cult



1
febbraio

PULP FICTION: APPUNTAMENTO CULT ALLE 24.00 SU ITALIA 1.

Pulp Fiction, Uma Thurman

Appuntamento imperdibile questa sera per gli amanti del cinema cult. A mezzanotte su Italia 1 verrà trasmesso Pulp Fiction, il discusso film che, nel 1994, lanciò definitivamente Quentin Tarantino sulla scena cinematografica mondiale. Il film considerato l’ultimo capitolo della “Trilogia Pulp”  dopo Una vita al massimo e Le Iene, vinse la palma d’oro a Cannes e un Oscar per la sceneggiatura.

La trama vede intrecciarsi in una struttura in apparenza logica, tre storie scollegate e temporalmente invertite, che si legheranno tra loro nel corso del film, facendo incrociare i destini dei protagonisti. Tutto inizia, ma potrebbe anche finire, in una caffetteria, dove una coppia di criminali innamorati Zucchino (Tim Roth) e Coniglietta (Amanda Plummer) tentano una rapina. Vincent Vega (John Travolta) e Jules Winniefild (Samuel L. Jackson), sono invece due killer professionisti che devono recuperare una valigetta (il cui contenuto rimane misterioso) per il loro capo Wallace, ma uccidono per sbaglio un ragazzo-ostaggio nella loro macchina. Grazie all’aiuto di Mr. Wolf, l’uomo che risolve problemi, porteranno a termine il lavoro, andando a finire a fare colazione nella caffetteria della rapina. Alla sera Vincent, uno dei due killer, porta a ballare Mia (Uma Thurman), moglie del suo boss, ma questa,  dopo una cena e il primo premio ad una gara di ballo, finisce in overdose. Il pugile Butch (Bruce Willis) vince un incontro truccato organizzato da Wallace, che in realtà avrebbe dovuto perdere ed è costretto a fuggire, finendo assieme al suo rivale, nella tana sotterranea di due sadici stupratori.

Un nutrito cast di grandi attori, per una pellicola per la cui realizzazione Tarantino si ispirò a diversi romanzi e racconti riguardanti il crimine degli anni ’30 e ’40, i  cosiddetti pulp magazine.




26
gennaio

MAD MEN: NON IMPORTA CHI SEI… L’UNICA COSA CHE CONTA E’ COME TI VENDI

Mad Men - il cast @ Davide Maggio .it

Un’America cinica e disincantata nella quale anche i sentimenti possono diventare business. Un’America dove razzismo, sessismo e omofobia sono all’ordine del giorno. E’questo, in sintesi, il poco edificante ritratto della società americana degli anni ’60, alle prese con radicali cambiamenti sociali, che emerge con estremo vigore in Mad Men, telefilm made in Usa in onda ogni domenica alle 21 su Cult con la seconda stagione. Lontani anni luce, insomma, i melensi stereotipi, alla Raccontami per intenderci, tutti italiani, della fiction nostalgia.

Sullo sfondo della New York degli anni 60, sono narrate le vite dei soci di un’agenzia pubblicitaria, la Sterling Cooper di Madison Avenue. Uomini e donne, spietatamente competitivi, per i quali “Non importa chi sei, cosa vuoi o quali siano i tuoi valori. L’unica cosa che conta e’ come ti vendi”.

Il protagonista della serie, il dirigente creativo dell’agenzia Donald Draper (interpretato da un grandissimo Jon Hamm, vincitore del Golden Globe per questo ruolo) non poteva chiaramente essere da meno. Egli è demone per sfuggire ai demoni del passato: figlio illegittimo di una prostituta morta di parto, ha rubato l’identità a un suo commilitone scomparso nella guerra di Corea per cancellare le sue vergognose origini.