Tutto è iniziato con la musica. Poi è stata la volta dei libri, dei videogiochi e del mondo dell’informazione. Adesso, a drizzare occhi e orecchie, sono anche gli appassionati di tv e cinema. Steve Jobs, numero uno della Apple, ha infatti iniziato a mettere le sue potenti grinfie sull’industria dell’intrattenimento. L’annuncio è stato fatto, il 1° settembre, contestualmente alla presentazione della Apple Tv. Il dispositivo, che costa 99 dollari, permette di collegare il proprio apparecchio televisivo alla rete per fruire di contenuti di varia natura. Ed è qui che entrano in gioco le case produttrici di film e telefilm.
Siglando accordi con Fox, Abc e Netflix, per cominciare, la Apple si è assicurata un nutrito catalogo di serie tv e pellicole da proporre su iTunes. Mettendo mano al portafoglio per 4,99 dollari (i film) e 0,99 dollari (gli episodi dei telefilm), gli utenti potranno godere del prodotto scelto per le 48 ore successive all’acquisto. Si tratta, quindi, di un affitto e non di un’acquisizione vera e propria. Aspetto, quest’ultimo, che potrebbe far storcere il naso agli amanti dell’archiviazione folle. E’ anche vero che avere a disposizione quando e come si vuole gli episodi di Glee o Modern Family senza dover ricorrere agli oneri della pay tv non è cosa da poco.
E la tentazione di fare una scorpacciata di tv senza la tv tradizionale non arriverà solo da Apple. Anche Google e Sony stanno presentando proprio in questi giorni la loro soluzione, che come quella della casa della Mela invita a utilizzare la rete per fruire dei contenuti. Mosso dagli stessi intenti Amazon, intenzionato a proporre un servizio di abbonamento web per film e serie tv da vedere attraverso pc, tv e console di videogiochi.