
ABC
3
settembre
TELEFILM IN AFFITTO LA RIVOLUZIONE TARGATA APPLE

Apple Tv
Tutto è iniziato con la musica. Poi è stata la volta dei libri, dei videogiochi e del mondo dell’informazione. Adesso, a drizzare occhi e orecchie, sono anche gli appassionati di tv e cinema. Steve Jobs, numero uno della Apple, ha infatti iniziato a mettere le sue potenti grinfie sull’industria dell’intrattenimento. L’annuncio è stato fatto, il 1° settembre, contestualmente alla presentazione della Apple Tv. Il dispositivo, che costa 99 dollari, permette di collegare il proprio apparecchio televisivo alla rete per fruire di contenuti di varia natura. Ed è qui che entrano in gioco le case produttrici di film e telefilm.
Siglando accordi con Fox, Abc e Netflix, per cominciare, la Apple si è assicurata un nutrito catalogo di serie tv e pellicole da proporre su iTunes. Mettendo mano al portafoglio per 4,99 dollari (i film) e 0,99 dollari (gli episodi dei telefilm), gli utenti potranno godere del prodotto scelto per le 48 ore successive all’acquisto. Si tratta, quindi, di un affitto e non di un’acquisizione vera e propria. Aspetto, quest’ultimo, che potrebbe far storcere il naso agli amanti dell’archiviazione folle. E’ anche vero che avere a disposizione quando e come si vuole gli episodi di Glee o Modern Family senza dover ricorrere agli oneri della pay tv non è cosa da poco.
E la tentazione di fare una scorpacciata di tv senza la tv tradizionale non arriverà solo da Apple. Anche Google e Sony stanno presentando proprio in questi giorni la loro soluzione, che come quella della casa della Mela invita a utilizzare la rete per fruire dei contenuti. Mosso dagli stessi intenti Amazon, intenzionato a proporre un servizio di abbonamento web per film e serie tv da vedere attraverso pc, tv e console di videogiochi.


4
febbraio
DM LIVE24: 4 FEBBRAIO 2010
>>> Dal Diario di ieri…
- L’emblema dell’ingratitudine
lauretta ha scritto alle 09:42
Dopo le dichiarazioni del ballerino Leon Cino in merito alla sua non partecipazione ad Amici, arrivano le prime repliche della produzione del programma. Pare che il ragazzo, stando a quello che dicono, si sia dimenticato di dire che ad un mese dall’inizio del day time ha chiamato la produzione avvisando di non poter prendere parte al programma perchè aveva ottenuto un ruolo come protagonista in un film e questo l’avrebbe inevitabilmente allontanato da Amici. Parole testuali della produzione rilasciate su Dipiù da Sabina Gregoretti: “per noi uno come lui è l’emblema dell’ingratitudine”. Ormai credo non saranno mai più ‘Amici’.
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12 Milioni
I primi due episodi della Final Season di Lost andati in onda ieri sera sul canale americano ABC hanno ottenuto rispettiavamente 12.43 millioni e il 14% di share (5.7 di rating nella fascia 18-49), e 11.75 millioni con il 15% (5.5 di rating tra i 18-49). Rispetto alla season premiere della quinta stagione, LOST ha registrato un incremento di 740.000 spettatori. LOST è stato il secondo programma più visto della serata in valori assoluti, superato da NCIS Los Angeles e The Good Wife. Nello slot precedente, American Idol 9 ottiene 24,44 milioni.
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I Round
lauretta ha scritto alle 18:26
I fans di Mauro Marin dovranno mettersi l’anima in pace. La Endemol ha emesso il suo verdetto: è tutto regolare. I due punti vengongono così smontati: non è detto che il preferito debba essere per forza immune dalle nomination (e comunque c’era stata la secca) e per quanto riguarda l’ex equo c’erano due nomi e questo basta. Il problema sarebbe nato solo se ci fosse stato solo un primo e gli altri secondi a parimerito. In quel caso sarebbero andati tutti in nomination. Fine primo round.
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II Round
lauretta ha scritto alle 18:58
I fans di Mauro ribattono così alle dichiarazioni di Endemol: ”la scorsa settimana è stato aperto un televoto per il preferito della settimana (le nomination non c’erano). Ma a cosa è servito visto che all’inizio della puntata di lunedì la Marcuzzi ha aperto un nuovo televoto per decretare i primi 6 che servivano per la secca? Forse a far spendere soldi inutili ai telespettatori?”. Secondo round.
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Redenzione repentina
lauretta ha scritto alle 20:11
Durante un intervento a Radio Gioventù, Morgan ha dichiarato di aver già intrapreso un percorso di recupero dalle droghe e che frequenta quotidianamente i narcotici anonimi.
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ForumFolies
NicolaPG88 ha scritto alle 22:20
FORUM – DISCUSSIONE ACCESA SU GF, AMICI E XFACTOR
- Un po’ come Morgan, un po’… così…
lca ha scritto alle 22:39
A Il più Grande Italiano di Tutti i Tempi Sgarbi afferma che Caravaggio non era omosessuale, era un pò come Morgan… un pò così diciamo. Subito Facchinetti correi ai ripari dicendo: “meglio non toccare argomento Morgan”.
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Alessandra Amoroso
XxGiOsInOxX ha scritto alle 22:58
Tra gli ospiti di IO CANTO ci sarà Alessandra Amoroso.

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16
dicembre
ITALIA’S GOT TALENT: CARMEN MASOLA E’ LA NUOVA SUSAN BOYLE? SE LO CHIEDONO OLTREOCEANO ALL’ABC NEWS (VIDEO)
dicembre 16th, 2009 13:06 Thomas Tonini
Just in time for Christmas, there is another home-grown Italian superstar similar to Susan Boyle, who brought down the house on Sunday night’s “Italy Has Got Talent.”
Non abbiamo dato una svolta international al nostro blog ma vi stiamo riportando una chicca che ha dell’incredibile. Sono passati solo pochi giorni dalla premiere di Italia’s got talent su Canale5, ma il programma ha fatto parlare di sè (oltretutto molto bene) non solo in Italia ma addirittura negli Stati Uniti. Merito di Carmen Masola, classe 1971, momentaneamente disoccupata, esibitasi sabato scorso sulle note di “Casta Diva”, brano tratto dall’opera Norma (qui il video).
La Masola, grazie a una presenza scenica importante e a una voce incredibile, che ha fatto persino commuovere Gerry Scotti nelle vesti di giurato, ha ricordato fin da subito l’impacciata signora inglese di mezza età Susan Boyle, nata artisticamente sul palco di Britain’s got talent e ora al primo posto nelle classifiche di mezzo mondo con la sua musica. E anche noi di DM, a poche ore dalla messa in onda, vi abbiamo proposto l’ardito ma calzante paragone.
Ebbene, l’Abc News è rimasta talmente colpita dalla Masola tanto da dedicare un servizio alla sua esibizione, così da far sbarcare oltreoceano Italia’s got talent. Ma non è tutto: evidenziando come la performance sia stata accolta con un consenso unanime di giudici, pubblico in teatro e telespettatori a casa (tanto da abbattere le mura di casa), l’Abc ha candidato la nostrana Carmen Masola come erede di Susan Boyle.


6
dicembre
CARA PUBBLICITA’, QUANTO MI COSTI! UNO SGUARDO OLTREOCEANO SUI COSTI DEGLI SPOT DURANTE I PROGRAMMI DI PUNTA
Grey’s Anatomy, Flash Forward, CSI, American Idol: la sorte di molti di questi programmi, oltre a dipendere dagli ascolti, è legata a doppio filo ai guadagni che il network incassa dagli spot trasmessi durante gli appositi intervalli. Un’interessante indagine di Advertising Age, che vi riportiamo di seguito, svela alcuni retroscena sui costi degli spot durante i programmi di punta e ci permette di comprendere l’appeal che questi hanno sul pubblico americano.
Per il secondo anno consecutivo NBC detiene il primato della rete con gli spot più costosi, grazie soprattutto al grande sport. In vetta alla classifica dei programmi più costosi veleggia quindi il Sunday Night Football, in onda su NBC la domenica, per cui gli investitori devono spendere, per ogni spot da trenta secondi, 339.700 dollari. Escludendo lo sport, a dominare la topten sono comunque le serie tv, apprezzate ed esportate in tutto il mondo. Trenta secondi durante Grey’s Anatomy (in onda su ABC) costano ben 240.462$ mentre durante Desperate Housewives (sempre su ABC) 228.851 dollari. Per Two and a Half Men (CBS) gli investitori spendono 226.635$, per Family Guy su Fox (in Italia I Griffin) 214.750$ mentre per i Simpson il costo è leggermente più basso: 201.920$. Durante CSI (CBS) trenta secondi di spot si assestano sui 198.647$ mentre durante The Bing Bang Theory (CBS) sui 191.900$. Con 135.357$ si posiziona per ultima la serie targata NBC The Office.
La nuova serie ABC Flash Forward è l’esordio più costoso per gli investitori (175.724$ per spot), a cui seguono Glee (Fox), la serie animata The Cleveland Show (Fox) e Modern Family (ABC). Male, invece, il nuovo “anti-Letterman” in onda su NBC Jay Leno Show i cui spot costano tra i 48.803 e i 65.678 dollari (in base al giorno di programmazione).
Dopo il salto una panoramica generale.


20
novembre
OPRAH WINFREY ANNUNCIA LA FINE DEL TALK PIU’ SEGUITO D’AMERICA. NEL 2011 IL LANCIO DEL SUO NETWORK.
E’ fra le donne più ricche e potenti al mondo, e l’annuncio della fine del suo talk show ha fatto tremare media e social network americani, che hanno dato alla notizie enorme eco.
Stiamo parlando di Oprah Winfrey, 45esimo posto nella lista Forbes relativa alle persone più potenti del mondo, donna americana fra le più chiacchierate, parodiata e imitate. Il suo omonimo show è il talk giornaliero più seguito degli Stati Uniti, con una media di 7,1 milioni di telespettatori, e il suo incredibile pubblico, un esercito composto soprattutto da donne, ha reso la conduttrice un vero e proprio re mida della televisione: qualsiasi cosa Oprah tocchi, qualsiasi personaggio sia supportato dalle sue opinioni e dai suoi programmi, diventa automaticamente celebre. “The Oprah Winfrey Show” è ormai un “must” per i telemaniaci più accaniti, ed è anche un punto di riferimento importante per le conduttrici europee, che guardano alla Winfrey come un vero e proprio modello da imitare. Un modello che da 25 anni tiene in piedi uno show che ha saputo rinnovarsi restando fedele a se stesso.
Quello show adesso ha una data di scadenza, venerdì 9 settembre 2011, e l’annuncio della fine delle trasmissione dovrebbe essere dato proprio oggi dalla conduttrice. Un annuncio che non passerà inosservato, e che ancor prima di esser fatto non manca di suscitare clamore; un’eco, questa data ai rumors e alle notizie che si inseguono sui media americani, che regalerà allo show di Oprah un audience da record. Se infatti è certa la data in cui il programma cesserà di esistere, non si conoscono ancora le motivazioni che hanno spinto la donna dei record a non rinnovare il contratto con la Harpo Productions Inc. di Chicago, e che la stessa Winfrey spiegherà ai suoi telespettatori in diretta tv, assicurando così alla trasmissione, c’è da scommetterci, ascolti da capogiro.


8
agosto
TELEFILM USA, LE NOVITA’ 2009/10: LA CRISI OMOLOGA LE PRODUZIONI, OCCHI PUNTATI SU NCIS LOS ANGELES E SU FLASH FORWARD, L’EREDE DI LOST
La parola crisi, in cinese, è un ideogramma composto da due segni, uno che indica il pericolo, l’altro l’opportunità. Ciò a sottolineare che i periodi bui possono fare da preludio, se ben sfruttati, a una rinascita. Rinnovamento per uscire dalla crisi che ci si sarebbe aspettato dai broadcaster e produttori televisivi statunitensi ma che non c’è stato. Per la prossima stagione tv 2009/10, infatti, si è deciso di evitare la crisi, puntando sul sicuro, scampando il pericolo e non cogliendo le opportunità che potevano risiedere, ad esempio, nell’anteposizione di tematiche e contenuti alla produzione o al cast. A spopolare, infatti, remake, spin off, telefilm nati sulla scia di trend cinematografici o incentrati su tematiche classiche. A tal proposito, passiamo ora in rassegna le principali novità dei prossimi palinsesti a stelle e strisce.
Ncis Los Angeles, con Chris O’ Donnel, è lo spin off più atteso, incentrato su una divisione NCIS che si occupa di catturare criminali pericolosi e fuggitivi che mettono a repentaglio la sicurezza nazionale. Altre “costole” saranno Universe tratto da Stargate e Caprica, prequel di Battlestar Galactica, ambientato circa cinquanta anni prima, che racconta degli eventi che portarono gli umani a creare i Cyloni, futuri distruttori della civiltà. Tratto, invece, dai Griffin, Cleveland Show, protagonista l’amico e vicino di casa di Peter Griffin, Cleveland Brown che va a vivere nella cittadina di Stoolbend, in Virginia.
Il successo di 90210, non poteva, poi, non fare proseliti, così ecco spuntare Melrose Place, in versione 2.0. Al centro delle vicende, ancora una volta, Melrose, quartiere trendy di Los Angeles, dove un gruppo di ventenni vive in un elegante condominio in stile spagnolo, di proprietà dell’ormai quarantenne Sydney Andrews (Laura Leighton, che già interpretava il ruolo nella serie originale). Remake, di sicuro richiamo, V, rifacimento all’insegna della sofisticatezza e del glamour, pur nel rispetto dell’originale, della celebre serie Visitors. Remake, o quasi ma di film, Parenthood (Parenti amici e tanti guai, titolo italiano del film) prodotto dal regista del film Ron Howard, con Peter Krause (Dirty sexy money) e Maura Tierney (ER) tra i protagonisti, ed Eastwick sulla Abc.

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