
ottobre

SARDEGNA, UN ANNO DI DIGITALE: NEL PRIMO BILANCIO AUDITEL LA RAI (41.76%) STACCA MEDIASET (35,06%)

Sardegna, ascolti DTT

Se in alcune regioni del nostro Paese, l’analogico ha già ceduto il passo al Digitale Terrestre avvicinando l’Italia a quel 2012 in cui l’intero territorio nazionale sarà all digital, in Sardegna già da un anno (1 novembre 2008) i telespettatori sono alle prese col digitale terreste ed è arrivato il momento di fare un primo bilancio guardando i risultati d’ascolto dei gruppi Rai e Mediaset.

Definito un vero “laboratorio dell’audience“, il trend della regione Sardegna risulta intessante per capire l’evolversi degli ascolti delle reti generaliste e non, impegnando nell’analisi inserzionisti pubblicitari ed esperti di marketing. L’agenzia di stampa Il Velino ha commissionato il confronto tra settembre 2008 (Raidue e Rete4 già in digitale) e settembre 2009 a Geca Italia: chi avrà beneficiato del passaggio al digitale?

Le reti generaliste hanno perso qualche decimale, anche se, considerata l’intera offerta, la Rai può ritenersi soddisfatta. Nel dettaglio vediamo Raiuno passare dal 20.10% al 19.38%, Raidue dall’8.66% all’8.57% e Raitre dall’8.26% al 7.78%, ma se prendiamo in considerazione l’intera offerta di canali Rai, ben dodici, lo share è passato dal 38.32% al 41.76%. Tutto sommato un buon trend (grazie alla forte Rai4), che non si riscontra nel pacchetto Mediaset: Canale5 è passata dal 20.05% al 19.46%, Italia1 è crollata dal 10.93% al 9.07% e Rete4 è leggermente risalita dal 5.05% al 5.18%. Nel complesso l’offerta del Biscione passa dal 36.03% al 35.06%.


23
ottobre

OH, CIELO! SKY POTREBBE APPRODARE SUL DIGITALE TERRESTRE

Cielo - Sky sul digitale terrestre

Il nome – forse – non vi dirà molto ma traducendolo in inglese tutto vi sarà più chiaro. Dovrebbe chiamarsi, infatti, Cielo la versione terrestre della pay tv satellitare dello squalo Murdoch. Come anticipato da Dagospia, infatti, Sky (non è noto sapere se “Cielo” sia un unico canale o un bouquet di canali) potrebbe sbarcare sul digitale terrestre a fine 2009-inizio 2010, ospitato dal multiplex digitale del Gruppo L’Espresso.

Il lancio dell’offerta rappresenterebbe per Sky un’ulteriore passo nello scacco al digitale terrestre dopo la questione “chiavetta” che le dovrebbe permettere, quando i paletti antitrust saranno definitivamente caduti, di operare attivamente accanto a Mediaset Premium e Dahlia sulla “tv del futuro” che raggiungerà presto tutto il territorio italiano.

Proprio in questi giorni, intanto,  il canale principe del gruppo L’Espresso, All Music, ha dismesso lo storico marchio per lasciar spazio a Deejay Tv che partirà, come recitano il countdown e gli spot sul sito web della radio, il prossimo 9 novembre.

E voi cosa vorreste vedere su “Cielo”?





16
ottobre

NESSMA TV DAL MAGHREB IN ITALIA. A GENNAIO SU SATELLITE E FORSE SUL DTT

Nessma Tv a gennaio in Italia (Ruba Jebreal - Afef Jnifen)

Arriverà in Italia, a gennaio 2010, il progetto voluto da Mediaset e Tarak Ben Ammar insieme a Karoui&Karoui World che ha portato la tv italiana ed europea nell’area nord africana del Maghreb. Nessma Tv si è da subito occupata, come ha precisato Fedele Confalonieri più di un anno fa alla presentazione del canale, di ”esportare nel mondo arabo-mediterraneo il modello tunisino, fatto di tolleranza, libertà di parola e di espressione, di orgoglio delle proprie radici.”

Come spiegato da Ben Ammar in un suo intervento a un convegno sullo switch off italiano, il canale sarà in onda dal prossimo gennaio sul satellite Hotbird e probabilmente, visto che lo stesso è proprietario in Italia del multiplex Dfree, anche sul digitale terrestre. Come ha spiegato “Nessma parlerà agli immigrati che sono in Europa“ e contribuirà a ridurre il gap tra mondo arabo ed europeo perchè, ha aggiunto, “l’ignoranza si combatte attraverso la scuola e con la televisione“.

Con un palinsesto adattato al pubblico europeo, il canale porterà in video anche la ex giornalista di La7 Rula Jebreal e  la tunisina Afef Jnifen e nel futuro non è escluso un lancio anche in Spagna, Francia e Germania.


14
ottobre

SWITCH OVER CAMPANO: DA OGGI RAIDUE E RETE4 SONO SOLO IN DIGITALE

Switch over RaiDue ReteQuattro Campania (Napoli, Salerno, Avellino, Benevento, Caserta)

Se voi lettori campani vi aspettavate un mare di eventi emozionanti al pari dei colleghi “digitali” torinesi e romani per salutare l’arrivo del Digitale Terrestre, dovrete ricredervi. Stanotte, infatti, i segnali analogici di RaiDue e Rete4 sono stati sostituiti dai rispettivi multiplex digitali: è il primo passo allo switch off definitivo del prossimo dicembre.

Nei comuni del salernitano, napoletano, casertano, avellinese e beneventano (elenco completo qui) i segnali della seconda rete Rai e quelli della rete “minore” del gruppo Mediaset sono stati definitivamente spenti per lasciar spazio al multiplex Rai A, nel primo caso, e al multiplex Mediaset 4 nel secondo. Sulle vecchie frequenze di RaiDue sono trasmessi i segnali di RaiUno, RaiDue, RaiTre e Rai4 e la radio Fd Leggera, mentre sulle frequenze di Rete4 oltre alla stessa Rete4, anche in versione +1, sono trasmesse Canale5 e Italia1 in due versioni: “normale” e timeshift +1.

Come accennavamo in apertura per questo importante switch over che tocca ben 5 province e più di 200 comuni, non è stato fatto alcuno sforzo promozionale. Se per Torino e Roma, Mediaset (per entrambi) e Rai (solo per Roma) avevano organizzato i loro “days” con tanto di padiglioni in piazza, stand informativi e copertura televisiva a Napoli e alla maggior parte della Campania è stato riservato solo un piccolissimo spazio nei tg e qualche piccolo convegno organizzato dagli enti locali.


7
ottobre

DA OGGI 2 MILIONI E 400 MILA PIEMONTESI SONO ALL DIGITAL

Switch off Piemonte Occidentale (Torino e Cuneo)

Si concluderà entro oggi, dopo un calvario lungo due settimane, la transizione al digitale terrestre del Piemonte Occidentale. Lo switch off dei segnali analogici, iniziato lo scorso 24 settembre dalla provincia orientale di Cuneo, si concluderà tra oggi, domani e venerdì a Torino, a Cuneo e in altri 497 comuni delle due province.

La campagna di comunicazione per annunciare le novità alla popolazione è stata, più che in Sardegna, capillare coinvolgendo il ministero dello sviluppo economico in primis e successivamente le emittenti che hanno inserito nei loro programmi messaggi informativi ricordando, tra l’altro, l’essenziale numero verde.

Il bollente call center 800.022.000, attivo dal lunedi’ al sabato dalle ore 8.00 alle 20.00, ha ricevuto nei giorni scorsi, circa 7.500 chiamate da parte dei cittadini, riguardanti nella maggior parte dei casi richieste di informazioni sulla copertura del segnale e di supporto nella sintonizzazione dei decoder e, in occasione dell’ultimo passo alla completa digitalizzazione, sarà attivo domani e giovedì per altre tre ore, dalle 8.00 alle 23.00. La Rai ha invece creato, nel Palazzo della Radio in via Verdi 31, uno sportello informativo sullo switch off, aperto dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17.