Antonella Clerici



21
febbraio

IL FESTIVAL DELLA CELEBRAZIONE DELLA MOLE ANTONELLIANA E DEL TALENT SHOW

Mi stupisco di me stesso. Non solo, difatti, canticchio qualche motivetto sanremese, ma ho persino acquistato qualche brano della sessantesima kermesse canora. Roba impensabile, se mi fossi dovuto fermare al primo ascolto di martedi 16. Ma tutt’altro genere di ascolto – quello pubblicato mercoledi mattina da Auditel – mi ha spinto a fare qualche riflessione in più e a capire le ragioni di un Festival di Sanremo che è riuscito nell’inimmaginabile impresa di bissare – e superare – i successi dell’edizione 2009 targata Bonolis.

Certo, il Festival numero 60 è stato lontano anni luce dall’evento che - chi vi scrive - si augurerebbe di veder realizzato nella città dei fiori, ma sono due gli aspetti che hanno contraddistinto positivamente quest’edizione da record: il primo risiede certamente nella voglia di serenità dell’italica penisola, soddisfatta appieno da una conduzione semplice, senza sovrastrutture. Ma al riguardo sono già stati spesi fiumi di parole, tanto per rimanere in tema. Sul secondo, invece, occorre soffermarsi maggiormente visto che, pur essendo stato sottolineato più volte dallo staff festivaliero (Costanzo, Mazzi e Clerici in primis), non è stato dato spazio adeguato lì dove sarebbe stato opportuno.

Gli artisti e la musica di questa edizione del Festival di Sanremo, infatti, sono espressione di quel nuovo modo di vedere lo showbiz che – piaccia o no - è prepotentemente entrato nelle case degli italiani con la prima edizione del Grande Fratello e che vede nella partecipazione attiva del pubblico la sua massima espressione. Un’interferenza autorizzata e un’ingerenza popolare destinata a modificare i meccanismi dello showbiz.

E a poco valgono le spietatissime pagelle dei giornalisti più in voga al Festival di Sanremo, quelli che per intenderci guardano quasi con disgusto alla conquista del palco dell’Ariston da parte dei “reduci da talent”.  I palati raffinati sono destinati giocoforza a cozzare con l’imperante volere popolare che – ora come non mai – decreta vincitori e vinti di qualsivoglia espressione dell’artisticità nostrana non limitandosi più a decretare, quasi in sordina, il successo o meno di un programma, telecomando alla mano. E probabilmente anche un aggiornamento degli organi di informazione sarebbe opportuno. Mi ha stupito ciò che scriveva solo due giorni fa Marinella Venegoni per La Stampa quando, parlando di un Festival anormale, era pronta a sentenziare:

Bei tempi, quando un mese prima ascoltavi le canzoni del Sanremone e riuscivi subito a capire almeno la terna dei favoriti, e spesso indovinavi pure il vincitore. Ora non può più essere così.




21
febbraio

SANREMO 2010, GRAN FINALE: LA MUSICA IN TV DIVENTA LA MUSICA DELLA TV. TRIONFA VALERIO SCANU (E MARIA DE FILIPPI).

Anche quest’anno la fucina di “Amici” è riuscita a piazzare sul gradino più alto del podio del Festival di Sanremo uno dei suoi talenti, con buona pace della vecchia guardia musicale e dei concorrenti di X Factor. E’ stato, infatti, Valerio Scanu ad aggiudicarsi il 60esimo Festival della Canzone Italiana. Un’edizione dai successi inaspettati, nonostante le nefaste previsioni della vigilia, e per la quale va riconosciuto alla sua conduttrice il merito di essere riuscita a gestire con semplicità e veracità la difficile transizione post-Bonolis. La finale di ieri sera ha consegnato al pubblico due “campi di battaglia” e due risultati complementari e diversi: quello musicale e quello televisivo.

Sul fronte musicale, come al solito, la notorietà e la selezione naturale del pubblico che si siede davanti alla tv, hanno determinato un risultato per molti poco condivisibile ed accettabile. In gara molti artisti avevano infatti presentato diversi progetti validi o quanto meno orecchiabili, ma alla fine il pubblico sovrano e televotante ha riconsegnato alla finale proprio gli inizialmente esclusi Scanu e Pupo con Emanuele Filiberto, trascinandoli poi addirittura nel terzetto principale insieme al vincitore di X Factor Marco Mengoni. Il resto è quindi storia: rimangono escluse le favorite Noemi, Irene Grandi e Malika Ayane (per lei addirittura c’è stato un accenno di sciopero da parte dell’orchestra) e tra i tre finalisti, ha avuto la meglio proprio il giovane cantante sardo.

Ben diverso e plebiscitario invece il responso televisivo sulla kermesse e la sua padrona di casa, entrambe promosse a pieni voti sotto molti aspetti (ma non tutti). La finale di ieri è stata probabilmente la conferma nonchè la consacrazione definitiva di questo successo. La Clerici completamente a suo agio nel ruolo di unica condottiera, ha portato avanti con leggerezza una serata variegata e ben architettata: la sigla iniziale con Daniel Erzalow (anche lui volto noto di “Amici”… toh guarda!), la gara dei dieci cantanti e poi tanto ballo e tanto musical, a cominciare dal cast della fiction “Tutti pazzi per amore 2” in versione Bollywood, fino al coreografo di Michael Jackson, passando per una desnuda e modernissima Lorella Cuccarini cha ha dato un assaggio davvero avveniristico ed interessante del suo “Pianeta proibito”.


21
febbraio

DM LIVE24: 21 FEBBRAIO 2010

>>> Dal Diario di ieri…

  • Vengo anch’io, no tu no

lauretta ha scritto alle 09:43

Tv Talk ad un Lucio Dalla che recriminava il fatto di non essere stato invitato al Festival come ospite, Mazzi ha risposto che lui avrebbe voluto la coppia Dalla-De Gregori sul palco dell’Ariston ma siccome con De Gregori non c’é stato nulla da fare allora niente anche per Dalla! Che delicatezza!

  • Montalbano sono!

lauretta ha scritto alle 12:57

Raiuno cambia i giorni di programmazione della fiction Capri 3. Anzichè domenica e lunedì andrà in onda domenica e martedì. Lunedì schiererà contro il Grande Fratello una replica del Commissario Montalbano!

  • Festa della Mamma

lauretta ha scritto alle 13:01

Al Question Time Costanzo sentenzia: “La Clerici è riuscita a riunire il Festival di Sanremo e la festa della mamma!”.

  • Tacco

lauretta ha scritto alle 14:36

Nel day time di Amici la De Filippi fa entrare il cane di Garrison (Tacco) in studio dicendo peraltro che non é per nulla buono e che azzanna e ringhia a tutti!

  • Informati prima

lauretta ha scritto alle 15:00

Alle Amiche del Sabato Gigliola Cinquetti parlando di Sergio Endrigo: ”non so se sai che Sergio era anche anche un ottimo cuoco!?!”. Peccato solo che lo stava chiedendo alla figlia del cantautore!

  • Disinteresse totale

lauretta ha scritto alle 16:33

Pupo in collegamento con Le Amiche del Sabato ha spiegato di aver fatto Sanremo soprattutto perché tra qualche giorno uscirà il cd del tenore Luca Canonici di cui lui è il produttore! Insomma, disinteressato al massimo!

  • Tecktonik

Davide Royale ha scritto alle 22:01Al Festival la Clerici nomina la Tecktonik (nuova forma di danza da discoteca). Sapevo avesse un marito giovane, ma non così giovane!

  • Fischi
Davide Royale ha scritto alle 22:03

Sempre al Festival, la Clerici intervistando il trio Pupo-Savoia-Canonici chiede “come ci si sente a ricevere fischi?”. Forse la migliore domanda di tutte le 5 serate.





21
febbraio

VALERIO SCANU VINCE IL SESSANTESIMO FESTIVAL DI SANREMO

Valerio Scanu trionfa al Festival di Sanremo 2010. Lanciato nel mondo dei big (?) della canzone italiana dalla passata edizione di “Amici“, il giovane cantante sardo si è aggiudicato il primo premio della kermesse canora.

Quando alle 23.30 la Clerici ha iniziato ad elencare i nomi degli esclusi, era difficile credere che il podio della sessantesima edizione di Sanremo sarebbe stato composto proprio da: Marco Mengoni, Valerio Scanu e il duo Pupo e Emanuele Filiberto (più Luca Canonici), portato sul podio dal pubblico ma criticato dall’orchestra (in subbuglio) e dal pubblico del teatro Ariston. 

Il primo ad esibirsi nella tranche finale è stato un emozionato Marco Mengoni con “Credimi ancora“, poi il rappresentante di Amici Valerio Scanu con la sua “Per tutte le volte che“ e infine i Raccomandati di Raiuno Pupo e Emanuele Filiberto con “Italia amore mio“. Sulle esibizioni poco da dire: la macchina del televoto era oramai avviata e quindi il risultato finale sarebbe sato determinato più dalla notorietà dei protagonisti che dalle canzoni in sè e per sè. Alla fine vince Scanu  il suo carico di televoti e se sarà vera gloria, lo diranno i posteri.


20
febbraio

SANREMO 2010: VINCERANNO GLI “AMICI” DEL FESTIVAL O CHI HA L’XFACTOR?

Attenzione Sanremo-dipendenti: qui tutti tifano Mengoni! Dopo la vittoria del baby-cantante-neomelodico-partenopeo Tony Maiello, nella sezione “Nuova Generazione”,  (della scuderia discografica di Mara Maionchi), si prospetta una doppietta incredibile targata X-Factor. Sui social networks è guerra tra talent: gli Amici di Maria (De Filippi) da una parte e i fan dell’X Factor di Morgan-Maionchi dall’altra.

Ma se il giovane-gothic-singer-daicapellisparati è il favorito, quali sono i pronostici dell’ultimora?

Dato il record di ascolti, si presume che anche il pubblico televotante sia più agguerrito che mai. Eliminati cantanti decisamente popolari come Toto Cutugno, che non è riuscito a volare con la sua “Aeroplani” nonostante la presenza di Belen Rodriguez, e fatto fuori anche Enrico Ruggeri con la sua “La notte delle fate”, nonostante la riesumazione dei Decibel, è facilmente ipotizzabile che a portare a casa il primo premio sia un talento dei talent. 

A seguire il figlioccio di un altro Marco, Castoldi, in arte Morgan, con la sua “Credimi Ancora”, c’è indubbiamente Valerio Scanu, ripescato nella serata di giovedì e autore di una bella interpretazione della canzone di Pierdavide Carone “Per tutte le volte che” (“duettata” anche con l’amica-collega Alessandra Amoroso). Basta visitare la pagina ufficiale su Facebook del cantante sardo, con i suoi 55.383 iscritti, per capire il perché del suo ripescaggio. E’ amato dalle ragazzine, ma anche da mamme e zie incallite: la famosa armata Scanu. Si tratta di un talento innato, pochi lo ricordano ancora poppante a “Bravo Bravissimo”, premiato da Mike Bongiorno che lo ha battezzato sul palcoscenico. Gli scommettitori se lo sono già giocato vincente su “Better” come se fosse un puledro appena svezzato. 

Sondaggio sul vincitore dopo il salto:





20
febbraio

FESTIVAL DI SANREMO, IL LOOK DI ANTONELLA CLERICI: QUANDO LA REALTA’ SUPERA LA FANTASIA.

E chi l’avrebbe mai detto! Martedì scrivevo del “look antonelliano” e prevedevo che la Clerici ci avrebbe sorpreso con i suoi soliti effetti speciali ma non potevo immaginare quanto e, soprattutto come! Avevo criticato l’Antonella de no’artri perché in passato, nelle sue conduzioni serali, si era lasciata andare a look ridicoli, eccessivi, per niente glamour, ma non avevo capito niente!  Il Festival sta andando benissimo ed è vero, quest’anno zero contro-programmazione Mediaset, ma sta di fatto che 10/11 milioni di italiani (e chissà quanti fuori Italia) hanno scelto di non spegnere la tv ma di rimanere sintonizzati sullo show.  All’inizio non dev’essere stato facile per nessuno!

La prima puntata, riuscire ad orecchiare le canzoni, è stato un duro lavoro.

E far l’amore in tutti i modi, in tutti i luoghi, in tutti i laghi”. In tutti i laghi? Eeee? Ma come lo fai l’amore nei laghi, Scanu?

Io ti dico addio, tu mi dici ciao”  (Irene Grandi). In inglese forse rende, ma in italiano ricorda tanto il Cipollino di Massimo Boldi.

Io credo nella mia cultura, nella mia religione”  (no comment).

Tanto per citarne un altro: “Ci siamo rotti il pacco” di mugugni, vocalizzi su testi e parole che alla fine ci fanno rimpiangere Toto Cutugno con il suo banale ma sensato “stringimi le mani, si fa fatica a star così lontani”. Eppure, qualcosa ci ha tenuto lì nonostante le canzoni e  le interviste cioccolatose, e ha fatto sì che  alla quarta puntata, ci raggiungesse un altro milione di telespettatori. Che effetto gli effetti speciali di Antonella!

Ipotizzavo sul suo look e prevedevo lo sdognamento di tessuti e nuance mai visti in natura ma la realtà ha superato la fantasia.


20
febbraio

FESTIVAL DI SANREMO: VINCE TONY MAIELLO PER LA “NUOVA GENERAZIONE”. IL PUPO E IL PRINCIPE VOLANO IN FINALE TRA I FISCHI, ELIMINATI RUGGERI E MORO.

I understand French but no speaking”: questa è solo una delle disarmanti frasi che la Clerici ha detto durante la serata ai suoi ospiti (nello specifico questa faceva parte della veloce intervista fatta a Bob Sinclair).  Del suo stile e del suo modo di fare è stato oramai già detto tutto: le sue frasi sono semplici, i suoi modi di fare sconfinatamente normali e la sua goffaggine, anche se a volte studiata e meditata, rimane un’arma perfetta a sua disposizione. Per la prima volta in questa edizione è salito sul palco un comico che risponde al nome di Giovanni Vernia (il Jhonny Groove di Zelig) e soprattutto il primo sketch tra il caratterista e la conduttrice, è stato decisamente simpatico.

La serata è piacevole e scorre via ritmata. Ad imprimere il ritmo sono ovviamente le canzoni: 4 nuove proposte in finale, 12 duetti per esaltare gli Artisti in gara, e poi gli ospiti Bob Sinclair e Jennifer Lopez.   Televoto e Orchestra di Sanremo incoronano reuccio della “Nuova GenerazioneTony Maiello, mentre sul fronte “Artisti” il pubblico da casa non supporta abbastanza Enrico Ruggeri e Fabrizio Moro che vengono definitivamente eliminati dalla gara. Una volta calato il sipario rimangono però almeno “tre zone d’ombra”, “tre misteri sanremesi” senza apparente soluzione e di cui vi facciamo un breve sommario.

Il primo è il fenomeno “li fai uscire dalla porta e rientrano dalla finestra”  e nello specifico ci riferiamo al duo Pupo-Emanuele Filiberto (più Luca Canonici). Eliminati già la prima sera e subissati di fischi ad ogni piè sospinto, non solo sono stati salvati ieri nel ripescaggio a cinque, ma hanno anche staccato il ticket per la finalissima di stasera. A questo punto  le alternative sono due: o il pubblico in sala è stranamente affollato di militanti anti-monarchici che hanno problemi di udito (e quindi non apprezzano il capolavoro messo in scena dai due presentatori), oppure il pubblico a casa ha frainteso il meccanismo del televoto e si è convinto che bisogna votare Emanuele Filiberto per la simpatia e la tenerezza suscitata, e non per la musica di cui si fa ambasciatore. Mistero.


19
febbraio

ANTONELLA CLERICI: LA UGLY BETTY DELLA TV ITALIANA

Lei non porta l’apparecchio dentale, così di moda oggi in tv (Christian Imparato lo  sta sublimando, guarda caso, nel programma che solo a parlargliene, le fa venire l’orticaria). Lei le lenti spesse le lascia ad Arisa. Non ha la fisicità destabilizzante e annichilente di Belen Rodiriguez  che, al solo apparire in video, fa alzare ascolti e quant’altro. Più che il personal trainer, lei probabilmente ha il personal chef, il suo amico Beppe Bigazzi che, nelle pause tra una canzone e l’altra, le  prepara meravigliosi sandwiches a base di salame felino. Lei non potrebbe mai fare la tronista a Uomini e Donne, se no  “Donna “ Maria dovrebbe chiamare la Protezione Civile o  farle  approntare  un Trono in cemento armato, a causa delle  sue rotondità che piu che mediterranee definiremmo “oceaniche”.

Se la Canalis è riuscita nell’ intento di far capitolare un bello e impossibile come George Clooney, se una Parietti qualsiasi ha trascorso il giorno di San Valentino, come riportano fonti gossippare informatissime, con lo Specialone portoghese, re del “Fado tutto mi”, l’ inarrivabile ed ego riferito Josè Mourinho o, come afferma Lei, semplicemente con Brad Pitt (sic), la Nostra Antonellona  il giorno di San Valentino l’ha passato con Oliver, un cane  canterino (d’altra parte siamo a Sanremo…) che non si è limitato a cantare una sola canzone ma, sembra, come Pupo de Pupis ha dichiarato, abbia cantato-abbaiato tutta la notte disturbando il sonno non solo del Re dei Raccomandati, ma anche quello  del Principe Emanuele Filiberto che, per l’occasione,  andando contro anche i libri di storia, ha deciso di tornare in esilio, fuggendo dall’Italia e dormendo  in un camping in Costa Azzurra. I soliti informati ci dicono che sembra  che, sotto la tenda che lo ospitava in quella magica  notte stellata, in Cote D’Azur, pare abbia scritto una seconda lettera-canzone da proporre per il Festival dell’anno prossimo in coppia con il Commissario Rex, la Contessa de Blanck e il mago Otelma.  Pare, inoltre, che – disperato - abbia chiamato la madre, Marina Biscotti Doria, per cercare di trovargli un nuovo tenore, visto che tutti quelli rimasti si rifiutano non solo di cantare con Lui,  ma anche di prendersi un Camogli  all’Autogrill di Bordighera.     

Pur con tutto questo ambaradan di imperfezioni simpaticamente fantozziane (ci si è messo pure quel sarto che utilizzando 50 metri di materiale, le ha confezionato su misura un Albero di Natale tutto d’oro senza luci e puntale per la serata di ieri sera) comunque  Antonella Clerici è riuscita ancora una volta ad elevarsi, comportandosi come una di noi, poveri tapini italici, cantando, come abbiamo fatto tutti, le canzoni della Storia del Festival; emozionandosi davanti alla grandezza (artistica) e alla magia del tocco del vero Gobbo di Notredame, quel Riccardo Cocciante dalla voce, dalla bravura e dalla teatralità davvero uniche, ma talmente basso che il vero Pupo al suo confronto potrebbe gareggiare agli All Star Games nella gara delle schiacciate. Insomma Lei, determinata, lucida e prorompente come una corazzata Potemkin ancorata al Porto di Sanremo, senza dare ascolto se non al suo sesto senso e al lavoro del suo team di autori e “consigliori”,continua a portare a casa, sera dopo sera, risultati eccezionali senza curarsi di  quei detrattori della prima ora, ma dando finalmente lo spazio che merita alla materia del contendere del Festival, la tanto vituperata musica, il tutto condito con leggerezza, un pizzico di sana maldestria e tanto cuore e professionalità.