burt bacharach



20
febbraio

L’ARISTON TORNA TEMPIO DELLA MUSICA, STRAORDINARIA LA TERZA. ANIA VINCE SANREMOFESTIVAL.59, RIPESCATI AL BANO E SAL DA VINCI

Paolo Bonolis e Kevin Spacey @ Davide Maggio .it

Terza serata del Festival e l’Ariston torna ad essere finalmente il tempio della musica attraverso una notte ricchissima, in cui l’evento torna a riaffacciarsi nella cittadina ligure e le canzoni sono state le reali protagoniste. Una festa che si è aperta degnamente con quella che è, volendo usare un termine caro a Paolo Bonolis, una vera eccellenza della musica italiana, Giovanni Allevi. E fra le note del tema de “Il Pianista sull’oceano” e un doveroso omaggio ad Oreste Lionello, la Kermesse è ripartita più in forma che mai.

Al centro dell’attenzione le giovani proposte (nella seconda parte del post le nostre pagelle), in parte oscurate dai loro stessi mentori, big della musica italiana prestati a questi inediti progetti discografici, di cui si sono fatti portavoce. Numerose le standing ovation, ormai degradate quasi al rango di una Ola qualunque, tributate dal pubblico dell’Ariston agli artisti. Dalla voce intensa di Riccardo Cocciante, alla magia di Pino Daniele, passando per la musica di Burt Bacharach, non sono mancati lunghi applausi e momenti all’insegna del puro divertimento. Lo stesso Bonolis ha esclamato “Non sembra nemmeno di essere all’Ariston”, quando il pubblico si è alzato per ballare sulle note di un medley proposto da Zucchero, Maurizio Vandelli, Dodi Battaglia e Fio Zanotti, chiamati ad accompagnare la giovane Irene Fornaciari, unica “privilegiata” insieme a Malika Ayane a poter cantare con gli artisti “accompagnatori” anche dopo l’esibizione del brano in gara. A coinvolgere il pubblico ci hanno pensato anche Lucio Dalla, che ha fatto cantare la platea, arrivando a far intonare qualche verso anche ad un imbarazzato Del Noce, e Massimo Ranieri con la sua intramontabile “Perdere L’amore”.

Momenti intensi anche quelli che hanno visto sul palco Roberto Vecchioni, che ha lanciato un messaggio ai giovani attraverso la sua “Sogna Ragazzo Sogna”, Lelio Luttazzi, per la prima volta a suonare sul palco di Sanremo ad 86 anni, e Gino Paoli che si è esibito in diversi successi accompagnato soltanto da una chitarra. Unica donna mentore la bravissima Ornella Vanoni, che ha omaggiato Luigi Tenco con una “Vedrai Vedrai” rivisitata in chiave Jazz e Mino Reitano con “Una Ragione di più”, pezzo bellissimo di cui l’artista recentemente scomparso ha scritto la musica. (Sabato, nella serata finale, la moglie di Reitano ritirerà un prestigioso premio per la carriera del marito).

Dopo il salto le pagelle delle Nuove Proposte: