Un picco di trash, un nuovo meccanismo di scelta dei nominati e tanti dubbi sul funzionamento della “giustizia” del reality: sono questi gli spunti offerti dalla nona puntata del Grande Fratello 11. Un lunedì sera che, nonostante i tanti avvenimenti (c’è stata molta più carne al fuoco delle precedenti serate), ha confermato come le 3 ore e quindici minuti di diretta potrebbero essere compresse in un arco temporale molto più rapido con conseguente accelerazione dei ritmi.
Non si può non partire dall’ennesimo confronto inietta-brio tra Rosa e il suo ex Agostino, rimasto dietro una parete di vetro (per fortuna, lo scontro fisico era nell’aria) e Davide. La conclusione della vicenda non può che essere una e una sola: finezza e aplomb non sono requisiti fondamentali per essere un uomo gradito alla partenopea. Entrambi maschilisti, inclini all’insulto e con totale mancanza di self control, Baroncini e Agostino hanno dato vita ad un’indegna gazzarra corredata da insulti, urla e minacce. La situazione è palesemente sfuggita di mano alla conduttrice e Agostino ha concluso la sua comparsata rivolgendo un poco elegante gesto dell’ombrello a Davide e Rosa. Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino verrebbe da dire: in effetti in questi confronti è facile che ci si lasci prendere la mano e che la situazione (come stasera) degeneri. Non sarebbe meglio evitarli, tanto più che si tratta di contesti ormai triti e ritriti?
Come dicevamo abbiamo assistito anche ad un “momento giuridico”, con la lettura di due sentenze pronunciate dall’autorevole Corte del Grande Fratello: Davide e Matteo sono stati condannati alla pena del tugurio per aver posto in essere alcuni gesti violenti. Giusto così, direte voi. E invece no: la differenza sta nel fatto che Davide ha agito nei confronti di un altro concorrente, mentre il modello spagnolo nei confronti di una gallina (con tutto il rispetto, pur sempre un animale!): come punire allo stesso modo il furto di una caramella e una rapina a mano armata!